Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2020

E Leo continuò a remare

La testimonianza di un ragazzino guarito dalla leucemia Leonardo Massai a 13 anni si trovava a remare nelle acque del fiume Tevere coi suoi compagni di barca, come faceva da anni, per prepararsi a fronteggiare l’ennesima sfida, quella di una importante gara di canottaggio che sognava di vincere. Leonardo non poteva sapere che in quel pomeriggio di giugno sarebbe stato trascinato su un altro terreno di battaglia, la più importante per la sua giovane vita. Delle strane macchie sul corpo, un’inconsueta spossatezza, la corsa all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e in pochi minuti una diagnosi quasi senza appello: leucemia linfoblastica acuta, un tumore del sangue molto raro. La forma specifica che aveva attaccato Leonardo sembrava non lasciare speranze: la sua era estremamente aggressiva e veloce. Così Leonardo rimane sospeso tra la vita e la morte per diverse settimane, non reagisce alle terapie e si aggrava rapidamente. Il prof. Franco Locatelli, primario del reparto, tenta il tutto per t

2000, Giovanni Paolo II e l'elogio delle Missionarie della Carità

Il Papa lodò l'operato dell'Ordine di Madre Teresa, nel cinquantesimo anniversario della fondazione "Quel piccolo inizio è divenuto una forte corrente di grazia all'interno della Chiesa in quanto le Missionarie della Carità sono cresciute in un modo cinquant'anni fa inimmaginabile. Per questo grande dono mi unisco a voi nel rendere gloria al nostro Padre celeste". Così Giovanno Paolo II nella Lettera inviata - esattamente 20 anni fa - alla Superiora Generale delle Missionarie della Carità nel 50° anniversario della nascita dell'Ordine fondato da Madre Teresa di Calcutta. "Parlando della vita comunitaria - ricorda Giovanni Paolo II - Madre Teresa sottolineava sempre la necessità di vivere il nuovo comandamento del Signore di amarsi l'un l'altro. Lei stessa offriva sempre un esempio luminoso di disponibilità a servire gli altri generosamente, di volontà di accogliere l'altro così com'è, senza giudicarle e di capacità di perdonare settant

Il Papa telefona alla mamma di un ragazzo morto in un incidente a Roma: “Queste disgrazie non dovrebbero accadere”

Fabrizio Di Bitetto è morto sul colpo, a 21 anni, lo scorso anno in uno schianto. La madre Cinzia: «Le parole del Papa una carezza mandata da mio figlio. Gli ho confidato che mio marito ha perso la fede, mi ha risposto: È normale» Gli aveva scritto una lettera i primi di luglio, quasi uno sfogo personale con questo Papa che ha sempre mostrato grande attenzione ai drammi vissuti dalla gente. Voleva raccontargli chi fosse Fabrizio Di Bitetto, il figlio morto troppo presto, a 21 anni, a causa di un maledetto incidente avvenuto il 5 ottobre 2019, nella zona Eur di Roma. Esattamente sulla Cristoforo Colombo, strada nota per essere continuamente teatro di simili tragedie. Quel giorno, Fabrizio, servizio civile appena concluso, tanti progetti per il futuro in mente, stava andando con quattro amici in discoteca; intorno all’1.30 la Matiz Chevrolet su cui viaggiavano si è ribaltata più volte. «Nessun avvallamento o nessuna buca sono presenti in quel tratto», avevano assicurato gli agenti subito

L' Anno di Giovanni Paolo II, i giovani e le GMG, un amore a prima vista

Perché nascono le GMG e che ruolo hanno i giovani nella grande visione del Papa polacco Giovanni Paolo II alla GMG di Toronto dal 23 al 28 luglio 2002, l'ultima alla quale ha partecipato -  Foto: @Giancarlo Giuliani/ CPP “Penso che i giovani rappresentano un certo barometro dei desideri, e di quello cui anela la umanità di oggi. Si parla molto della liberazione, della necessità di una liberazione, però mi sembra che i giovani hanno una coscienza che deve essere libera da diversi condizionamenti ideologici, dottrinali, politici, materialistici, edonistici, consumistici, e vedono sempre più una risposta trascendentale, però anche concreta sperimentale. E quella risposta è nel Vangelo”. Giovanni Paolo II lo ricordava al giornalista del Il Clarin di ritorno dal suo viaggio in Argentina nel 1987 dove si era svolta la prima Giornata Mondiale della Gioventù. Una storia quella delle GMG che nasce proprio grazie ad un cardinale argentino, Edoardo Pironio Servo di Dio. Era arrivato a Roma ne

4 anni fa, la giornata mondiale della gioventù si è svolta in Polonia

Sono trascorsi quattro anni dalla Giornata mondiale della gioventù organizzata in Polonia. Sebbene sia iniziato il 26 luglio, dal 20 luglio, i pellegrini hanno avuto l'opportunità di partecipare alle Giornate nelle diocesi per conoscere la cultura polacca. Secondo la formula proposta nel 1997 dagli organizzatori della 12a GMG a Parigi, le Giornate nelle diocesi si svolgono in tutte le diocesi del paese in cui è organizzata la Giornata mondiale della gioventù, ad eccezione del luogo in cui sono organizzati gli eventi della GMG centrale. Nel 2016, i giovani hanno visitato 42 diocesi territoriali, tra cui due cattoliche greche. Per prepararsi bene all'accoglienza degli ospiti in ciascuna diocesi, è stato istituito il Centro diocesano della GMG, il cui leader è il coordinatore - di solito il cappellano giovanile diocesano. Si tratta di strutture dinamicamente funzionanti in cui i giovani locali hanno realizzato le loro capacità. Alcuni numeri: È stato senza dub

Svolta del Papa: stop ai tariffari per le messe. Anche i laici potranno celebrare le funzioni

Giro di vite sui «prezzi» di matrimoni, battesimi e funerali. «Basta con le parrocchie azienda» «La messa non si paga. Se vuoi fare un’offerta falla, ma non si paga». Bergoglio aveva già preso le distanze dai «tariffari» legati alle celebrazioni, compresi i sacramenti. Da ieri, con il convinto via libera papale, è anche scritto nero su bianco in un documento vaticano che ridefinisce ruolo e configurazione delle parrocchie: le offerte non sono «tasse da esigere» ma un atto libero dei fedeli. E alla luce della crescente carenza di preti la Santa Sede ha anche sdoganato la possibilità di far celebrare ai laici battesimi, funerali e matrimoni. Sono prassi già avviate, non ci sono novità dal punto di vista legislativo, ma la certificazione rappresenta una svolta, sollecitata da diversi vescovi di tutti i continenti. L’Istruzione (intitolata «La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa») accelera la riforma per re

Bari, Don Antonio: "Il piccolo Luigi è l'icona dell'Italia post-Covid, la rinascita"

Intervista di ACI Stampa a Don Antonio Ruccia. Il parroco della chiesa di San Giovanni Battista racconta la storia del neonato lasciato nella culla termica. Tra amore, dolore e speranza Don Antonio Ruccia è il parroco della chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco a Bari. La mattina del 19 luglio sente il suono del suo telefonino collegato alla culla termica che aveva fatto installare fuori alla porta della sua parrocchia nel 2014, proprio per accogliere quei neonati che i genitori naturali decidono di non tenere. Capisce immediatamente cosa significhi quel suono e si precipita fuori. Il neonato abbandonato è Luigi, uno scricciolo di 10 giorni, che indossa una tutina bianca e azzura. “Lui è Luigi, ditegli che lo ameremo per sempre”, recita il messaggio lasciato da chi, probabilmente, ha pensato di non poter crescere quel figlio. Una storia di amore e di dolore, un racconto intenso, che esprime a chiare lettere il dramma di chi non riesce a prendersi cura d

Vaticano, nuove regole per le parrocchie: “Le offerte non sono tasse da esigere”

Nuovo documento della Congregazione per il Clero: spazio ai fedeli ma coinvolgerli come «assistenti» e non «co-parroci». Il parroco sempre e solo un prete. In via eccezionale laici celebrano nozze e funerali. Guai a mettere tariffari per le messe e gli altri sacramenti: le offerte non sono «tasse da esigere» ma un atto libero dei fedeli. E la gestione dei beni sia trasparente e commisurata sui bisogni dei poveri, non su quelli del parroco che, anzi, deve dare esempio di stile di vita sobrio. Poi il ruolo dei laici, in particolare i diaconi, che non vanno considerati «mezzi preti» o «co-parroci» ma sono da coinvolgere in attività parrocchiali (incluse nozze e funerali, laddove manchino sacerdoti) come «assistenti». Sono alcuni dei punti focali della nuova Istruzione dal titolo “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa”, pubblicata oggi dalla Congregazione per il Clero, promulgata il 29 giugno dopo l’approvazio

L'Anno di Giovanni Paolo II, i soggiorni a Castelgandolfo luogo di studio e riposo

Tra incontri con i giovani, udienze ufficiali e seminari di lavoro la residenza del Papa diventa luogo di formazione Giovanni Paolo II con i giovani nel cortile di Castelgandolfo nel 2000 Foto: Osservatore Romano “Penso che Castel Gandolfo abbia esperienza nell’offrire una buona permanenza ai Papi. Allora possiamo essere sicuri che lo si ripeterà anche quest’anno. E già l’undicesimo anno della mia permanenza estiva a Castel Gandolfo. Tutti e due abbiamo qualche esperienza: gli abitanti di Castel Gandolfo ed il Papa”. Era il 1989, il 21 luglio un venerdì. Giovanni Paolo II proseguiva la consuetudine dei Pontefici moderni e si recava nelle Ville Pontificie affacciate sul lago di Albano. Il Palazzo Apostolico di Castelgandolfo non è una residenza lussuosa, ha una storia antica ed era stato ristrutturato da Pio XI dopo i Patti lateranensi. Oggi è un museo, ma il legame della cittadina laziale con i Papi ha qualcosa di speciale che non si può recidere. Pio XII, Giovanni XXII

Santi e birra: i Santi birrai e i loro miracoli

Può esistere un legame tra santi e birra? Scopriamo insieme leggende e curiosità sui santi che hanno ispirato i maestri birrai nei secoli. Può sembrare davvero strano associare santi e birra. La prima impressione è quella di voler mescolare a tutti i costi sacro e profano, in un gioco fine a se stesso, ma non è così. La religione cristiana e la produzione della birra condividono molto più di una storia millenaria, e in tutta l’Europa si possono annoverare molti santi protettori dei birrai. Arte birraria nei monasteri Non solo. È proprio nei monasteri medievali che la produzione della birra in Europa conosce un notevole sviluppo. Inizialmente la produzione e il consumo di questa bevanda era legato a ragioni squisitamente pratiche, ovvero al fatto che il processo di fermentazione in un primo tempo, e successivamente l’utilizzo del luppolo, una pianta dalle proprietà antisettiche, disinfettanti e battericide, permetteva di bere acqua altrimenti insalubre. La birra diven

Il Papa: non a caccia dei difetti degli altri ma imitare la pazienza del Signore

L'azione dei discepoli dev’essere rivolta "non a sopprimere i malvagi, ma a salvarli". E' la strada che il Papa indica stamani all’Angelus, ricordando che non si tratta di tolleranza ipocrita ma di giustizia mitigata dalla misericordia “Il buon seme e la zizzania rappresentano non il bene e il male in astratto", ma "noi esseri umani, che possiamo seguire Dio oppure il diavolo”. È con estrema chiarezza che il Papa all’Angelus commenta la parabola del Vangelo odierno sul buon grano seminato da Dio nel campo dove il diavolo, poi, nell’oscurità della notte, semina la zizzania. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ) Non tolleranza ipocrita ma giustizia mitigata dalla misericordia Il suo invito è ad assumere lo stesso sguardo del Signore, che sa custodire il buon grano anche fra le erbe nocive mentre i servi vorrebbero subito strapparle via. Il male, certo, va rigettato, ma i malvagi sono persone con cui bisogna usare pazienza. Non si t