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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Intitolare una strada al militare Luca Sanna, l' Associazione Giovanni Paolo II non ha mai rinunciato al suo progetto

Il #18gennaiodel2011 un ragazzo di origini polignanesi, il caporal maggiore scelto Luca Sanna trentatré anni - perdeva tragicamente la vita in Afghanistan, vittima di una raffica ravvicinata sparata in modo vile da un infiltrato nell’esercito afghano. Domani 27 Aprile 2022, 11 anni dopo da quel vile attentato, alle ore 11.30 la nostra città renderà omaggio con una targa toponomastica. La prima richiesta fatta nel 2014. Per il silenzio dell'Amministrazione  l'Associazione Giovanni Paolo ll ha fatto una richiesta ogni anno. L'Associazione Giovanni Paolo II si è fatta promotrice durante questi anni presso l'Ente Comunale per intitolare una via o una piazza di Polignano a Luca Sanna, l'Alpino in servizio presso l'esercito italiano, deceduto barbaramente nella missione internazionale di pace a Bala-murghab, nella regione di Kabul, in Afghanistan, nell'attentato del 18 gennaio del 2011, ucciso da un infiltrato talebano arruolato nell'esercito afghano. La ric

Il Papa alla Veglia con i giovani: coraggio e avanti, senza perdere il "fiuto della Verità"!

Con Maria, adolescente come voi quando ha detto il suo sì a Dio, ripetete il vostro " Eccomi". Così il Papa parlando a braccio a centomila giovani presenti all’appuntamento voluto dalla Cei in Piazza San Pietro. Ha ascoltato le loro esperienze, con loro ha pregato affidando alla Vergine il futuro e li ha incoraggiati a non avere timore della vita, anzi a donarla illuminando le paure con l'aiuto di chi ci sta accanto Più di un’ora di dialogo e preghiere con il Pontefice, canti, esperienze e testimonianze di vita vissuta alla luce del Vangelo di Giovanni 21, 1-19, la splendida pagina della pesca miracolosa. Come i discepoli intorno a Gesù in quella notte sul lago di Tiberiade, così gli adolescenti sono intorno al Papa oggi per rinnovare il loro “sì” a Dio. Questo è stato #Seguimi , la Veglia che ha chiuso stasera, Lunedì dell’Angelo, il pellegrinaggio dei giovani dalle diocesi italiane in una Piazza San Pietro traboccante di entusiasmo come non succedeva da oltre due anni

Il Papa: con il Risorto per uscire dalle tombe delle nostre paure

Francesco al Regina Coeli nel Lunedì dell’Angelo esorta ad abbandonare i sepolcri delle falsità: Gesù risorto vuole farci testimoni della verità che rende liberi Il Risorto ci vuole fare uscire dai sepolcri delle doppiezze. Durante la recita del Regina Coeli di fronte a circa 25mila fedeli in un’assolata Piazza San Pietro, Papa Francesco mette in guardia dalla falsità, ostacolo che l’annuncio può incontrare. I soldati di guardia al sepolcro erano stati pagati con una buona somma di denaro per mentire e dire che il corpo di Gesù era stato rubato dai suoi discepoli (Ascolta il servizio con la voce del Papa). La tentazione del dio denaro La logica dell’occultamento, avverte il Santo Padre, si oppone all’annuncio della verità. "Davanti al Signore risorto, c’è il dio denaro, che sporca tutto, rovina tutto, chiude le porte alla salvezza. Nella vita quotidiana c'è la tentazione di adorare questo dio denaro": Giustamente noi ci scandalizziamo quando, attraverso l’informazione, sc

Il Papa all’Urbi et Orbi: basta guerre, lasciamoci vincere dalla pace di Cristo

Rivolgendosi al mondo intero nel tradizionale Messaggio di Pasqua, il Pontefice ricorda ancora la guerra in Ucraina, i Paesi martoriati da lunghi conflitti e violenze e provati da tensioni sociali e drammatiche crisi umanitarie e definisce la pace una “primaria responsabilità di tutti” “Lasciamo entrare la pace di Cristo nelle nostre vite, nelle nostre case, nei nostri Paesi!” invita Francesco nel suo Messaggio Urbi et Orbi di Pasqua . Dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, dalla quale si muove, alla brezza del vento, il drappo con lo stemma papale, il Pontefice si affaccia sulla piazza affollata da 100mila fedeli. È accompagnato dai cardinali Renato Raffaele Martino e Michael Czerny, inviato nelle scorse settimane due volte in Ucraina e nei Paesi confinanti che stanno accogliendo i profughi per mostrare la vicinanza della Chiesa al popolo ucraino, assai provato dall’aggressione militare russa. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ) Cristo è risorto Il Pontefice ripe

L’annuncio della Risurrezione nella Messa in piazza San Pietro

A due anni dall’inizio della pandemia, Francesco celebra davanti a 50mila fedeli, uniti nella gioia della Pasqua e nel messaggio di pace che porta Gesù risorto. Al termine della celebrazione il Papa a bordo della papamobile ha salutato i fedeli arrivando a percorrere anche via della Conciliazione Una piazza gremita, illuminata dal sole e accarezzata dal vento, una Chiesa che, unita, canta la gioia del Signore risorto. Inizia con il rito del "Resurrexit" la celebrazione della Messa di Pasqua sul sagrato di San Pietro, abbellito da 40mila fiori arrivati dall’Olanda. I diaconi aprono gli sportelli dell’icona del Santissimo Salvatore che il Papa incensa davanti a 50mila fedeli, tornati dopo due anni di pandemia a celebrare insieme la Risurrezione di Cristo. Il cuore esulta anche se regna la preoccupazione per la guerra che da oltre 50 giorni insanguina l’Ucraina. Da questa piazza, da questa unica voce, si leva una preghiera di pace. Chiunque crede in lui riceve il perdono La prim

Il Papa alla Veglia di Pasqua: con Gesù il Risorto, nessuna notte è infinita

"La Pasqua giunge con il dono di una speranza sorprendente": nella Notte Santa in cui risuona l'annuncio della Risurrezione di Gesù, Francesco invita ad alzare lo sguardo e a riprendere coraggio. Fare esperienza del Risorto e condividerla con gli altri è ciò a cui siamo chiamati, attraverso gesti di pace "specie in questo tempo segnato dagli orrori della guerra". E proprio ad una delegazione ucraina presente in Basilica il Papa assicura: preghiamo con voi e per voi La Veglia nella notte di Pasqua segna il passaggio dall’oscurità alla luce, dalla morte alla vita perché celebra Cristo Risorto, Cristo vivo che “ancora oggi passa, trasforma e libera”. L’invito che questa sera ci rivolge è a rotolare la pietra dal sepolcro per portare a tutti la gioia di Gesù. Anche nel buio della guerra in corso nel cuore dell'Europa l'annuncio della Risurrezione è fonte di speranza e balsamo in mezzo a tante sofferenze. Il passaggio dall'oscurità alla luce La Basilica v

Via Crucis, la supplica del Papa: “Disarma la mano del fratello contro il fratello”

Oltre diecimila persone insieme a Francesco per pregare nella suggestiva celebrazione del Venerdì Santo che torna al Colosseo, dopo due anni per la pausa del Covid. Nelle quattordici stazioni, i frammenti di vita quotidiana delle famiglie, la denuncia del "terrore" portato dalla guerra in Ucraina e la testimonianza di una coppia di migranti. Modificato il testo della XIII stazione: "Di fronte alla morte, il silenzio più eloquente delle parole" “Padre misericordioso, porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco. Disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia”. In un 2022 drammaticamente ferito da una guerra “crudele” e “sacrilega”, il percorso della Via Crucis che fa memoria del cammino di Cristo verso il Golgota si snoda nel crepuscolo dei Fori Imperiali, gremiti da diecimila fedeli e ravvivati dal baluginare dei flambeaux. Il buio cala presto sopra il Colosseo, dove dagli altopar

VIA CRUCIS 2022 - Famiglie unite in un abbraccio di pace tra Ucraina e Russia

  Oggi, come ogni anno, #PapaFrancesco condurrà la preghiera della #viacrucis , nel tradizionale Colosseo alle 21.00, dopo due anni di pandemia svolta in piazza San Pietro senza fedeli. Nell'Anno della Famiglia "Amoris laetitia", le meditazioni raccontano scene di vita quotidiana, ma anche la guerra in Ucraina e le difficoltà degli immigrati nei paesi ospitanti. Le meditazioni con libretto si possono leggere o scaricare integralmente qui Vatican va Segui anche la nostra pagina facebook  Associazione Giovanni Paolo II - Polignano a Mare-

Il Papa: il mondo ha scelto Caino, ma Dio non smette di salvarlo

Nell’intervista rilasciata da Francesco alla giornalista Lorena Bianchetti, in una puntata speciale del programma “A Sua immagine”, vengono affrontati vari temi: il dramma della guerra, non solo in Ucraina, il ruolo delle donne, la questione dei rifugiati, la pandemia, la mondanità nella Chiesa. Ma anche l’importanza del perdono e della speranza nel cammino cristiano. Il Papa rivolge poi i propri auguri per la Pasqua Il silenzio è il suono del Venerdì Santo, in particolare quando scocca un’ora precisa, le tre del pomeriggio, il momento in cui il Figlio di Dio grida il suo abbandono dal Padre e muore in croce. E il silenzio è anche la parola giusta per il momento del dolore umano, quella che fa spazio a chi è in lacrime. Le tre del pomeriggio è la bussola che orienta l’intervista intitolata “La speranza sotto assedio” , trasmessa su Rai 1 e rilasciata da Papa Francesco alla giornalista Lorena Bianchetti, conduttrice del programma “A Sua Immagine”. Quello sul silenzio è uno dei passaggi

Il Papa ai sacerdoti: fate spazio a Gesù per non essere pagani clericalizzati

Francesco ha presieduto nella Basilica vaticana la Messa crismale con cardinali, vescovi e sacerdoti della diocesi di Roma. Attenzione, ha detto, agli idoli che minano la vocazione: la mondanità spirituale, il pragmatismo dei numeri e il funzionalismo. Solo l'amore di Dio e per Dio salva dalla cultura del "maquillage" Fissare gli occhi su Gesù per ringraziare il Signore, riconoscere le nostre tentazioni e rigettare gli idoli. Essere poveri con Cristo perché Cristo ha scelto la povertà. È questa la strada che il Papa indica ai sacerdoti nell’omelia della Messa crismale. Nella Basilica vaticana con il Papa concelebrano, oltre a cardinali e vescovi, anche i sacerdoti della diocesi di Roma proprio a significare l’unità della Chiesa raccolta attorno al suo vescovo. Sono circa 2.500 i fedeli presenti con 1.500 sacerdoti. Una celebrazione, quella della Messa del Crisma, in cui i religiosi rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione e dove vengono consacrati gli