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Visualizzazione dei post da 2023

Buon Anno da tutti noi

Ci lasciamo alle spalle un anno sicuramente ricco di tante esperienze. Alcune saranno state dolorose, della situazione economica, della guerre che ancora imperversano, ma anche nelle situazioni più difficili abbiamo potuto certamente percepire la presenza di Gesù e Maria. La sollecitudine materna e la tenerezza di Maria hanno alleviato tante nostre sofferenze, l’amore infinito di Gesù ci ha fatto sentire la pace nel cuore, quella vera, che niente può portarci via. Il nostro animo poi si apre alla gratitudine per tutte le belle esperienze in cui abbiamo sperimentato l’amicizia, la vicinanza dei fratelli, in cui ci siamo sentiti accolti per quello che siamo con i nostri pregi, i nostri difetti e fragilità, in cui abbiamo compreso cosa significa la comunione vera. Per l’anno che inizia chiediamo al Signore che possiamo ancora sperimentare questa comunione e che possiamo vivere ogni giorno in modo autentico, cercando sempre, in ogni circostanza, di fare la sua volontà. Possa egli davvero i

Urbi et Orbi, il Papa: no alla guerra, follia senza scuse. La gente non vuole armi ma pane

Dalla Loggia delle Benedizioni Francesco pronuncia il tradizionale messaggio per la benedizione di Natale e rivolge un pensiero alla Terra Santa dilaniata dalle violenze: "Cessino le operazioni militari e si apra agli aiuti". Preghiere per Ucraina, Siria, Libano, Yemen, Corea, Africa. Il Pontefice denuncia le tante stragi di innocenti nel mondo e stigmatizza il commercio delle armi che "muovono i fili delle guerre": "Quanti soldi pubblici sono destinati agli armamenti" No alla guerra, “viaggio senza meta”. No alla guerra, “sconfitta senza vincitori”. No alla guerra, “follia senza scuse”. No alle "tante stragi di innocenti nel mondo". No e ancora no agli armamenti, la cui produzione e commercio muovono i fili di ogni guerra a vantaggio di pochi e scapito di molti che non vogliono armi ma solo “pane”. In una sola sillaba – “no” - il Papa racchiude la volontà di frenare ogni violenza e volontà di distruzione che stanno dilaniando il pianeta, anche i

Il Papa: il cuore a Betlemme, dove Gesù è rifiutato dalla logica della guerra

Nella basilica vaticana, Francesco presiede la Santa Messa della notte di Natale. Il suo pensiero va alla terra dove Dio si è fatto carne e dove "il ruggire delle armi anche oggi gli impedisce di trovare alloggio nel mondo". Invita ad adorare il Principe della Pace che "non sovverte le ingiustizie dall’alto con forza, ma dal basso con amore; non irrompe con un potere senza limiti, ma si cala nei nostri limiti; non evita le nostre fragilità, ma le assume" L'Incarnazione non è mossa da un'ansia di prestazione da parte di un Dio rigido e controllore, ma dalla volontà di un Padre giusto che viene ad abitare le nostre ingiustizie. È il cuore dell' omelia di Papa Francesco che presiede la Messa solenne nella notte di Natale concelebrata nella Basilica Vaticana da quasi 250 tra cardinali, vescovi, diaconi e sacerdoti. Una liturgia attraversata, fin dall'atto penitenziale, dal pensiero della guerra: "provati dalle tenebre del peccato e dagli orrori del

Buon Natale da tutti noi

𝐎𝐠𝐠𝐢 𝐥𝐚 𝐓𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐁𝐀𝐌𝐁𝐈𝐍𝐎 𝐜𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐞 𝐚 𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐜𝐢 𝐀𝐌𝐀𝐑𝐄 𝐞 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐒𝐮𝐚 𝐁𝐄𝐋𝐋𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢. Giungano a tutti voi e alle vostre famiglie i nostri più entusiastici auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Che ogni vostro desiderio custodito nel cuore possa diventare presto realtà. Associazione "Giovanni Paolo II" - Polignano a Mare -  

Il Papa: con la gentilezza di Dio, pensiamo agli ultimi e ai lontani dalla gioia del Natale

All’Angelus Francesco, commentando la pagina del Vangelo in cui l’angelo Gabriele spiega a Maria che l'Altissimo la coprirà con sua ombra e che così concepirà Gesù, chiarisce che Dio agisce come amore gentile che abbraccia, feconda e custodisce, senza fare violenza, senza ferire la libertà, e ci chiama a fare lo stesso accogliendo, proteggendo, e rispettando gli altri. In piazza San Pietro ad ascoltarlo circa 15mila fedeli “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”: così l’angelo Gabriele ha spiegato a Maria il modo in cui avrebbe concepito Gesù, una descrizione, spiega Papa Francesco all’ Angelus della quarta domenica di Avvento , che ci fa comprendere “il modo di fare di Dio”, il suo agire “come amore gentile che abbraccia, che feconda, che custodisce, senza fare violenza, senza ferire la libertà”. Più volte, nella Bibbia, ricorre l’immagine di quest’“ombra che protegge”, ricorda Francesco affacciato dalla finestra del Palazzo Apo

SIGNIFICATO E VALORE DEL PRESEPE: ADMIRABILE SIGNUM “POSSA ESSERE RISCOPERTA E RIVITALIZZATA” LA PRATICA DI ALLESTIRLO ...

[Il presepe] è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui. Con questa Lettera vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze... È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa

Premiazione del concorso "Lettera a Gesù Bambino" - II^ Edizione

Domenica 24 Dicembre 2023 presso la Parrocchia dei Santi Medici Cosimo e Damiano di Polignano a Mare al termine della Santa Messa alle ore 12.00, si terrà la premiazione della "Lettera a Gesù Bambino" II edizione -Natale 2023 Concorso promosso dalla nostra Associazione, quale momento di riflessione sul significato del Natale oggi. Rivolto ai bambini del catechismo delle Parrocchia dei Santi Medici.  IL PROGETTO

Il significato cristiano dell’albero di Natale

In molti lo collegano a un’usanza celtica, ma ha a che fare con le rappresentazioni medievali della storia del peccato originale. Se si chiede a una persona, cristiana o no, che allestisce il tradizionale albero di Natale quale sia l’origine di questa usanza, probabilmente risponderebbe che essa è celtica, legata all’antica celebrazione del solstizio d’inverno. L’immagine di questo rito pagano nelle terre germaniche e scandinave è alquanto radicata nel pensiero collettivo. È documentato che ancora nel medioevo qui si andasse nel bosco a tagliare un abete da decorare con ghirlande e uova dipinte, come si legge su Avvenire . Ma il legame tra l’uomo e il culto degli alberi è molto più ampio e primordiale, in quanto essi sono stati considerati da diverse civiltà simboli di vita e di rigenerazione, che con le loro radici e le loro fronde collegano la terra al cielo. Dall’albero dell’universo cinese a quello rovesciato indiano, dall’albero della rinascita egiziano a quello del paradiso maya,

Incontro Tematico: “Disagio giovanile: ombre attuali e luci future”

Un incontro a tema organizzato dalla nostra Associazione sulle ombre e i disagi giovanili. Presenti Il Dott. Antonello Taranto che ha raccontato l'esperienza da psichiatra "drogatologo" in oltre 40 anni di carriera, in quello che lui chiama lo zoo di Taranto, Il confronto con le droghe, con la follia, portati con estrema semplicità a un pubblico attento. MA NON CI ROMPETE I COGLIONI è un libro dove la parolaccia del titolo è un modo non volgare, ma forte, per esorcizzare il male di alcune situazioni estreme. Un prezioso contributo lo ha portato la Dott.ssa Antonella Giustiniani, psicologa la cui conoscenza delle dinamiche giovanili di interazione coi social, e l'incidenza nel rapporto con le famiglie e la società che li circonda, ha arricchito notevolmente il dibattito, moderato con la consueta brillantezza dal Prof. Flavio Oliva. Un grazie IMMENSO infine, a Don Gaetano Luca che ha dato ospitalità a questo momento culturale e lo ha aperto con un saluto ai relatori e a

Il Papa: l’intelligenza artificiale sia via di pace, non promuova fake news o la follia della guerra

Messaggio di Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2024 che si celebrerà il prossimo primo gennaio sul tema delle nuove tecnologie: “Se aggravano disuguaglianze e conflitti non possono essere considerate vero progresso”. Monito contro i gravi rischi delle campagne di disinformazione che possono alimentare terrorismo o interferire nei processi elettorali. Appello, poi, alla comunità internazionale perché adotti "un trattato internazionale vincolante” che regoli uso e sviluppo dell'IA Da una parte, “entusiasmanti opportunità” come il miglioramento del lavoro, delle condizioni di vita dei popoli, degli strumenti medici e delle interazioni personali; dall’altra, “gravi rischi”, come l’uso sregolato delle cosiddette armi “intelligenti”, il conseguente pericolo di attacchi terroristici, andando così a promuovere “la follia della guerra” o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime, arrivando, ad esempio, a condizionare elezioni politiche. Vizi (possib

Perché i giovani adoravano San Giovanni Paolo II?

Perché i giovani amavano San Giovanni Paolo II, che sosteneva e difendeva principi in aperta e radicale antitesi alla mentalità del mondo? A questo interrogativo cerca di offrire una risposta una giovane di ventun anni, profondamente appassionata e grande conoscitrice del santo Papa polacco. “Divoro i suoi libri dalla prima liceo”, confida con la luce negli occhi. Dunque, a lei la parola… “Perché i giovani adoravano Giovanni Paolo II?”, questo interessante interrogativo venne posto, in occasione della beatificazione di Karol Wojtyla, al noto ed accorto psichiatra e giornalista spagnolo Joaquín Navarro – Valls, il quale, per rispondere in una modalità viva ed esauriente, narrò anzitutto un eloquente ed icastico episodio. Al termine di un gioioso ed arricchente incontro tra i giovani e il Papa, una ragazza tra i 18 e 19 anni irruppe improvvisamente in un pianto intenso, struggente e liberatorio, così evidente ed eclatante da indurre persino il discreto giornalista a domandare, con la sua

Il Papa: la salute è migliorata, non penso a dimettermi e vorrei andare in Belgio

Francesco a colloquio con la giornalista Valentina Alazraki per l’emittente messicana N+ nel giorno in cui il Messico celebra la Madonna di Guadalupe. Il Pontefice rivela di voler essere sepolto a Santa Maria Maggiore: «Il luogo è pronto, la mia devozione è grande». E ricorda il suo «stretto» legame con Benedetto XVI: «Era una persona umile, un grande. Lo ammiro» Più che una decisione o una rivoluzione, è una promessa che lui stesso ha fatto alla Vergine: «Voglio essere sepolto a Santa Maria Maggiore. Il luogo è già pronto». Papa Francesco, 87 anni il prossimo 17 dicembre, rivela alla emittente messicana N+ la sua intenzione, spiegando anche di star lavorando per semplificare il rito dei funerali dei Pontefici e lasciando chiaramente capire che, seppur sia presente il pensiero sulla morte dovuto anche alla vecchiaia che «arriva così com’è», non è per nulla nei programmi l’idea di dimettersi. Anzi, Jorge Mario Bergoglio rivela la volontà di viaggiare nel 2024 in Belgio, oltre ai viaggi