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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Cicli di Incontri in Diretta... IL VOLTO DELLA MISERICORDIA DON TONINO LA BENZINA DEI POVERI - Video-

  In occasione del XVIII anniversario del Dies Natalis del Servo di Dio Don Tonino BELLO Un vescovo tra gli ultimi. A 28 anni dalla morte, si compiono passi importanti per la dichiarazione di venerabiltà di una figura straordinaria per la Chiesa già ritenuta da molti un “santo feriale”, vicino ai più poveri e agli ultimi. per l'occasione sono intervenuti  Don Sandro RAMIREZ Arciprete Chiesa Madre Fasano Renato Brucoli Amico, Collaboratore, Editore di Don Tonino BELLO

Cicli di Incontri in Diretta... IL VOLTO DELLA MISERICORDIA LA BENZINA DEI POVERI

    Venerdì 30 Aprile 2021 -   ore 20.15 In occasione del XVIII anniversario del Dies Natalis del Servo di Dio DON TONINO BELLO Un vescovo tra gli ultimi. A 28 anni dalla morte, si compiono passi importanti per la dichiarazione di venerabiltà di una figura straordinaria per la Chiesa già ritenuta da molti un “santo feriale”, vicino ai più poveri e agli ultimi. per l'occasione interviene: Don Sandro RAMIREZ Arciprete Chiesa Madre Fasano Renato Brucoli Amico, Collaboratore, Editore di Don Tonino BELLO Dialoga con gli ospiti: Giuseppe NARDULLI Presidente Associazione Giovanni Paolo II Puoi seguire il live dalla nostra  Pagina Facebook

Maggio 2021, il mese della preghiera incessante per la fine della pandemia

Sono stati resi noti i trenta Santuari che in ogni angolo del mondo, dal Giappone alla Bosnia, dalla Nigeria all'Argentina, guideranno la preghiera mariana ogni giorno del prossimo mese di maggio con la quale i fedeli, nella recita del rosario, invocheranno la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative. Ad aprire e chiudere questo incessante momento di preghiera sarà Papa Francesco Con gli occhi rivolti al cielo, le mani giunte o inginocchiati. A casa, come sul luogo di lavoro. Da soli o con i propri cari. Per vivo desiderio del Santo Padre, il mese di maggio sarà dedicato a una “maratona” di preghiera per invocare la fine della pandemia, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. Papa Francesco ha voluto coinvolgere tutti i Santuari del mondo in questa iniziativa, perché si rendano strumenti per una preghiera di tutta la Chiesa. L’iniziativa - si legge nel comunicato del Pontificio Consiglio per la

Il Papa: per il cristiano la meditazione è un modo di incontrare Gesù

  All'udienza generale Francesco prosegue il ciclo di catechesi sul tema della preghiera con l'attenzione a quelle varie forme di riflessione secondo il Vangelo che, afferma, non servono per ripiegarsi su se stessi ma per aprirsi a Cristo. Meditare è una strada, la pace interiore ne è una conseguenza, impossibile senza lo Spirito Santo “Il cristiano, dopo aver accolto la Parola di Dio, non la tiene chiusa dentro di sé, perché quella Parola deve incontrarsi con 'un altro libro', che il Catechismo chiama 'quello della vita'”. Papa Francesco introduce così la sua catechesi all'udienza generale dedicata oggi a quella forma di preghiera che è la meditazione. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ) Si tratta di una pratica conosciuta e non solo da parte dei cristiani, è un’attività diffusa infatti in molte altre religioni e anche tra chi non ha una fede. Tutti infatti, afferma il Papa, cerchiamo di ritrovare noi stessi e la pace interiore. E osserva: Sopratt

CAINO, TI SEI ACCANITO ANCORA CONTRO TUO FRATELLO

“Accogliere, proteggere, promuovere ed integrare”, sono i verbi d’azione che ci suggerisce Papa Francesco nella sua ultima Enciclica “Fratelli Tutti”, ma li abbiamo, ancora una volta, annegati in mare, nel mare Nostrum che ora forse può vantare sì di essere patria: la patria della vergogna. Caro Ulisse, il mio cuore trova il coraggio di liberare i pensieri ora e solo ora, dopo aver esperito momenti di grande dolore nel vedere, nei giorni scorsi, le immagini di corpi morti galleggiare al largo del Mediterraneo, dove 130 tra uomini e donne e bambini hanno trovato la morte nel viaggio speranzoso verso una nuova Itaca. Voglio chiamarvi Ulisse, come l’eroe omerico del nostos, colui che brama il ritorno nella sua patria e che sfida la sorte e la morte per riposare gli occhi su ciò che ha sempre amato. Ulisse, come colui che ha in sé la vocazione al ritorno ma anche alla nostalgia che è Nòstos (appunto ritorno) e Álgos, cioè sofferenza e che quindi si veste di quella tristezza dettata dall’im

A sette anni dalla canonizzazione di Giovanni Paolo II il postulatore parla del suo lavoro

  Sławomir Oder ricorda la santità dei genitori e del fratello di Karol Wojtyła La missione affidatami, con l'aiuto di Dio, è stata portata a termine – così afferma don Sławomir Oder, postulatore dei processi di beatificazione e canonizzazione del Papa polacco, 7 anni dopo la canonizzazione di Giovanni Paolo II. Il sacerdote considera compimento dei suoi quasi 9 anni di missione spirituale l'elevare agli onori degli altari i genitori di Karol Wojtyła. Il 27 aprile 2014 è passato alla storia della Chiesa cattolica. Papa Francesco ha proclamato santi due dei suoi predecessori: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Per Don Sławomir Oder è stato un momento speciale, sia dal punto di vista personale che ecclesiale. "All'inizio di questo processo, il Santo Padre Benedetto XVI mi aveva dato una chiara indicazione: per favore, lavori velocemente, ma lavori bene. Quel giorno avevo la consapevolezza di non aver deluso le aspettative espresse in queste parole dal Santo Padre"

7 anni fa la canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII

Quella storica giornata scandita da quattro Pontefici - due Papi santi e due Papi concelebranti - è anche per il mondo di oggi, ferito dalla pandemia, una indelebile pagina di fede e di speranza. Sono le ore 10.14 del 27 aprile 2014. È la seconda domenica di Pasqua, il giorno della festa della Divina Misericordia. In queste coordinate è racchiusa una densa pagina della storia della Chiesa: è il frangente in cui Papa Francesco proclama santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, davanti ad una moltitudine di fedeli, almeno 800 mila. Ma la “platea” è ancor più ampia. Più di due miliardi di persone sono infatti collegate attraverso i mezzi di comunicazione: le immagini del cuore di Roma, colmo di pellegrini, si alternano con primi piani sugli arazzi con le effigi dei nuovi santi, sul volto di Papa Francesco e su quello di uno degli oltre 800 concelebranti, il Papa emerito Benedetto XVI. È una festa della fede con un fiume umano che si snoda tra Piazza San Pietro, via della Conciliazione e z

Il 12 settembre la beatificazione del cardinale Wyszyński

Prevista per il 7 giugno 2020 e poi rimandata a causa della pandemia, oggi l’annuncio della nuova data della celebrazione che si terrà a Varsavia, la città nella quale fu arcivescovo “Pastore buono”, “la chiave di volta della Chiesa di Varsavia e la chiave di volta di tutta la Chiesa di Polonia”. Sono le parole che il cuore di Giovanni Paolo II dettò nel momento in cui il cardinale Stefan Wyszynski morì, il 28 maggio 1981. Solo 15 giorni prima Papa Wojtyla era stato gravemente ferito a San Pietro. Tra loro un rapporto di affetto, stima, amore per la Chiesa e per Maria, due vite intrecciate anche nel profumo di santità. Il 12 settembre, il cardinale Wyszynski sarà beatificato a Varsavia, come annunciato oggi dal cardinale Kazimierz Nycz, arcivescovo della città, insieme alla suora Roza Maria Czacka, cieca in seguito ad un incidente e che proprio ai non vedenti dedicò la sua vita. Morì il 15 maggio 1961. Al fianco del suo popolo Primate della Polonia dal 1948 fino alla morte, da sempre

Così la fede di Wojtyla vinse i proiettili di Agca

In "Il Papa doveva morire" Antonio Preziosi ricostruisce l'agguato al pontefice nei dettagli Tredici maggio del 1981, mercoledì pomeriggio. Sono le 17 e 30 circa, una ambulanza con la sirena rotta cerca a fatica di farsi strada nel traffico caotico di Roma. L'autista suona il clacson. Accanto a lui un infermiere si sbraccia a più non posso. Alla fine riesce a farsi largo tra le auto, verso il policlinico Gemelli. Nessuno dall'esterno potrebbe immaginare che sdraiato sulla barella all'interno c'è un uomo vestito di bianco ma macchiato di sangue: è Giovanni Paolo II. Pochi minuti prima, alle 17 e 17, mentre attraversava piazza San Pietro sulla «Papa mobile» è stato bersagliato dai proiettili di Mehmet Ali Agca, che ha aperto il fuoco contro di lui con una Browning Hp calibro 9 Parabellum, arma famosa per affidabilità e letalità. È proprio mentre viaggia su quell'ambulanza che la vita del pontefice appare legata al filo più sottile. Ma, alla fine, gli sfo

Il Papa ai nuovi presbiteri: siate pastori, non imprenditori

Nella 58. ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, Francesco presiede nella Basilica Vaticana la Messa per l'ordinazione sacerdotale di nove diaconi. Raccomanda ai nuovi preti di vivere lo stile di vicinanza, compassione e tenerezza di Dio, ricordando che il sacerdozio “non è una carriera ma un servizio” Presso l’Altare centrale, quello della Confessione, nella Basilica vaticana, Papa Francesco ha conferito il ministero sacerdotale a nove diaconi, alla presenza di alcune centinaia di fedeli, tutti con le mascherine, compresi i nuovi ordinandi. A concelebrare il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale per la Diocesi di Roma, monsignor Gianpiero Palmieri, vicegerente di Roma, alcuni cardinali, i vescovi ausiliari, i superiori dei Seminari interessati e i parroci degli ordinandi. Il sacerdozio non è una carriera, è un servizio Il Papa, in un’ omelia ampiamente pronunciata a braccio integrando quella rituale prevista per questa circostanza, ha invitato i nuovi preti a

Il Papa: Gesù Buon Pastore ama tutti, anche chi frequenta poco le nostre comunità

Prima della preghiera del Regina Caeli, Francesco commenta il Vangelo della domenica detta del Buon Pastore e sottolinea che Gesù difende, conosce e ama tutte le sue pecore, anche chi frequenta poco o mai le chiese. "Ma non per questo non sono figli di Dio, che il Padre affida a Cristo" Gesù, pastore vero, ci difende, come sue pecore, “con la luce della sua parola e la forza della sua presenza”, ci conosce “uno ad uno” ed è “sempre pronto a prendersi cura di noi”, per sanare “le piaghe dei nostri errori” con la sua misericordia. Infine ci ama, ma ama tutti, anche chi non frequenta mai “le nostre comunità”. Così Papa Francesco, prima della recita del Regina Caeli, dalla finestra del suo studio nel Palazzo apostolico, parla di Gesù nella domenica detta del Buon Pastore, la quarta di Pasqua. Un vero pastore, che “difende, conosce e ama le sue pecore”. Gesù ci difende con la sua Parola e i Sacramenti Al mercenario invece, ricorda commentando le parole di Cristo nel Vangelo di Gi

Il Papa festeggia l'onomastico con poveri e senzatetto in fila per il vaccino

Francesco a sorpresa nell'atrio e nell'aula Paolo VI per salutare le circa 600 persone in condizioni di necessità che oggi hanno ricevuto la seconda dose. Canti di auguri e il regalo di un uovo di cioccolata. Il presidente Mattarella in un telegramma: “La figura di Dante aiuti ad avanzare nel pellegrinaggio della vita” Oggi è la sua festa, ma il regalo ha voluto farlo a 600 poveri riuniti nell’atrio dell’Aula Paolo VI in attesa di ricevere il vaccino. Nel giorno del suo onomastico, la memoria di San Giorgio, Papa Francesco – al secolo Jorge Mario Bergoglio – si è recato nel grande spazio nel cuore della Città del Vaticano, divenuto da gennaio piccolo ambulatorio, per far visita ai poveri e senzatetto accolti e assistiti da alcune associazioni romane e dalle Missionarie della Carità. Circa 600 poveri ricevono oggi la seconda dose Come lo scorso 2 aprile, il Papa è giunto a sorpresa a metà mattinata, intorno alle 10.30, e ha salutato i presenti lungo il percorso preparato nell’Au

Cicli di Incontri in Diretta... “Patris corde – Con cuore di Padre” -Video-

Con la Lettera apostolica “Patris corde – Con cuore di Padre”, papa Francesco ha voluto ricordare il 150.mo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale e ha indetto uno speciale “anno di San Giuseppe”. Il personaggio di Giuseppe, padre affidatario di Gesù, si presta ad accompagnare ognuno di noi in questo cammino, che vede uomini e donne a cavallo di due millenni, come Giuseppe. Giuseppe che trasforma una nobiltà di stirpe in nobiltà di spirito. La diligenza del buon padre di famiglia è un canone di lealtà, impegno, rigore, onestà" per coloro che sono chiamati ad impegni di bene comune. Per l’occasione sono intervenuti: Rosalba Manes Docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Gregoriana Don Gaetano Luca Arciprete Parrocchia Santa Maria Assunta Polignano a Mare. Mimmo Muolo giornalista Vaticanista di Avvenire Ha dialogato con gli ospiti il Prof. Flavio Oliva

Francesco: la preghiera vocale ci porta per mano a Dio

Nella catechesi dell’udienza generale il Papa riflette sul valore dell'orazione spontanea pronunciata a fior di labbra e ricorda che “le parole che pronunciamo" sono le sole che indirizzano a Dio “le domande che vuole ascoltare”. E’ la preghiera dei semplici, il Padre Nostro che ci ha insegnato Gesù “Non cadiamo nella superbia di disprezzare la preghiera vocale”, perché “le parole che pronunciamo ci prendono per mano”, “destano anche il più assonnato dei cuori” e sono le sole che, in maniera sicura “indirizzano a Dio le domande che Lui vuol ascoltare”. Così Papa Francesco nella catechesi dell’udienza generale di questa mattina, tenuta ancora nella biblioteca del Palazzo Apostolico, senza presenza di pubblico, per le misure di contenimento della pandemia di Covid-19. Le parole per esprimere il dolore, chiuso in noi Proseguendo la serie di meditazioni sulla preghiera, il Papa spiega che se la preghiera del cuore “in certi momenti latita”, quella delle labbra, “che si bisbiglia