Gli anni passano ma noi siamo sempre qui in nome di San Giovanni Paolo II, un ringraziamento a tutti coloro che durante questi anni hanno permesso che tutto questo potesse realizzarsi, sono proprio tanti, quelli che si sono manifestati e quelli che hanno reso umilmente la propria collaborazione, non facciamo nomi, perché sappiamo che chiunque si sia attivato o reso disponibile in questo lungo cammino l’ha fatto con il cuore.Siete stati il vero motore che ha reso possibile tutto quello che è stato organizzato in questo cammino. Questi 17 anni non sono per noi un arrivo ma un trampolino di lancio per il futuro che sicuramente ci riserverà e, soprattutto, vi riserverà grandi sorprese e innumerevoli emozioni. Grazie #karol
Dieci anni fa la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II nella Messa presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro. Vissuti in tempi storici di grandi sconvolgimenti, i due Pontefici santi hanno testimoniato la speranza e la gioia che dona l’incontro con Gesù con totale abnegazione al servizio del Popolo di Dio. Chi sono i santi? Innanzitutto non sono dei superuomini, come Francesco ci ha tante volte ricordato. Eppure nell’immaginario collettivo, anche dei non credenti, santità è sinonimo di eccezionalità. Se il tuo nome è sul calendario - si potrebbe dire con una battuta - certamente lo si deve ad una vita vissuta in modo straordinario. Tuttavia il Papa, proprio su questo, ha voluto sottolineare – e lo ha fatto con un’Esortazione Apostolica che meriterebbe forse di essere maggiormente approfondita – che tutti i battezzati sono chiamati alla santità, ad essere “santi della porta accanto”, che sono ben più numerosi di quelli indicati sul calendario. La santità, ha scri