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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Francesco: con Gesù, ogni fallimento è un passo in avanti

Nel Regina Coeli della terza domenica di Pasqua, il Papa commenta il brano evangelico dell'incontro del Risorto con i discepoli di Emmaus. Sottolinea l'importanza di rileggere alla sera la nostra vita insieme a Gesù, attraverso un esame di coscienza quotidiano aprendo il cuore senza difese, così che anche ciò che sembra faticoso e fallimentare può apparire sotto un’altra luce Nella catechesi del Regina Coeli in piazza San Pietro, Papa Francesco approndisce il brano dell'incontro tra i discepoli, tristi e rassegnati per la morte del Maestro, e Gesù, che si affianca a loro senza che essi lo riconoscono. Li invita, come raccontano le Scritture, a ripercorrere le loro vicende e così li aiuta a rileggere i fatti in modo diverso, alla luce della Parola di Dio. Su questo si sofferma il Pontefice. ( ascolta il servizio con la voce del Papa ) L'importanza di rileggere la nostra vita con Gesù Di fronte a ciò che ci accade ogni giorno, dice il Papa, agli smarrimenti e alle solitu

Giornata della terra: #EarthDay #22aprile23

La #GiornataMondialedellaTerra (Earth Day) è la più grande manifestazione ambientale dedicata al Pianeta e si celebra ogni anno da 53 anni. Nata nel 1970 per sensibilizzare il mondo all'importanza della conservazione delle risorse naturali della Terra, negli ultimi anni è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti. Oggi la Giornata Mondiale della Terra è diventato il più potente strumento di richiamo alla tutela del Pianeta in tutte le culture e per tutte le generazioni. Come previsto dalle Nazioni Unite, l’Earth Day si celebra annualmente un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. Il tema della Giornata Mondiale della Terra 2023 è infatti Invest in our Planet (Investire nel nostro Pianeta), ovvero investire in un’economia “verde”, rispettosa dell’ambiente e delle sue risorse, sempre più lontana dall’economia “sporca” dei combustibili fossili e dalle vecchie tecnologie basate sullo sfruttamento indiscriminato dell

Earth Day: la più grande manifestazione ambientale del pianeta

Torna sabato 22 aprile l’Earth Day, la Giornata della Terra: la più grande manifestazione ambientale in tutto il pianeta, che oggi coinvolge 193 Paesi e mobilita oltre un miliardo di persone ogni anno in tutto il mondo. È una giornata in cui persone, comunità e istituzioni in tutto il mondo organizzano azioni concrete per prendersi cura della nostra casa comune. Cos’è la Giornata Mondiale della Terra? La Giornata mondiale della Terra è nata per sensibilizzare le persone sulla necessità di agire in modo coerente per un’effettiva salvaguardia ambientale, attraverso la sostenibilità ambientale, la salvaguardia e la cura del nostro pianeta, il rallentamento del cambiamento climatico, l’uso consapevole delle risorse e l’utilizzo di energie rinnovabili. Tutto ciò contribuisce ad aumentare la consapevolezza sul ruolo di ciascuno nel prendersi cura dell’ambiente e della natura. Perché il 22 aprile si festeggia la Giornata della Terra? Il 22 aprile 1970, un anno dopo l’incidente in una piattafo

Il Cardinale Zuppi: "Don Tonino Bello era libero come chi è pieno di Cristo"

Con una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Molfetta ieri è stato ricordato il 30/mo anniversario della morte del Venerabile Antonio Bello, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi Con una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Molfetta ieri è stato ricordato il 30/mo anniversario della morte del Venerabile Antonio Bello, Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. A presiedere la Messa il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. “Don Tonino - ha detto il porporato nell'omelia - tu non avevi paura di essere strumentalizzato perché eri libero come chi è pieno di Cristo, tanto che chi provava a farlo finiva per seguirti. Caro Tonino, qualche volta la tua voce l’abbiamo accolta con fastidio o sufficienza, con paternalistica commiserazione come se fossero tue intemperanze, esagerazioni utili per qualche azione dimostrativa ma non scelte che coinvolgevano la Ch

“Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa…”: le parole che accendono la vita

Tutti abbiamo parole che battono furiosamente alla porta dell’anima. Per me una di queste è: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa…”. Era il 22 ottobre del 1978, io avevo solo quattro anni. Quelle parole hanno ancora adesso la capacità di far vibrare le corde più intime del mio cuore. Hanno una forza inimmaginabile, la capacità di farmi rinascere da ogni fallimento. Giovanni Paolo II è stato il mio Papa. Il Papa che ha acceso di ideali la mia gioventù, ha accompagnato gli anni della mia formazione personale e affettiva. Più volte durante le settimane estive di spiritualità al Centro Nazareth a Roma lo abbiamo incontrato, ho potuto stringergli la mano, ricevere l’eucaristia, ascoltarlo dal vivo. È lui che mi ha insegnato a non vivere con mediocri

Buon Compleanno Associazione 21aprile2007- 21Aprile2023 Sedicianni di noi di voi

Gli anni passano ma noi siamo sempre qui in nome di San Giovanni Paolo II, un ringraziamento a tutti coloro che durante questi anni hanno permesso che tutto questo potesse realizzarsi, sono proprio tanti, quelli che si sono manifestati e quelli che hanno reso umilmente la propria collaborazione, non facciamo nomi, perché sappiamo che chiunque si sia attivato o reso disponibile in questo lungo cammino l’ha fatto con il cuore.Siete stati il vero motore che ha reso possibile tutto quello che è stato organizzato in questo cammino. Questi 16 anni non sono per noi un arrivo ma un trampolino di lancio per il futuro che sicuramente ci riserverà e, soprattutto, vi riserverà grandi sorprese e innumerevoli emozioni. Grazie #karol

Azione politica e servizio al bene comune

Papa Francesco consegnerà il Premio internazionale Paolo VI  al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella È stato conferito al presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella il Premio internazionale Paolo vi, dedicato all’«eredità storica» e all’«attualità» del rapporto tra Papa Montini e l’Italia. E sarà Papa Francesco a consegnarglielo personalmente il prossimo 29 maggio — giorno dedicato alla memoria liturgica del santo Pontefice e poco prima della ricorrenza del sessantesimo anniversario della sua elezione al pontificato (21 giugno 1963) — durante una cerimonia che si svolgerà nella Sala Clementina del Palazzo apostolico. Lo ha annunciato don Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo vi di Brescia, presentando stamane l’iniziativa nell’attuale sede della Sala stampa della Santa Sede, in via dell’Ospedale, a Roma. Profonda gratitudine a Papa Bergoglio, che, «come in passato hanno fatto i suoi immediati predecessori, ha accettato di consegnare personalmente

Wojtyla usciva la sera? Le illazioni di Pietro Orlandi, la risposta di Papa Francesco e di don Patriciello

Papa Francesco: “Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”. E don Patriciello scrive una lettera a Pietro Orlandi: “Se sai dove andasse Giovanni Paolo II la sera, dillo. Apertamente. Chiaramente. Coraggiosamente. Se non lo sai, non hai nessun diritto di insinuare dubbi”. “Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case”. Queste allusioni di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, su san Giovanni Paolo II, hanno generato sconcerto e clamore mediatico, data la visibilità che ha assunto, negli anni, la vicenda della giovane cittadina del Vaticano scomparsa nel 1983. La tragedia non ha ancora i contorni chiari e definiti, perciò ogni illazione non supportata da fatti e da prove – tanto più se su persone defunte, che non possono ribattere o spiegare – portano con sé di certo molta confus

Don Tonino BELLO: l'uomo, il sacerdote, il vescovo, il fratello, il padre...

Dal settimanale cattolico di Reggio Emilia. Tanto più se dà spazio al venerabile don Tonino Bello. il nostro collaboratore Renato Brucoli Ne ho “fotografato” la figura, intervistato da una brava giornalista: Fabiana Guerra

“Sognavo di diventare santo” Don Tonino Bello

È veramente una scoperta sempre nuova e continua la figura di don Tonino Bello, dichiarato venerabile da papa Francesco il 25 novembre 2021. Vogliamo ravvivare la sua memoria a 30 anni dalla nascita al cielo (20 aprile 1993-20 aprile 2023). In queste parole, rilasciate in un’intervista a vatican news, Trifone, il fratello di don Tonino, racchiude e condensa il suo personale ricordo. Un uomo di Dio, un uomo della gente «Sai che quando andavamo a trovarlo non era molto contento? Ma non perché non volesse vedere me e le mie figlie. Assolutamente… È perché diceva che in quel modo sottraeva tempo a gente che aveva bisogno di lui. Tonino era così: prima faceva poi predicava, non predicava e poi si dimenticava di quello che diceva. Era un amante della gente e dei poveri. L’altro giorno sono riuscito a trovare una registrazione che diceva: “Tutti noi da giovani abbiamo un desiderio, io sognavo quando ero piccolo di fare una bella carriera, cioè di diventare santo”. Io e mio fratello Marcello,

Elogio della ragione nel solco di Benedetto XVI

Se dovessi trovare una parola che sinteticamente definisce la sua identità, direi semplicemente: è stato un uomo di fede, un credente che ha vissuto ogni cosa a partire da Dio, nella luce di Dio e con il desiderio di condurre tutti a Dio. Parliamo di Benedetto XVI che, a buon diritto, possiamo definire uno dei più grandi protagonisti del Novecento. È nato il 16 aprile 1927, sabato santo. Il giorno in cui la liturgia tace e la preghiera diventa attesa della luce. La cornice ideale per un uomo che, malgrado le apparenze, ha scelto di vivere nell’ombra per dare a Dio tutta la gloria. Un uomo che non ha cercato di affermare sé stesso ma ha messo ogni sua competenza, e ogni fibra del suo essere, a disposizione del Vangelo. Parliamo di Benedetto XVI che, a buon diritto, possiamo definire uno dei più grandi protagonisti del Novecento. La sua umana grandezza è sotto gli occhi di tutti. È stato un pensatore raffinato e una guida spirituale, un Pastore che ha saputo guidare il popolo che Dio ha

Il Papa difende san Giovanni Paolo II “oggetto di illazioni offensive e infondate”

Dopo il Regina Caeli Francesco ha parlato del predecessore dicendosi “certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo” e rivolgendo “un pensiero grato” alla sua memoria Dopo la recita del Regina Caeli, Papa Francesco ha difeso il predecessore san Giovanni Paolo II, la cui figura negli ultimi giorni è stata al centro di accuse infamanti legate al caso Orlandi, mosse sulla base di anonimi “si dice”, senza testimonianze o indizi. Accuse che il Pontefice ha definito “illazioni offensive e infondate”. Ecco le parole di Francesco, che dopo aver salutato i gruppi della Divina Misericordia presenti in piazza San Pietro ha aggiunto: “Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di san Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”. La Cei: insieme con Francesco nella difesa di Giovanni Paolo II In un comunciato, la presidenza della Conferenza episcopale italiana si unisce alle parole di F

Il Papa, nelle piaghe di Gesù l’apertura a chi è ferito dalla vita

Nella Domenica della Divina Misericordia, Francesco al Regina Caeli esorta a guardare al coraggio di Tommaso che chiede un segno a Gesù; un segno che arriva in comunità, nella Chiesa, una casa - esorta il Papa – chiamata ad essere accogliente con tutti. Al termine un pensiero per il Sudan, per la Pasqua celebrata in Oriente e per la memoria di Giovanni Paolo II C’è una domanda che spiazza e che Francesco rivolge a tutti nella Domenica della Divina Misericordia, successiva alla Pasqua. Al Regina Caeli, in Piazza San Pietro, commentando il Vangelo del giorno che narra dell’apparizione di Gesù ai discepoli e in particolare a Tommaso “l’apostolo incredulo” che tocca le piaghe del Signore, il Papa chiede: “Noi dove cerchiamo il Risorto?”. La risposta non è "in qualche manifestazione religiosa spettacolare o eclatante" o "nelle nostre emozioni e sensazioni" ma è nella comunità, nella Chiesa con “tutti i suoi limiti e le sue cadute”, nel Corpo di Cristo dove si “trovano i

Il cardinale Dziwisz: accuse ignobili e farneticanti su San Giovanni Paolo II

L’arcivescovo emerito di Cracovia, per quarant’anni segretario di Wojtyla, interviene sulle recenti dichiarazioni di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela cittadina vaticana scomparsa nel 1983, circa presunti comportamenti inopportuni del Papa polacco. Il porporato auspica che l’“angosciante vicenda” si affranchi da “depistaggi, mitomanie e sciacallaggi” e che “l’Italia saprà con il suo sistema giuridico vigilare sul diritto alla buona fama di chi non c’è più” “Ignobili insinuazioni”, “accuse farneticanti”, “irrealistiche” e “risibili”. Il cardinale Stanislaw Dziwisz interviene in difesa di San Giovanni Paolo II, il Papa che ha servito per oltre quarant’anni come segretario particolare, dopo le dichiarazioni del fratello di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa nel 1983, su presunti comportamenti inopportuni da parte del Pontefice polacco. Sul caso irrisolto della giovane Emanuela, sparita a 15 anni dopo una lezione di musica nel pieno centro di Roma, è stato riaperto nel ge

Accuse assurde e infamanti

A proposito delle presunte rivelazioni su Papa Wojtyla e il caso Orlandi ANDREA TORNIELLI Pensate che cosa sarebbe accaduto se qualcuno fosse andato in televisione ad affermare, sulla base di un “sentito dire” proveniente da una fonte anonima e senza lo straccio di un riscontro o testimonianza anche soltanto di terza mano, che vostro padre o vostro nonno di notte usciva di casa e insieme a qualche “compagno di merende” andava in giro a molestare ragazze minorenni. E immaginate che cosa sarebbe successo se il vostro parente, ormai defunto, fosse universalmente conosciuto e da tutti stimato, a motivo di qualche importante ruolo ricoperto. Non avremmo forse letto commenti ed editoriali indignati per il modo inqualificabile con cui è stata lesa la buona fama di questo grande uomo, amato da tanti? È accaduto davvero, purtroppo, con san Giovanni Paolo II, Pontefice della Chiesa cattolica dal 16 ottobre 1978 al 2 aprile 2005. L’accusa è stata lanciata da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela,

Il Papa: il Vangelo si annuncia muovendosi, non con il copia-e-incolla dal computer

All'udienza generale del mercoledì dopo Pasqua, Francesco parla dello zelo evangelico che denota prontezza, preparazione, alacrità: non si può restare fermi chiusi in un ufficio, alla scrivania facendo polemiche come “leoni da tastiera” e surrogando la creatività dell’annuncio con idee prese qua e là. Occorre essere liberi da schemi, aperti alle sorprese di Dio La compagnia in papamobile di alcuni bambini, stavolta bambini sardi vestiti in abiti locali, si ripete anche oggi, primo mercoledì dopo Pasqua. Il Papa compie il suo abituale giro tra i settori di una Piazza San Pietro il cui sagrato è ancora adornato dai colori primaverili dei fiori olandesi giunti in Vaticano per l'addobbo delle celebrazioni pasquali. La lettura è tratta dalla Lettera di San Paolo agli Efesini. Nella catechesi , davanti a 35mila fedeli, Francesco si sofferma sul rischio - in cui cadde lo stesso apostolo Paolo - di intraprendere uno zelo orientato in una direzione sbagliata e mette in rilievo le caratt

Le intenzioni di preghiera del Papa (aprile 2023)

In questo video papa Francesco invita tutti a contribuire per far "crescere una cultura della pace". "Vivere, parlare e agire senza violenza non significa arrendersi, né perdere, né rinunciare a nulla. È aspirare a tutto. Come disse 60 anni fa San Giovanni XXIII nell'enciclica Pacem in terris, la guerra è una follia, è fuori dalla ragione. Ogni guerra, ogni scontro armato, finisce con l’essere sempre una sconfitta per tutti. Facciamo crescere una cultura della pace. Ricordiamoci che, anche nei casi di legittima difesa, l'obiettivo è la pace. E che una pace duratura può essere solo una pace senza armi. Facciamo della nonviolenza, sia nella vita quotidiana che nelle relazioni internazionali, una guida per il nostro agire. E preghiamo per una maggiore diffusione di una cultura della nonviolenza, che passa per un sempre minore ricorso alle armi, sia da parte degli Stati che dei cittadini".

Papa Francesco, questo ci insegnano le donne: Gesù si incontra testimoniandolo

"Quando noi annunciamo il Signore il Signore viene noi". Papa Francesco lo dice ai presenti alla recita del Regina Coeli di oggi lunedì dell' Angelo a mezzogiorno in Piazza San Pietro. Rileggendo il Vangelo dell' incontro di Gesù con le Donne. Loro sono le prime ad andare al sepolcro perché "non restano a casa paralizzate dalla tristezza e dalla paura" anche perché "quando si incontra Gesù, nessun ostacolo può trattenerci dall’annunciarlo. Se invece teniamo per noi la sua gioia, forse è perché non lo abbiamo ancora incontrato veramente". Infatti, dice il Papa "a volte pensiamo che il modo per stare vicini a Dio sia quello di tenerlo ben stretto a noi; perché poi, se ci esponiamo e ci mettiamo a parlarne, arrivano giudizi, critiche, magari non sappiamo rispondere a certe domande o provocazioni, e allora è meglio non parlarne. Invece il Signore viene mentre lo si annuncia. Questo ci insegnano le donne: Gesù si incontra testimoniandolo". Il