Ora devo tornare indietro nel tempo. Devo parlare di Fatima ....
In verità, Giovanni Paolo II non pensò a Fatima nei giorni che seguirono l'assassinio. Solo più tardi, dopo aver riacquistato le forze, iniziò a pensare a questa insolita coincidenza. Sempre il 13 maggio! 13 maggio 1917 - il giorno delle prime apparizioni della Vergine Maria a Fatima; e, 13 maggio - il giorno in cui è avvenuto il suo assassinio. Alla fine, il Papa ha deciso. Ha chiesto di voler vedere il terzo "segreto", archiviato negli Archivi della Congregazione per la Dottrina della Fede. Se non sbaglio, il cardinale Franjo Šeper, l'allora Prefetto della Congregazione, consegnò due buste all'arcivescovo Eduardo Martinez Somalo, sostituto del Segretariato di Stato, che le portò al policlinico Gemelli. Una busta conteneva il testo originale della suora Lucia in lingua portoghese e l'altra includeva la traduzione italiana. Erano i giorni di un secondo ricovero in ospedale. Fu lì che il Santo Padre lesse il "segreto", e dopo aver letto non ebbe più dubbi. In questa "visione", ha riconosciuto il proprio destino. Si convinse che la sua vita era stata salvata; inoltre, è stato donato nuovamente attraverso il suo intervento, grazie alle sue cure. Sì, è vero: "il vescovo vestito di bianco" è stato ucciso, secondo la suora Lucia. Giovanni Paolo II, d'altra parte, sfuggì a una certa morte. Così? O forse è quello che voleva dire? Che i percorsi della storia e della vita umana non sono predeterminati? E che c'è la Provvidenza; c'è una "mano materna" in grado di far perdere quello che ha puntato la pistola mentre era completamente sicuro che avrebbe ucciso? Il Santo Padre disse: "Una mano stava sparando e un'altra portava il proiettile". E oggi questo proiettile, ormai e per sempre "innocuo", giace nella corona della statua di Nostra Signora di Fatima.
Con il permesso del cardinale Stanisław Dziwisz - "Testimonianza".
Casa editrice TBA. Varsavia 2007
FONTE: JOHN PAUL II FOUNDATION
Commenti
Posta un commento