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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Grazie per il SOSTEGNO

Si chiude un anno e come è giusto si tirano le somme e si fanno i bilanci, per la nostra Associazione, è stato un anno ricco di soddisfazioni e di novità.. tanti eventi, tante collaborazioni, tanti progetti. Ci preme ringraziare tutti coloro i quali, in qualche modo, hanno contribuito al nostro lavoro e con i quali abbiamo avuto modo di collaborare, il 2019 possa essere archiviato come anno che ci ha rafforzato nel nostro impegno e che ci spinge a essere sempre più presenti, attivi e concreti anche nel 2020 anno del nostro 13esimo anno Associativo.

Ventiquattro anni fa una delle visite di Giovanni Paolo II a San Pietro della Ienca che fece il giro del mondo.

L’Associazione Culturale “San Pietro della Ienca”, impegnata da oltre venti anni nella valorizzazione del luogo omonimo e con la profonda devozione verso Giovanni Paolo II, intende ricordare la presenza del Santo Padre presso il borgo aquilano di San Pietro della Ienca a venti anni da una delle sue visite. Il 29 dicembre 1995 era venerdì, una giornata senza sole, con nebbia e così uggiosa da non poter pensare che la fila di macchine parcheggiate lungo la stradina che conduce al borgo di San Pietro della Ienca, avesse condotto le persone che sostavano chi vicino all’omonima chiesa in pietra (oggi Santuario di San Giovanni Paolo II) e chi nello spazio laterale impegnate a scaldarsi vicino ad un fuoco, per una semplice scampagnata. A fine dicembre in alta quota, normalmente e non come in questi giorni di sole quasi primaverile, è difficile vedere persone sostare per un picnic. Eppure quel 29 dicembre di venti anni fa, Qualcuno aveva scelto San Pietro della Ienca per respirare

La Santa Famiglia di Nazareth, un modello per tutte

La domenica tra Natale e Capodanno – o il 30 dicembre quando Natale cade di domenica - la Chiesa ricorda la Santa Famiglia di Nazareth, faro che illumina le famiglie cristiane che ad essa guardano e ad essa si affidano con la preghiera. Questa festa si colloca immediatamente dopo il Natale perché, mentre lì si contempla la Natività a Betlemme con la nuova famiglia appena formata, qui se ne celebra la vita quotidiana, una volta tornata a Nazareth. Del periodo che intercorre tra la nascita e l’inizio della vita pubblica di Gesù si sa poco perché poco ne parlano i Vangeli: sappiamo che Gesù cresceva in età, sapienza e grazia, ma anche più o meno nello stesso modo e con gli stessi giochi degli altri bambini, e che probabilmente veniva iniziato da Giuseppe anche al mestiere di artigiano. A 12 anni, poi, l’episodio del suo smarrimento a Gerusalemme: dopo tre giorni viene ritrovato da Maria e Giuseppe tra i sacerdoti nel Tempio. 

Festa della Santa Famiglia. Il Papa: genitori e figli si sostengano nell'adesione al Vangelo

Gesù, Maria e Giuseppe possono essere il modello di santità per le nostre famiglie. Nella riflessione prima della preghiera mariana dell'Angelus Papa Francesco indica come l'essere totalmente disponibili alla volontà di Dio sia la strada per la santità anche oggi tra genitori e figli. E a loro rivolge la speciale raccomandazione di riprendere a comunicare. Quindi gli auguri per un nuovo anno di pace, pace del cuore. Farsi santi in famiglia è possibile: occorre guardare a Nazareth, dove Gesù, Maria e Giuseppe, ciascuno a suo modo e poi "coralmente", hanno risposto alla volontà di Dio aiutandosi reciprocamente a riconoscerla. Santità è dono e adesione libera al progetto di Dio E' questa la riflessione che prima della recita dell' Angelus , in una bella giornata di sole che abbraccia Piazza San Pietro, il Papa dedica alla odierna Festa della Santa Famiglia di Nazareth con lo sguardo rivolto ai genitori e ai figli del mondo di oggi, specie quelli pr

Il 2019 di Papa Francesco: la certezza della fede e la lotta alle idolatrie

Un anno intenso per Francesco, con tanti viaggi e tanti incontri personali, con un unico obiettivo: annunciare la buona notizia della misericordia di Dio. I I l Papa a Camerino, per l'abbraccio con i terremotati   (ANSA) Anche quest’anno Papa Francesco ci ha regalato una catechesi semplice, per tutti, sull’amore di Dio. Il compito più importante è annunciare il Vangelo, ha detto, e in questo 2019 lo ha fatto attraverso 41 udienze generali (con i cicli sul Padre nostro e gli Atti degli Apostoli), 56 Angelus e Regina Caeli , oltre 60 omelie in celebrazioni pubbliche, 44 omelie a Santa Marta (senza contare i messaggi, le lettere, i documenti, le interviste diventate libri e i circa 260 discorsi pubblici). Certezze, non confusione A tutti ricorda che a fondamento del nostro vivere c’è una consolante certezza: Dio ci ama e in Gesù ha dato la sua vita per noi. Si tratta del messaggio centrale di tutto la sua missione (Evangelii gaudium, testo programmatico del Pontifica

Il Papa: nella festa di Santo Stefano ricordiamo tutti i martiri di ieri e di oggi

All'Angelus il Papa esorta le comunità cristiane a diventare sempre più missionarie, mettendo al centro non la propria immagine ma la gloria di Dio e il bene delle persone. La festa di Santo Stefano Protomartire “ci chiama a ricordare tutti i martiri di ieri e di oggi” e a “chiedere a loro la grazia di vivere e morire con il nome di Gesù nel cuore e sulle labbra”. Sono parole forti quelle che il Papa fa risuonare all’Angelus di questo 26 dicembre in una Piazza San Pietro scaldata da un bel sole, alla presenza di circa 25mila fedeli. Sottolineando che oggi ci sono tanti martiri, richiama la figura del diacono Stefano che insegna ad annunciare Cristo con gesti di fraternità e carità. ( Ascolta il servizio con le parole del Papa )

Messaggio di Natale del Papa: Cristo sia luce per i bambini vittime della guerra

Papa Francesco, nel messaggio natalizio che precede la benedizione Urbi et Orbi, ricorda che la luce del Bambino che nasce è più grande delle tenebre nei cuori umani e nei conflitti. Appello per la pace in Siria, in Terra Santa, Ucraina e Repubblica Democratica del Congo, per le crisi in Libano e Venezuela, per chi è perseguitato per la fede e per chi deve “emigrare nella speranza di una vita sicura". La grande luce profetizzata da Isaia è Gesù, che il Padre ci ha “dato per sempre”, “piccola fiammella accesa nel buio”, “Parola di Dio fatta carne” che “continua a chiamare gli schiavi di ogni tempo ad uscire dalle loro prigioni”. Questa luce di Cristo è più grande delle tenebre “nei cuori umani”, “nelle relazioni” e nei “conflitti economici, geopolitici ed ecologici”. E’ il cuore del messaggio di Natale di Papa Francesco , comunicato al mondo dalla Loggia delle benedizioni della Basilica di san Pietro in uno splendido ma freddo giorno di sole. Pace in Siria, Terra Santa,

E’ Natale: L’Emanuele, il Dio con noi è venuto ad abitare in mezzo a noi per restare con noi “tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).

E’ Natale: L’Emanuele, il Dio con noi è venuto ad abitare in mezzo a noi per restare con noi “tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Siamo lieti di inviare a te e alla tua famiglia, a nome di tutto il Consiglio Direttivo, Presidente e Soci gli auguri più cari di Buon Natale.

Mi sento fortunato, caro Gesù, nel farti gli auguri di buon compleanno.

In ogni Natale Tu sei il festeggiato, ma quante volte noi ci appropriamo della festa… E  Ti lasciamo nell’angolo di un vago ricordo senza impegno, senza cuore e senza ospitalità sincera! Da duemila anni, ad ogni Natale noi ci scambiamo gli auguri perché avvertiamo che la tua Nascita è anche la nostra nascita, la nascita della Speranza, la nascita dell’Amore, la nascita di Dio nella grotta della nostra povertà. Però – quanto mi dispiace doverlo riconoscere! – il tuo Natale! Il tuo Natale è minacciato da un falso natale, che prepotentemente ci invade e ci insidia e ci narcotizza fino al punto di non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale: il tuo Natale! Quante luci riempiono le vie e le vetrine in questo periodo! Ma la gente sa che la Luce sei Tu? E se interiormente gli uomini restano al buio, a che serve addobbare la notte con variopinte luminarie? Non è una beffa, o Gesù? Non è un tradimento del Natale? Queste domande, caro Gesù, si affollano nel mio cuore e di

Il Papa nella notte di Natale: Dio viene gratis, non segue logica del dare per avere

Nella tradizionale Messa in Basilica Vaticana nella notte di Natale, Francesco ricorda che l’amore del Signore non è negoziabile. L’umanità, prosegue, non è più sola perché Dio si è fatto uomo. Di fronte all’amore “folle” di Gesù non ci sono scuse: non aspettiamo - afferma - che il prossimo “diventi bravo” per fargli del bene o che la Chiesa sia perfetta per amarla. Diventiamo un dono: così, esorta, cambieremo noi e la Chiesa. La grazia di Dio “apparsa” la notte di Natale e “completamente gratuita” risplenda nelle vite di ciascuno di noi, anche se le nostre mani “sembrano vuote” o se vediamo il nostro cuore “povero di amore”. Questo l’auspicio del Papa celebrando la Santa Messa della notte di Natale in una Basilica Vaticana affollata da fedeli di ogni parte del mondo e riscaldata dai canti tradizionali che s’intrecciano alle preghiere anche in arabo, francese, cinese, portoghese, swahili ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ). È Gesù che si è fatto piccolo per noi

Papa Francesco celebra la messa in Vaticano per i cento della nascita di Giovanni Paolo II

L'annuncio dell 'Arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale polacca Sarà Papa Francesco a presiedere all’ Eucarestia per i pellegrini polacchi che il 17 maggio del 2020 saranno a Roma per i cento anni della nascita di Giovanni Paolo II. La notizia è stata data dall'arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale polacca, dopo aver ricevuta una risposta alla richiesta indirizzata al Santo Padre. Il presidente dell'Episcopato polacco ha sottolineato la grande importanza della celebrazione in Vaticano. "Giovanni Paolo II è un Papa polacco, ma era il Papa per tutto il mondo, ecco perché persone da tutto il mondo sono invitate al 100 ° anniversario della nascita di San Giovanni Paolo II a Roma, presso la Santa Sede".

L'Associazione Giovanni Paolo II contribuisce al restauro del Crocifisso ligneo della Chiesa San Cosimo

Il Crocifisso è stato sottoposto ad un restauro conservativo ed estetico grazie ai fondi ricavati dalle iniziative dell'associazione Giovanni Paolo Il L'associazione Giovanni Paolo II porta a casa un altro grande risultato. Infatti, l'appuntamento con il Torneo di Burraco di domenica 01 dicembre ha avuto una grandissima affluenza. Ma a questo si aggiunge un altro - e più grande - successo, quello di aver contribuito a donare alla nostra collettività il bellissimo crocifisso ligneo restaurato. In effetti, l'appuntamento del Torneo di Burraco (portato avanti negli anni dall'associazione Giovanni Paolo II) è servito a raccogliere fondi per sottopor-re l'antico crocifisso ligneo ad un restauro conservativo ed estetico. Il Crocifisso era danneggiato dai tarli e presentata rallegrato ulteriormente la giornata ma delle profonde crepe che minavano il suo splendore. Con l'impegno dei soci ed amici della Giovanni Paolo II è stato possibile restituire alla nostr

Il Papa: il presepe è un'immagine artigianale di pace

Se la nostra vita rinasce, è davvero Natale. Lo ricorda Papa Francesco stamani all'udienza generale in Aula Paolo VI, concentrandosi sull'importanza di fare il presepe. Il presepe porta il Vangelo nei posti in cui si vive: nelle case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze. È il senso profondo del presepe per la pace, per la famiglia, per cambiare la nostra vita, assieme all'esortazione a realizzarne uno nelle proprie abitazioni, stamani al centro della catechesi di Papa Francesco all’udienza generale in Aula Paolo VI. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ) Parlare al Signore delle situazioni che abbiamo a cuore. Fare il presepe è prima di tutto un modo semplice ma efficace per prepararsi al Natale che si avvicina, tanto che il Papa ricorda di essersi recato a Greccio , dove San Francesco realizzò il primo, e di aver scritto una Lettera sul suo significato . Il presepe richiama una cosa essenziale, cioè che Dio

Buon compleanno al Papa delle sorprese

I gesti di affetto e vicinanza che hanno stupito il mondo Malati, rifugiati, ex prostitute, poveri: alcuni dei gesti a sorpresa compiuti da Papa Francesco Papa Francesco compie oggi 83 anni. Come nello stile di sobrietà al quale ci ha abituato, non sono previsti particolari festeggiamenti. Ma qual è il miglior regalo da fare in questa occasione al S. Padre? Senza dubbio quello che lui stesso ha chiesto, fin dalla prima apparizione dalla loggia della Basilica di S. Pietro: la preghiera. Tutti ricordiamo la sua richiesta, decisamente sorprendente, della "benedizione del popolo di Dio" per il nuovo vescovo di Roma venuto "quasi dalla fine del mondo". Del resto, Francesco è senza dubbio il Papa delle sorprese, dei gesti che stupiscono e "conquistano" anche quanti sono lontani dalla fede. A cominiciare da quella sera del 13 marzo 2013 ne ha fatti davvero tanti, che dimostrano la sua vicinanza alla gente, ai pastori come ai comuni fedeli.

Il ritratto di Papa Francesco in cinque episodi

Oggi il Santo Padre compie 83 anni. L e definizioni a volte sono importanti più per quello che non dicono che per quello che dicono. In Papa Francesco, che oggi compie 83 anni, oltre la definizione c'è un'attrazione sempre viva, feconda come l'incontro personale con Dio che lo portò a lasciare il suo mestiere di perito chimico per abbracciare il sacerdozio. Un'attrazione assoluta, come i suoi gesti che scardinano le certezze di un mondo che pensa sempre di avere l'ultima parola. Prima di salire al soglio Pontificio, Bergoglio aveva sperimentato nella sua vita quel "Dio all'opera" nel proprio cuore e nel cuore delle persone. Per questo, ricordare oggi il suo compleanno non è solo un omaggio. È l'occasione per tracciare il volto di un figlio di Dio, che condivide la sua esistenza con Cristo sin dai tempi in cui ballava il tango e usciva con gli amici, ma non per questo ha disdegnato di verderne il Volto nel povero, nel saggio anziano, nel conf

Il Papa all’Angelus: non lasciamoci distrarre, facciamo spazio a Gesù

Nella terza domenica di Avvento, Francesco esorta a non lasciarsi distrarre dalle cose esteriori ma ad accogliere “il Dio che ci interpella” e che vuole darci “la sua gioia” Gioia e dubbio. Sono queste “esperienze che fanno parte della nostra vita” a scandire la terza domenica di Avvento, detta domenica “della gioia”. All’ Angelus Papa Francesco ricorda l’esplicito invito del profeta Isaia: “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa”. A questa esortazione si contrappone, nel Vangelo, il dubbio di Giovanni Battista: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ) È la stessa realtà che in ogni tempo mette alla prova la fede. Ma l’uomo di Dio guarda oltre, perché lo Spirito Santo fa sentire al suo cuore la potenza della sua promessa, ed egli annuncia la salvezza: “Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, […] Egli viene a salvarvi”. E allora tutto si trasforma: il deserto fiorisce, l

Papa Francesco, 50 anni di sacerdozio: al servizio di Dio e del suo popolo

Una vocazione nata nell’esperienza del perdono di Dio che per Francesco si è trasformato in vita sacerdotale da donare con gioia e semplicità. Il prete, afferma il Papa, vive in mezzo alla gente con il cuore misericordioso di Gesù. Sono passati 50 anni. Era il 13 dicembre del 1969: Jorge Mario Bergoglio, 4 giorni prima del suo 33.mo compleanno, viene ordinato sacerdote. La sua vocazione risale al 21 settembre 1953 , memoria di San Matteo, il pubblicano convertito da Gesù: durante una confessione fa un’esperienza profonda della misericordia di Dio. È una gioia immensa che lo spinge a prendere una decisione “per sempre”: farsi prete. È tempo di misericordia È proprio la Divina misericordia che caratterizza tutta la sua vita sacerdotale. I preti - afferma - senza fare rumore lasciano tutto per impegnarsi nella vita quotidiana delle comunità, dando agli altri la propria vita, “si commuovono davanti alle pecore, come Gesù, quando vedeva la gente stanca e sfinita come pecore sen

Messaggio per la Pace. Il Papa: ogni guerra è un fratricidio

“La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica” è il tema del Messaggio del Papa in occasione della 53.ma Giornata Mondiale della Pace che si celebra il prossimo primo gennaio. “Non si ottiene la pace - scrive Francesco - se non la si spera” ravvivando la vocazione umana alla fratellanza. La speranza ci mette in cammino sulla via del la pace mentre la sfiducia e la paura aumentano “la fragilità dei rapporti e il rischio di violenza”. Da qui il richiamo del Papa ad essere artigiani di pace, aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni, camminando anche verso una conversione ecologica che è un "nuovo sguardo sulla vita". Sono tanti gli aspetti toccati da Francesco nel Messaggio, diviso in 5 capitoli, per la 53.ma Giornata Mondiale della Pace dedicata al tema: “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. La speranza ci dà le ali per la pace Aspirazione dell'umanità, “oggetto del

Il Papa: tanti oggi i cristiani perseguitati, anche con i guanti bianchi

Il martirio è un segnale che andiamo sulla strada di Gesù. Così Papa Francesco all’udienza generale, stamani in Aula Paolo VI, riflettendo sull’episodio di san Paolo portato davanti al re Agrippa. San Paolo, in catene, insegna la perseveranza nella prova e ci aiuta a ravvivare la fede e ad essere discepoli missionari. Stamani all’udienza generale in Aula Paolo VI, il Papa si concentra sulla testimonianza di san Paolo davanti al re Agrippa narrata negli Atti degli Apostoli, che sono al centro delle sue riflessioni alle udienze generali di questo tempo. Ad accompagnare il clima festoso che lo accoglie, un breve spettacolo di acrobati e giocolieri del Circo di Mosca, che il Papa ha poi salutato con calore. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ). Il martirio è l'aria della vita di un cristiano L’arrivo a Gerusalemme di Paolo, sottolinea Francesco nella catechesi, aveva scatenato un odio feroce: gli rimproveravano di essere stato un persecutore, viene accusato di in

Il Papa a Piazza di Spagna affida a Maria chi ha perso fiducia e speranza

Oggi, 8 dicembre, solennità dell'Immacolata, Papa Francesco si è recato, come fa ogni anno, a Piazza di Spagna per rendere omaggio alla Vergine Maria. Di fronte al monumento a lei dedicato, Francesco recita una preghiera in cui cita la corruzione del cuore come "il pericolo più grave" e rende grazie a Dio per averci donato una madre, piena di grazia, che ci ricorda la vittoria di Cristo sul male. Un gesto “che esprime la devozione filiale alla nostra Madre celeste”, così aveva detto Papa Francesco annunciando oggi ai fedeli in Piazza san Pietro, dopo la preghiera dell’Angelus, la sua intenzione di recarsi nel pomeriggio a Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio all’Immacolata. Un gesto preceduto da un momento di preghiera a Maria, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Quindi l’arrivo alle 15.40 circa, nella piazza dove lo attendevano numerosi romani e turisti in questi giorni a Roma. La città è rappresentata dal sindaco, Virginia Raggi. Ad accogliere il Papa

Ucraina, l’appello del Papa: il dialogo a Parigi porti soluzioni al conflitto.

Così Francesco alla vigilia del summit in Francia «Formato Normandia». All’Angelus nel giorno dell’Immacolata Concezione: la carità non deve essere esibita come un trofeo, non si devono cercare «posti d’onore» Le opere di misericordia «si fanno in silenzio, senza vantarsi». La carità non va esibita, non si devono cercare «posti d’onore». Papa Francesco lo ricorda all’Angelus di oggi, Solennità dell’Immacolata Concezione. Il Pontefice lancia anche un nuovo appello per la pace in Ucraina, alla vigilia dell’incontro di Parigi con i «Presidenti di Russia e Francia e della Cancelliera Federale della Germania, noto come “Formato Normandia”»: il dialogo politico contribuisca alla riconciliazione, auspica il Vescovo di Roma. «La carità e le opere di misericordia non hanno bisogno di essere esibite come un trofeo, le opere di misericordia si fanno in silenzio, di nascosto, senza vantarsi di farle», afferma il Papa. Jorge Mario Bergoglio sottolinea che «nelle nostre comunità siamo chi

Il presepe un’appendice all’albero di Natale o un “Admirabile signum” come dice il Papa?

Il Natale si avvicina, ritornano le polemiche sul presepe nelle scuole pubbliche. In giro c’è già chi pensa di abolire le tradizionali recite natalizie in rispetto ai bambini di altre confessioni, ma io invece vi propongo di recuperare il senso del presepe e quindi anche del Natale, per scoprire che in quella grotta c’è un messaggio per tutti, non solo per i cristiani. Il presepe, lo sappiamo tutti, rievoca la vicenda umana della nascita di Gesù, il Dio che si fa carne per venire a salvare l’uomo. In quello scenario antico che profuma di muschio è contenuto un misterioso messaggio, una parola silenziosa appena appena sussurrata ma a condizione che ci si conceda una sosta contemplativa. Davanti al presepe non c’è spazio per il sentimentalismo, per il buonismo, per la bontà che dura un giorno. Non si tratta della rappresentazione di un fatto accaduto oltre duemila anni fa e che, oltre al ricordo, non ha niente da dire alla nostra vita. Quella grotta ci rimanda al mistero,

✝️AVVISO SACRO - Restauro del Crocifisso Ligneo

📌In occasione del #restauro del Crocifisso Ligneo della nostra Parrocchia dei Santissimi Medici Cosma e Damiano di Polignano vi invitiamo a partecipare all'Eucarestia 👉GIOVEDI' 05 DICEMBRE 2019 alle ore 18.30 ♥️Insieme Ringraziamo il Signore per i Benefattori, i collaboratori del Restauro e l'intera comunità.♥️ LA COMUNITA' E' INVITATA

Grande affluenza! Torneo di Burraco di Beneficenza

Nel corso degli anni questo evento ha rivestito un’importanza sempre maggiore, si apprezza il consenso non solo della cittadinanza ma anche di tutte le aziende del territorio, che con le loro sponsorizzazioni permettono di raccogliere fondi. L’Associazione si ritiene soddisfatta perché, anno dopo anno, raccoglie i frutti del suo impegno e contribuisce a migliorare i propri scopi sociali. Nel pomeriggio di Domenica 01 Dicembre 2019 si è svolto all’interno del centro parrocchiale “Don Pietro FERRARA” della Parrocchia Dei Santi Medici di Polignano a Mare il tradizionale  TORNEO DI BURRACO DI BENEFICENZA  organizzato dalla nostra Associazione grazie alla magistrale regia delle nostre organizzatrici Vittoria, Madia, Angela, Mary, Daniela, Maria i partecipanti hanno giocato, in un clima sereno e allegro sino alle ore 20.30.  Ha sorpreso sin da subito la notevole affluenza di giocatori amatoriali, provenienti anche dai paesi limitrofi. Al termine delle tre manche, numerosi premi so

Il Papa: non venga mai meno la bella tradizione del presepe

La lettera “Admirabile signum” sul significato e il valore di un segno che “suscita sempre stupore e meraviglia”, pubblicata in concomitanza con la visita di Francesco a Greccio. “Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia”: inizia così la Lettera apostolica Admirabile signum sul significato e il valore del presepe, che Papa Francesco ha firmato questa domenica a Greccio. Il presepe, atto di evangelizzazione da riscoprire  “Rappresentare l’evento della nascita di Gesù - si legge nel testo - equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”. “Mentre contempliamo la scena del Natale - scrive il Papa - siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui. Con questa Lettera vorrei sostenere la bella tradiz