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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Venerdì 1° maggio: Atto di Affidamento dell’Italia a Maria. Il libretto per la preghiera

La preghiera voluta dalla Cei, trasmessa da Tv2000 e InBlu Radio, il 1° maggio alle 21, dal territorio di Bergamo, luogo simbolo dell’emergenza coronavirus, l'evento sarà visibile anche sulla nostra Pagina Facebook  Associazione "Giovanni Paolo II" - Polignano a Mare - È la basilica di Santa Maria del Fonte nel Comune di Caravaggio – diocesi di Cremona ma provincia di Bergamo – a ospitare domani, 1° maggio l’atto di affidamento dell’Italia intera alla Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Un momento di preghiera volto dalla Conferenza episcopale italiana, che sarà trasmesso da Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) e InBlu Radio, alle 21. All’inizio del mese tradizionalmente dedicato alla Madonna – «tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine», spiegano dalla Cei -, affidare l’Italia alla Madre di Dio, in questa emergenza sanitaria, ha un sig

La fine del culto dell’io

Conversazione con lo psicanalista e saggista Massimo Recalcati Con oltre 26 mila vittime italiane risultate positive al covid-19, tutti noi, più o meno indirettamente, ci siamo confrontati con la morte. Le immagini delle salme nei cimiteri deserti, le testimonianze del congedo di tanti anziani schermati da un display digitale, ci rivelano una verità semplice: che la morte è unita alla vita, e non esiste vaccino o pseudo-verità che possano separarla. Viene in mente la pagina del diario di Etty Hillesum in cui la scrittrice olandese, commentando la ferocia della Shoah, scriveva: «Sembra quasi un paradosso: se si esclude la morte non si ha mai una vita completa; e se la si accetta nella propria vita, si amplia e si arricchisce quest’ultima» (Etty Hillesum, Diario, 3 luglio 1942). Alla luce degli eventi traumatici che stiamo vivendo, lo psicoanalista e accademico Massimo Recalcati riflette su una nuova presa di consapevolezza. Se è vero che il coronavirus ha trovato un uomo imprep

I Papi, il Rosario e Pompei

Il mese di maggio con Maria La recente lettera per il mese di maggio, con la quale Papa Francesco invita tutti i fedeli a riscoprire «la bellezza» del Rosario da recitare a casa in questo difficile momento di «prova», è risuonata in modo speciale a Pompei, il cui santuario — fondato da Bartolo Longo — è dedicato proprio alla preghiera mariana. Il giovane avvocato pugliese fu chiamato dalla Vergine a diffondere il Rosario come strumento per la salvezza, secondo la promessa che la Madonna aveva fatto a san Domenico. Fin dall’inizio della sua opera nella cittadella campana, ebbe rapporti epistolari con tutti i Pontefici che si sono succeduti, dai quali fu anche ricevuto numerose volte, in udienze private.

Vent’anni fa la canonizzazione di suor Faustina, apostola della Divina Misericordia

Il 30 aprile del 2000, la prima domenica dopo Pasqua, nel cuore del Giubileo, Giovanni Paolo II proclamava santa la suora polacca Faustina Kowalska. Quante anime, disse Papa Wojtyla, ha già consolato l’invocazione “Gesù, confido in Te” che Cristo stesso suggerì alla religiosa. Una canonizzazione con “un’eloquenza particolare”, voluta fortemente da Giovanni Paolo II per trasmettere al mondo del nuovo millennio il messaggio di misericordia del Signore, “che non perdona soltanto i peccati, ma viene anche incontro a tutte le necessità degli uomini”, chinandosi “su ogni miseria umana, materiale e spirituale”. Karol Wojtyla, nel pieno del Grande Giubileo del 2000, spiega così ai fedeli la proclamazione della santità della beata Faustina Kowalska, una piccola suora polacca alla quale Gesù ha affidato, attraverso numerose visioni, tra il 1926 e il 1938, il suo messaggio di misericordia. Karol e Faustina, il primo incontro dopo la morte della mistica E’ il 30 aprile del 2000, pr

CHIARIMENTI SUL DPCM 26 APRILE 2020 - PREVISIONI IN CAMPO SPORTIVO E SOCIALE

PREVISIONI IN CAMPO SPORTIVO E SOCIALE del DPCM 26 Aprile 2020 “cosiddetto FASE 2” Innanzitutto all’art. 10 si dispone che le misure previste dal decreto si applicano dalla data del 4 maggio 2020 in sostituzione di quelle del DPCM 10 aprile 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio 2020.   Inoltre si continuano ad applicare le misure di contenimento più restrittive adottate dalle Regioni.  Con l’art. 1: ·  Si Continua a VIETARE ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati;   Si Continua a VIETARE lo svolgimento di attività ludica o ricreativa all’aperto;    è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;  Continuano ad essere sospese le attività di PALESTRE, centri SPOR

Covid, transessuali chiedono aiuto al Papa. E Francesco manda in soccorso l’Elemosiniere

Succede a Torvaianica. Il parroco: «Sono persone che con il coronavirus hanno perso i clienti, hanno fede e umanità». Krajewski porta loro la carità del Pontefice. Il Pontefice invia il cardinale Krajewski, suo «braccio caritativo», a sostenere di un gruppo di transessuali vittime dell’emergenza coronavirus. Succede a Torvaianica, litorale Romano, dopo che la comunità trans, sostenuta quotidianamente dal parroco, ha fatto arrivare al Papa una richiesta di aiuto. Una storia - raccontata da don Andrea Conocchia all’Adnkronos - di generosità e umanità, che arriva a confortare e incoraggiare le «periferie geografiche ed esistenziali» messe al centro dal pontificato di Francesco.  L'elemosiniere Konrad Krajewski ha portato gli aiuti di cui c’era bisogno, dopo che già era stato il tramite attraverso cui queste persone transessuali hanno mandato a Bergoglio un audio nel quale, in spagnolo, ognuno ringrazia il Papa a modo suo. «Molte grazie a Francesco. Che Dio la benedica, gr

La preghiera non va in quarantena

Come cambia il pellegrinaggio nei santuari durante la pandemia Le immense carovane di persone in viaggio verso i luoghi santi del mondo con aerei, treni, pullman, diventeranno presto l’immagine sfocata di una vecchia cartolina ricordo. Gli effetti brutali della pandemia stanno modificando geneticamente i pellegrinaggi: il giusto distanziamento sociale imporrà di ridurre il numero dei partecipanti, di evitare il contatto tra gruppi, di accorciare i giorni di permanenza. Anche il modello di accoglienza subirà delle inevitabili rivoluzioni. C’è chi sta pensando di cambiare destinazione d’uso alle foresterie che ora ospitano i pellegrini, chi sta ideando di contingentare l’ingresso durante i periodi di maggior frequenza, chi sta ipotizzando di prolungare l’esperienza del “pellegrinaggio virtuale” messa in campo durante i giorni più duri del contagio.

Il Papa bacchetta i vescovi. “No al muro contro muro nei confronti del governo”

Cei sotto pressione, ma Francesco invita alla linea morbida. «Servono prudenza e obbedienza, la pandemia deve essere sconfitta» Nella «fase 2» servono «prudenza e obbedienza alle disposizioni», perché l’obiettivo numero uno di tutti, Chiesa compresa, è che «la pandemia non torni». È il Papa che ha parlato, e l’eco delle sue parole sta risuonando nelle sacre stanze come un altolà ai vescovi più battaglieri sul fronte messe aperte-messe chiuse. Francesco disapprova nettamente la strategia dello scontro. E il suo contrordine è diventato un prezioso assist al premier Conte in questi giorni di trattative e tensioni fra prelati, governo e Comitato tecnico-scientifico sulla riapertura delle celebrazioni ai fedeli.

Giovanni Paolo II - perché "grande"?

Entrambe le conquiste dottrinali e civili di San Giovanni Paolo II merita di ricevere il soprannome di "grande". Ma le generazioni future decideranno al riguardo - nel sesto anniversario della canonizzazione di Giovanni Paolo II, afferma il prof. Jarosław Kupczak OP, teologo, capo del Dipartimento di Antropologia teologica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università di Giovanni Paolo II a Cracovia, direttore del Centro di ricerca sul pensiero di Giovanni Paolo II UPJPII. Przemysław Radzyński: Nella storia della Chiesa di 2000 anni, tre papi posteri hanno dato il soprannome di "grande" - a Leon I, Grzegorz I e Mikołaj I. Il papa polacco merita un tale titolo? Questo è spesso il titolo dei vescovi polacchi di Giovanni Paolo II, compresi i suoi successori nella capitale episcopale di Cracovia - Cardinale Stanisław Dziwisz e l'arcivescovo Marek Jędraszewski. Padre Jarosław Kupczak OP : Senza dubbio, ci sono ragioni per parlare di Giovann

Stasera alle 21 il Rosario da Copertino

Questa volta l’iniziativa di preghiera dei Vescovi italiani, andrà in onda dal Santuario di Santa Maria della Grottella in Copertino. A guidarlo sarà il Vescovo dì Nardò-Gallipoli, monsignor Fernando Filograna. Tv2000, InBlu Radio, Avvenire, Sir, Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d’intesa con la Segreteria generale della Cei, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi staserai, alle 21, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu Radio. L' evento sarà visibile anche sulla nostra pagina Facebook Associazione "Giovanni Paolo II" - Polignano a Mare - La preghiera andrà in onda dal Santuario di Santa Maria della Grottella in Copertino. A guidarla sarà il vescovo dì Nardò-Gallipoli, mons. Fernando Filograna. Stasera preghiamo insieme! 🙏🏻  📕 Qui il Sussidio in PDF: https://bit.ly/35jZzb5

Francesco: troppi i cristiani perseguitati, ma attenzione ai compromessi

“Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei Cieli”. E’ l’ultima delle Beatitudini su cui il Papa riflette all'udienza generale. Ma avverte che anche i cristiani possono essere fonte di disprezzo quando perdono "il sapore di Cristo e del Vangelo” Con la catechesi all’udienza generale di oggi, pronunciata ancora dalla Biblioteca del Palazzo apostolico a causa delle limitazioni di questo periodo segnato dal coronavirus, Papa Francesco porta a termine il ciclo di riflessioni sulle otto Beatitudini evangeliche. L’ultima, come la prima, promette la felicità cioè il regno dei Cieli che sarà dei perseguitati per la giustizia come dei poveri in spirito. Si conclude così, dice il Papa, “un percorso unitario dipanato negli annunci precedenti”. Il sentiero delle Beatitudini è un cammino pasquale che conduce da una vita secondo il mondo a quella secondo Dio, da un’esistenza guidata dalla carne – cioè dall’egoismo – a quella guida

Card. Dziwisz: Giovanni Paolo II ci insegna che in un momento difficile dovremmo prima di tutto tornare a Dio

Giovanni Paolo II ci insegna che in tempi difficili possiamo e dovremmo, soprattutto, ritornare a Dio - ha affermato il cardinale Stanisław Dziwisz nel Łagiewniki di Cracovia. Segretario personale di San Giovanni Paolo II ha celebrato la messa  nel 6 ° anniversario della sua canonizzazione. Giovanni Paolo II è stato canonizzato da Papa Francesco il 27 aprile 2014. Il suo processo di beatificazione è iniziato nove anni prima, aggirando il tradizionale periodo di attesa di cinque anni. La beatificazione del papa polacco è stata fatta il 1 maggio 2011 da Benedetto XVI. È tornato a questi eventi con i ricordi del cardinale Stanisław Dziwisz. Ha detto che Papa Francesco "ha finalmente esaudito l'ardente desiderio del popolo di Dio di proclamare santi il ​​Papa che ha guidato la Chiesa per oltre un quarto di secolo nel suo cammino verso l'eternità a cavallo tra il secondo e il terzo millennio della fede cristiana". A suo avviso, gli anniversari e gli eventi leg

Basta sacrifici alla “dea Ansia”, torniamo alla bellezza della Vocazione

Con la mascherina, ma senza maschere: così ci ha trasformati la quarantena. Riflettiamo allora su chi siamo, su cosa sia davvero educare e quale scopo persegua. Alessandro D’Avenia e la sua voce, pacata ma decisa, per farsi sentire anche dall’ultima fila. Dall’ ultimo banco anche questo lunedì Alessandro D’Avenia ci recapita un’articolata considerazione. La prima è proprio la considerazione! Chi sono io, perché mi sento sempre in gara, a quale divinità continuo ad offrire in sacrificio le mie energie, i miei desideri, il mio presente? Chi sono i nuovi dei a cui facciamo sacrifici? Prende spunto da un fatto nemmeno troppo piccolo, a pensare che è il compito di una bambina di 10 anni: «Ansia» è stato il nome scelto da una bambina di quinta primaria, quando una collega ha chiesto alla classe di inventare una divinità, dopo aver spiegato loro che gli antichi divinizzavano ciò che ha potere sulla vita: Destino, Invidia, Bellezza… La decenne ha così giustificato la scel

Il primo dal 1978 senza i viaggi all'estero del Papa?

Il coronavirus influisce sulla cancellazione dei termini successivi dal calendario di papa Francesco. Dopo che il Santo Padre ha celebrato le celebrazioni pasquali nella basilica vuota di San Pietro, e non - come al solito - con la partecipazione di decine di migliaia di pellegrini, ora il Vaticano ha rinviato il Congresso Eucaristico Internazionale in programma a settembre a Budapest, l'incontro mondiale delle famiglie a Roma e persino la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona. Gli effetti della crisi del coronavirus hanno interessato anche le visite pastorali straniere pianificate da Francesco. Molto probabilmente, il 2020 sarà il primo anno senza il viaggio del Papa dal 1978, riferisce un corrispondente romano dell'agenzia cattolica tedesca della KNA. Una visita a Malta alla fine di maggio è già stata annullata. A settembre, Francesco visiterà Timor Est, Papua Nuova Guinea e Indonesia, il più grande paese musulmano del mondo - gli organizzatori locali hanno chie

L'Anno di Giovanni Paolo II, Edith Stein la martire che il Papa sceglie per l'Europa

La beatificazione di Teresa Benedetta della Croce come atto per combattere secolarizzazione e antisemitismo. La pietra della memoria che ricorda le tappe della vita monastica di Teresa Benedetta della Croce “Ricevere il battesimo non significò in alcun modo per Edith Stein rompere con il popolo ebraico. Al contrario ella afferma: “Quando ero una ragazza di quattordici anni smisi di praticare la religione ebraica e per prima cosa, dopo il mio ritorno a Dio, mi sono sentita ebrea”. Di questo ella è stata sempre consapevole: “appartenere a Cristo non soltanto spiritualmente ma anche per discendenza””. Così Giovanni Paolo II il primo maggio del 1987 nel Duomo di Colonia descriveva la conversione di quella che oggi è una santa copatrona d’ Europa: Teresa Benedetta della Croce. In quel giorno la suora filosofa morta in un campo di sterminio perché ebrea diventava beata. Undici anni dopo Giovanni Paolo II la dichiarava santa e nel 1999 lo stesso Pontefice l’aggiunge alla sc

Vittoria di san Giovanna

Le immagini mostrano una donna italiana bellissima e sorridente. Era una grande dottoressa e una madre meravigliosa. Conosceva la moda e amava le montagne. Moglie, madre, sorella, amica. 58 anni fa, santo. Joanna Beretta Molla. Giovanna Beretta Molla è nata a Magenta, vicino a Milano, nel 1922 come dodicesima di tredici figli di Albert e Maria. I suoi genitori le hanno fatto provare veramente l'amore di Dio e dell'uomo. Messa giornaliera con sua madre, il rosario comune ha segnato la direzione dello sviluppo del suo cuore. Era un cuore devoto a Dio e disposto a servirlo. Nel 1951, vide per la prima volta l'ingegnere Piotr Molla. Nel 1954 si incontrarono di nuovo e da allora in poi furono inseparabili. Vivendo in soggezione reciproca, nell'amore, ma anche nell'amicizia, fecero piani per stabilire una famiglia aperta a Dio e sottomessa a Lui. Dieci giorni prima del matrimonio, Joanna scrisse a Piotr: "Vorrei che la nostra nuova famiglia diventasse una

L’attualità di Papa Luciani - Francesco istituisce la Fondazione vaticana Giovanni Paolo I

Nasce la Fondazione vaticana Giovanni Paolo I Venendo incontro alla proposta di dar vita a un ente destinato ad approfondire la figura, il pensiero e gli insegnamenti di Giovanni Paolo I (26 agosto 1978 - 28 settembre 1978), il Santo Padre Francesco ha costituito il 17 febbraio scorso la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.  Papa Giovanni Paolo I è stato e rimane un punto di riferimento nella storia della Chiesa universale, la cui importanza — come aveva fatto osservare san Giovanni Paolo II — è inversamente proporzionale alla durata del suo brevissimo pontificato: «magis ostentus quam datus». La storia di Albino Luciani è quella di un pastore vicino alla gente, centrato sull’essenziale della fede e con una straordinaria sensibilità sociale. Il suo magistero è attuale. Prossimità, umiltà, semplicità, insistenza sulla misericordia di Dio, amore del prossimo e solidarietà ne sono i tratti salienti.

Santo subito! 6 ° anniversario della canonizzazione di San Giovanni Paolo II

- Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II hanno avuto il coraggio di guardare le ferite di Gesù, toccare le sue mani ferite e il suo lato trafitto. Non si vergognavano del corpo di Cristo, non avevano paura di lui con la sua croce. Non si vergognavano del corpo del fratello perché vedevano Gesù in ogni persona sofferente. Erano due uomini coraggiosi, pieni delle pareie dello Spirito Santo, e testimoniarono della Chiesa e del mondo della bontà di Dio e della sua misericordia. - ha detto papa Francesco durante la sua omelia. Giovanni Paolo II introdusse la Chiesa nel terzo millennio e contribuì al rovesciamento del regime comunista in Europa. Durante la Messa solenne, che ha iniziato il suo pontificato, ha chiesto ai fedeli di confidare pienamente in Cristo e di essere aperti alla sua azione: Non temere, apri, spalanca la porta a Cristo. Per il suo potere salvifico, apre i confini di stati, sistemi economici e politici, ampi campi di cultura, civiltà, sviluppo! Non aver paura!

Card. Oggi Dziwisz festeggia il suo 81 ° compleanno

Ex segretario di San Giovanni Paolo II, custode della sua eredità, il Metropolitan Senior di Cracovia celebra l'81 ° anniversario della sua nascita il 27 aprile. La gerarchia sottolinea che vivere al fianco di un papa polacco era per lui un "privilegio immeritato". "Io pago il mio debito di vita e lo farò finché avrò abbastanza forza", dice il gerarca. Per il suo 81 ° compleanno, cardinale Stanisław Dziwisz ha celebrato la messa. nel santuario della misericordia di Dio in Łagiewniki. Il compleanno del cardinale è coinciso con il sesto anniversario della canonizzazione di San. Giovanni Paolo II, e tornò a questi eventi con ricordi della sua omelia. Ha detto che Papa Francesco nel 2014 "ha finalmente esaudito l'ardente desiderio del popolo di Dio di proclamare i santi il ​​Papa che ha guidato la Chiesa per più di un quarto di secolo nel suo cammino verso l'eternità, a cavallo tra il secondo e il terzo millennio della fede cristiana".

Francesco: guardare alla Madonna con più fede e speranza

Nelle parole successive al Regina Caeli, il Papa esorta a pregare il Rosario in vista del mese di maggio, dopo la lettera inviata ieri a tutti i fedeli. Francesco ricorda la Giornata mondiale contro la malaria e ringrazia chi lotta contro la malattia. L'invito lo aveva fatto ieri a tutto il popolo di Dio con la lettera con cui invitava le famiglie in particolare a pregare il Rosario nelle case durante il mese di maggio, assieme a due preghiere pensate per questo periodo di pandemia. Al termine del Regina Coeli il Papa lo ha ribadito a voce, sottolineando l’importanza della preghiera mariana durante il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna: “Tra pochi giorni inizierà il mese di maggio, dedicato in modo particolare alla Vergine Maria. Con una breve Lettera – pubblicata ieri – ho invitato tutti i fedeli a pregare in questo mese il santo Rosario, insieme, in famiglia o soli, e pregare una della due preghiere che ho messo a disposizione di tutti. La nostra Madre c

34 anni fa la tragedia di Chernobyl. Onu: "Paghiamo ancora le conseguenze"

Quello avvenuto a Chernobyl è uno dei due incidenti nucleari classificati come "catastrofici" insieme a quello di Fukushima del marzo 2011: avvenne il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:46 del mattino e mise in moto un nube radioattiva che spaventò il mondo intero. Parco divertimento a Pripyat, Ucraina (1986) Inaugurato il 1 maggio ma il disastro di Chernobyl (26 aprile) ha fatto sì che restasse aperto solo un paio d'ore Esattamente 34 anni fa, il 26 aprile del 1986 un'esplosione nella centrale nucleare V.I. Lenin, a pochi chilometri da Chernobyl, in Ucraina, immise nell'aria radioattività in quantità equivalente a circa 500 ordigni come quello sganciato su Hiroshima. E a distanza di 34 anni le radiazioni continuano ancora a danneggiare la salute di migliaia di abitanti in Bielorussia, Ucraina e Russi. Le conseguenze "persistenti e gravi" del disastro di Chernobyl, in Ucraina, rimangono ancora, come ha ricordato l'Onu nell'anniversar

Regina Coeli, Francesco: la vita cambia direzione se si passa "dall’io a Dio"

Aprire il cuore a Gesù, ascoltarlo leggendo il Vangelo, pregarlo perché solo in lui si può trovare la vera via. Così Papa Francesco nel Regina Coeli incentrato sul passo del Vangelo odierno che racconta dei discepoli di Emmaus Una svolta, un cambio di prospettiva, un guardare alla realtà “più grande e vera della vita” che è l’amore di Gesù. E’ quanto insegna il Vangelo di oggi nel quale si narra dei discepoli di Emmaus. Papa Francesco, nel commento al Regina Coeli dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, ( guarda il video ) sottolinea che il passaggio dalla tristezza alla gioia è possibile se si smette “di orbitare nel proprio io”, se si accetta il cambio di passo che solo l’incontro con Dio può generare: L’inversione di marcia è questa: passare dai pensieri sul mio io alla realtà del mio Dio; passare – con un altro gioco di parole – dai “se” al “sì”. Dal “se” ai “sì”: cosa significa? “Se fosse stato Lui a liberarci, se Dio mi avesse ascoltato, se la vita fosse andata co

I Papi e la preghiera del Rosario

Pregare il Rosario in tempo di isolamento, a casa, in famiglia: è l’invito di Papa Francesco per questo maggio 2020. Un’immersione nel Vangelo per una preghiera popolare plurisecolare. Bisogna risalire al XV secolo e a Papa Sisto IV perché la preghiera del Rosario venga ufficialmente approvata dalla Chiesa cattolica. Nel corso dei due secoli precedenti la pratica, nata probabilmente tra i Cistercensi per facilitare la preghiera delle persone che non sapevano né leggere né scrivere, recitando in sequenza preghiere e salmi, divenne poi una successione di 150 “Ave Maria”. Salutare Maria tante volte significava regalarle una corona di rose, il “Rosario”. Due secoli per strutturare il Rosario Nel XV secolo il Rosario, sostenuto dai Domenicani, prende la forma di una meditazione sulla vita di Cristo, intervallata dal Padre Nostro e dall’Ave Maria. Nel XVI secolo, il teologo domenicano Antonio Ghisleri, divenuto poi Papa Pio V, struttura il Rosario intorno a 15 misteri e il 7

«Uniti possiamo rinascere»

Il messaggio di Mattarella per il 25 aprile «La nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale». È con un appello alla rinascita oltre la crisi della pandemia del coronavirus che il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha celebrato, in un messaggio alla nazione, la festa della liberazione dal nazifascismo. Questa mattina, il presidente si è recato da solo e con la mascherina all’Altare della Patria per rendere omaggio al milite ignoto. La scorta, ridotta al minimo, lo ha atteso ai piedi della scalinata. Non c’erano altre autorità.

Amad Reaidi: «La malattia di Marita ci ha rese più forti e insieme più solide» (seconda parte)

«Marita è la storia della mia vita, e parlo con Maria ogni volta che il dolore si aggrava». In una seconda parte dell’intervista, Aleteia segue il percorso della piccola Marita Reaidy, che per la seconda volta combatte contro il cancro; lo fa stavolta parlando con sua madre, Amad Saad Reaidy, che racconta al nostro sito il loro cammino segnato dalla assoluta sottomissione alla volontà del Signore, che è la fonte della fortezza. La Vergine Maria è nostra madre e il pilastro della casa Ogni volta che voglio ottenere la benedizione di Gesù, la chiedo a sua madre Maria, perché è la compassionevole mediatrice di ogni grazia. Maria è nostra madre, il pilastro e la protettrice della nostra casa; metto tutti i miei tormenti, i miei dolori e le mie speranze tra le sue mani. Abbiamo portato la croce per la prima volta quando Maria era in incubatrice dopo la sua nascita precoce. Poi abbiamo proseguito il nostro viaggio di fede con cuore pieno di speranza quando Marita ha avut

La lettera di Marco commuove il Papa. E il Pontefice gli telefona: “Grazie, mi hai fatto un bel regalo”

E’ la storia di Marco Rega, un ragazzino di 12 anni non vedente dalla nascita La lunga lettera che Marco, un dodicenne non vedente di Torino, ha scritto al Pontefice, inizia così. “Caro Papa Francesco, mi chiamo Marco Rega ho 12 anni, abito a Torino e frequento la prima alla scuola media Dante Alighieri Kennedy. Sono un bambino prematuro, nato di 27 settimane e di peso di soli 600 grammi. Sono stato in ospedale per 6 mesi prima di poter tornare a casa con mamma e papà. L’ossigeno che mi ha permesso di rimanere in vita, mi ha però provocato il distacco delle retina e nonostante diverse operazioni quando ero ancora in ospedale non ho risolto il mio problema e sono rimasto cieco da entrambi gli occhi...”.

Il Papa: preghiamo il Rosario, Maria ci farà superare questa prova

Lettera di Francesco per invitare le famiglie a pregare nelle case durante il mese di maggio: “Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia” Il Rosario in mano, perché così si batte la pandemia. Giorno dopo giorno, nelle case chiuse dal virus ma aperte alla speranza che la preghiera a Maria ottenga il ritorno al “corso normale” della vita. È la proposta del Papa per il prossimo mese. Nel maggio generalmente atteso come l’inizio dell’allentamento del lockdown, Francesco indirizza una lettera a tutti i fedeli ricordando come in questo stesso mese sia “tradizione” pregare “il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica – osserva – che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale”. Rosario, semplice e potente Recitare la corona insieme o personalmente (“scegliete voi – scrive – a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità”) ma tenendo conto

Il teorema di Report sul complotto immaginario

La puntata di Report, il programma condotto da Sigfrido Ranucci su Rai 3, trasmessa il 20 aprile, intitolata Dio patria famiglia Spa, è un’insalata mista di spezzoni mal cuciti e giustapposti alla buona per suffragare un teorema preconcetto. Un presunto complotto di Trump contro il Papa che esiste solo nella mente degli autori. La puntata di Report, il programma condotto da Sigfrido Ranucci su Rai 3, trasmessa il 20 aprile è francamente imbarazzante. Intitolata Dio patria famiglia Spa , è un’insalata mista di spezzoni mal cuciti (alcuni ripetuti pedissequamente da puntate precedenti, per esempio La fabbrica della paura , trasmessa il 21 ottobre) e giustapposti alla buona per suffragare un teorema preconcetto. Ma il teorema esiste soltanto nella mente di chi lo ha ideato e dunque gli spezzoni non ottengono affatto lo scopo, in alcuni casi facendo decisamente ridere (come quando il giornalista Giorgio Mottola e l’ex sottosegretario Armando Siri impiegano minutaggio prezioso per

Marita Reaidi: «Non ce l’ho con Gesù, ma gli dico: “Se vuoi, puoi guarirmi dal cancro”» (parte prima)

Quando ho fatto la sua conoscenza e le ho chiesto se volesse condividere la sua esperienza con Gesù sulla via della croce che ha ferito il suo corpicino (affilando però la sua anima benedetta), mi ha detto con un sorriso degno della sua faccetta d’angelo: «Sì, anzi vorrei che scrivesse la storia della mia vita». E la madre è intervenuta sorridendo: «La storia di una bambina di sei anni!». Marita Reaidi, l’angelo che vi incanta quando ascoltate sgorgare dal suo cuoricino la sua esperienza, ci sbalordisce per la sua maturità spirituale e per la sua fiducia assoluta in Gesù. Di seguito abbiamo trascritto in un unico testo discorsivo le sue dichiarazioni esternate durante una conversazione con la redazione di Aleteia. Com’è cominciata la mia storia col cancro Sono nata al sesto mese di gravidanza e sono rimasta nell’incubatrice per due mesi e sette giorni. Quando avevo 6 mesi, ho ricevuto il sacramento del battesimo. La mia salute è andata migliorando fino all’età di du

Mavì ed Elena, Alfieri della Repubblica a 9 anni: due cuori generosi

Da Bologna a Nola, due bimbe esemplari: una si è tagliata i capelli lunghissimi per donarli ai pazienti oncologici, l’altra ha fatto un appello vigoroso per chiedere più rispetto per i disabili come lei. Insieme ad altri 23 giovani hanno ricevuto l’attestato d’onore dal Presidente Mattarella. Il ritratto dell’Italia che emerge dai 25 giovanissimi ragazzi a cui il Presidente Sergio Mattarella ha conferito l’attestato d’onore di Alfiere della Repubblica ci rende orgogliosi. Spostare per un attimo lo sguardo dalle molte incognite e ferite aperte dal Covid-19 aiuta a mettere a fuoco un panorama non del tutto desolato, un’ipotesi sul futuro fuori dagli schemi stretti di “fase 1, fase 2”. Piccoli semi Parlando dei tempi di prova e fatica, il Cristo di Guareschi suggeriva a Don Camillo la necessità di salvare il seme (il passo è celeberrimo): Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato

Coronavirus Covid-19: card. Comastri, “l’egoismo uccide più del virus”

Il monito dell'arciprete della basilica di San Pietro #Coronavirus “La più grande santa dei tempi moderni”. Con questa definizione di San Pio X il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, ha evocato la figura di Santa Teresa di Lisieux, che “ha avuto una vita brevissima, eppure è stata proclamata patrona delle missioni”. Il suo segreto? “La profonda comprensione della passione di Gesù”. Recitando i Misteri del Dolore, dopo il Regina Coeli trasmesso in diretta streaming dalla basilica di San Pietro, il cardinale ha ricordato che nel primo di essi Gesù è nell’Orto degli Ulivi, “che prega, soffre, suda sangue mentre si carica sulle spalle il peso dei nostri peccati, per vincerlo con infinito amore, con infinita misericordia”. Nel secondo Mistero doloroso, Gesù viene flagellato “e tutto sopporta per amore, per mettere nella nostra storia la misericordia infinita di Dio”.

Il dono di un racconto inedito. L'infermiera Gabriella

Il dono di un racconto inedito che nasce dalla cronaca della pandemia. L’infermiera Elena Pagliarini, sfinita dalla stanchezza, fotografata dalla dottoressa Francesca Mangiatordi. L’immagine simbolo cui s’ispira il racconto -  Gabriella aveva voluto fare l’infermiera sin da piccola. E non aveva mai cambiato idea. Finché aveva realizzato il suo progetto. All’ospedale dove lavorava era apprezzata da tutti, anche se era ancora tanto giovane. Fino a qualche settimana prima lavorava nel reparto di medicina e le giornate trascorrevano tranquille. Anche i turni di notte non erano faticosi e quando andava a coricarsi all’alba, si infilava nel letto senza pensieri. Poi, quasi di colpo, l’ospedale era diventato una specie di accampamento di guerra. Gli ammalati arrivavano a ripetizione ed erano quasi tutti spaventati.

Quelle folli accuse a Papa Francesco

A seguito della trasmissione Report, don Maurizio Patriciello risponde a coloro che hanno puntato il dito contro il Santo Padre. Sono tante le telefonate e i messaggi che mi stanno arrivando, da parte di parenti, amici, parrocchiani, dopo la puntata di Report di lunedì scorso, sugli attacchi a Papa Francesco. Tanta gente è rimasta scandalizzata da alcune affermazioni, al limite della calunnia, se non della follia, da parte di alcuni ricchi e potenti “ultracattolici” d’ Oltroceano con agganci anche in Italia. Il Papa – il nostro Santo Padre – sarebbe, per costoro, addirittura la causa della pandemia per alcune sue scelte che essi ritengono non in linea con la tradizione cattolica. Se non fosse terribilmente tragica la cosa potrebbe apparire comica. “Se costoro fossero la Chiesa, da questa chiesa, prenderei immediatamente le distanze” ho risposto a Eugenio, un caro fedele, medico anestesista, che ogni giorno rischia la vita per strappare alla morte i suoi pazienti e che ha dovuto

La dura vita del signor Ladro.

Un furto in studio al tempo del Covid-19, una storia raccontata e pubblicata sul "Corriere del Mezzogiorno", "La dura vita del signor Ladro" L’attività legale è esclusa dalle chiusure disposte dai decreti governativi per fronteggiare l’emergenza. Tuttavia, ragioni prudenziali hanno suggerito anche a me di limitare le trasferte quotidiane dalla mia Polignano al mio studio di Bari, che ha vissuto di questa solitaria presenza, resa ancor più silenziosa, specie nelle ore pomeridiane, dalla inusuale assenza del rumoroso traffico del centro cittadino. Così giovedì sera, recuperata qualche scartoffia per il fine settimana, ho chiuso baracca e burattini. Non si dispiaceranno i cari appartenenti alle forze dell’ordine di ogni specie, genere e grado, alle prese con le più disparate e pittoresche giustificazioni, a volte scantonate in bugie tanto risibili quanto spudorate di chi prova a sottrarsi alla forzata reclusione domestica, se confesso di preoccuparmi di sf

7. Una crisi di cuori - Don Tonino, La voce della povertà, il Racconto

«La pace è dono. Anzi, per-dono. Un dono per. Un dono moltiplicato. Un dono di Dio che, quando giunge al destinatario, deve portare anche il con-dono del fratello». Il 2 agosto 1990 accade qualcosa che veramente sa dell’incredibile: ha inizio la crisi del Golfo Persico. Le truppe irachene occupano il Kuwait minacciando la sua indipendenza. E l’8 agosto il governo iracheno proclama l’annessione, considerando il Kuwait quale diciannovesima provincia dell’Iraq. Seppure fuori da ogni logica, l’invasione del Kuwait era stata giustificata dall’Iraq in virtù di alcune sue pretese territoriali risalenti al 1961, anno in cui lo stesso Kuwait ottenne l’indipendenza. Ma non può ritenersi valida questa giustificazione perché successivamente al 1961, precisamente il 4 ottobre 1963, l’Iraq e il Kuwait raggiunsero e firmarono a Bagdad un accordo nel quale si stabiliva che: «La Repubblica dell’Iraq riconosce l’indipendenza e la piena sovranità dello Stato del Kuwait, delimitato nella maniera

La straziante lettera del nonno morto di Covid19

L'uomo, 85 anni, ha affidato a una lettera indirizzata a figli e nipoti l'amarezza per la sua fine, arrivata nella "prigione dorata" della casa di riposo Le case di riposo come prigioni, benché dorate, l’ultimo saluto negato per via del Coronavirus, la dignità di una vita annientata proprio negli ultimi istanti: c’è tutto questo nella lettera di un uomo di 85 anni, pubblicata dalla redazione di Interris. “Prima del coronavirus c’è un’altra cosa ancora più grave che uccide: l’assenza del più minimo rispetto per l’altro“, scrive l’autore della lettera, puntando decisamente il dito contro le Rsa. LA LETTERA Da questo letto senza cuore scelgo di scrivervi cari miei figli e nipoti. (L’ho consegnata di nascosto a Suor Chiara nella speranza che dopo la mia morte possiate leggerla). Comprendo di non avere più tanti giorni, dal mio respiro sento che mi resta solo questa esile mano a stringere una penna ricevuta per grazia da una giovane donna che ha la tu