Passa ai contenuti principali

Il Papa: con il Risorto per uscire dalle tombe delle nostre paure

Francesco al Regina Coeli nel Lunedì dell’Angelo esorta ad abbandonare i sepolcri delle falsità: Gesù risorto vuole farci testimoni della verità che rende liberi



Il Risorto ci vuole fare uscire dai sepolcri delle doppiezze. Durante la recita del Regina Coeli di fronte a circa 25mila fedeli in un’assolata Piazza San Pietro, Papa Francesco mette in guardia dalla falsità, ostacolo che l’annuncio può incontrare. I soldati di guardia al sepolcro erano stati pagati con una buona somma di denaro per mentire e dire che il corpo di Gesù era stato rubato dai suoi discepoli (Ascolta il servizio con la voce del Papa).

La tentazione del dio denaro
La logica dell’occultamento, avverte il Santo Padre, si oppone all’annuncio della verità. "Davanti al Signore risorto, c’è il dio denaro, che sporca tutto, rovina tutto, chiude le porte alla salvezza. Nella vita quotidiana c'è la tentazione di adorare questo dio denaro":

Giustamente noi ci scandalizziamo quando, attraverso l’informazione, scopriamo menzogne e bugie nella vita delle persone e nella società. Ma diamo un nome anche alle falsità che abbiamo dentro! E mettiamo queste nostre opacità davanti alla luce di Gesù risorto. Egli vuole portare alla luce le cose nascoste, per farci testimoni trasparenti e luminosi della gioia del Vangelo, della verità che ci fa liberi.

Uscire dalla tomba della paura
Gesù ha vinto la morte. Alle donne che si erano recate al sepolcro dice “non temete”: egli – osserva il Papa – sa che le nostre paure nascono da quella grande paura che è la morte: paura di svanire, di perdere le persone care, di stare male, di non farcela più. “Non temere”: il Signore lo dice accanto al sepolcro da cui è uscito vittorioso per invitarci ad uscire dalle tombe delle nostre paure. Le nostre paure sono come le tombe, ci seppelliscono dentro:

Egli sa che il timore sta sempre accovacciato alla porta del nostro cuore e che abbiamo bisogno di sentirci ripetere non temere: al mattino di Pasqua come al mattino di ogni giorno. Fratello, sorella che credi in Cristo, non temere! “Io – ti dice Gesù – ho provato per te la morte, ho preso su di me il tuo male. Ora sono risorto per dirti: Sono qui, con te, per sempre. Non temere!”.

Andare ad annunciare
Gesù libera dalla paura che porta a chiuderci in noi stessi. Il Risorto fa uscire e ci manda ad annunciare agli altri. “Quelle donne – osserva Francesco – non erano le più adatte e preparate per annunciare il Risorto, ma al Signore non importa. A lui importa che si esca e si annunci. Perché la gioia pasquale non è da tenere per sé”:

La gioia di Cristo si rafforza donandola, si moltiplica condividendola. Se ci apriamo e portiamo il Vangelo, il nostro cuore si dilata e supera la paura.

Dopo la preghiera del Regina Coeli, il Papa ha nuovamente augurato a tutti l’augurio della buona Pasqua invitando a “sottolineare sempre la parola riconciliazione”, al di là delle liti e delle guerre. Poi ancora l’appello a convertire i cuori ai disegni di pace e di giustizia di Dio. Infine ha ricordato l’appuntamento per l’incontro con i giovani, questo pomeriggio in piazza San Pietro, organizzato dalla CEI e ha ringraziato per le preghiere che i fedeli hanno voluto affidare al Signore in questi giorni.

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

FONTE: VATICAN NEWS

Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….