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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Gli adolescenti con Papa Francesco: al via i preparativi

Appuntamento a S. Pietro il Lunedì dell’Angelo. Pubblicato il logo Fervono i preparativi per il Pellegrinaggio degli adolescenti a Roma e il loro incontro con Papa Francesco, in programma il prossimo 18 aprile, Lunedì dell’Angelo. È stata scelta simbolicamente la data odierna, infatti, festa di San Giovanni Bosco, patrono dei giovani, per pubblicare online le prime indicazioni relative all’appuntamento promosso dalla Chiesa che è in Italia. L’incontro avrà il suo momento clou nel dialogo tra gli adolescenti e il Santo Padre. Seguirà una Veglia di preghiera con l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. Segni di speranza per i giovani “Dopo questi mesi di vita incerta, sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito. Abbiamo bisogno di segni di speranza”, afferma il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città d

Francesco: Dio non si trova nei miracoli, ma nella realtà di ogni giorno

  Disponibilità e apertura della mente e del cuore: questi i due ingredienti attraverso cui passa la fede. Lo afferma Papa Francesco, all'Angelus, commentando il brano del Vangelo di Luca che racconta la prima predicazione di Gesù a Nazaret. I suoi compaesani accolgono Gesù con ostilità, credono di conoscerlo bene, è il figlio del falegname. Il Signore si presenta come non ce l'aspetteremmo, afferma il Papa, e ci chiede di accettare le sue vie “Nessun profeta è bene accetto nella sua patria”: una frase che ancora oggi si sente ripetere spesso, pronunciata da Gesù a Nazaret. Il brano di oggi, tratto dal Vangelo di Luca, presenta Gesù nella sinagoga del suo luogo di nascita, dove tutti sapevano che era figlio di Giuseppe, il falegname. Dai suoi compaesani, meravigliati di sentirlo parlare e increduli, Gesù non viene capito, anzi, osteggiato: da lui, dice Francesco, volevano miracoli , segni prodigiosi”, ma lui non ne fa. L’insuccesso della prima sua predicazione, osserva il Papa,

Francesco alle famiglie: Dio dà sempre luce per affrontare un dolore nel rapporto con i figli

All'udienza generale il Papa sviluppa la sua catechesi attorno alla costanza di San Giuseppe nell’ascoltare Dio e invita i genitori a fare altrettanto, in modo particolare quando insorgono problematiche con la propria prole: "Il Signore non permette mai un problema senza darci anche l’aiuto necessario per affrontarlo” I quattro sogni di Giuseppe rivelano che Dio parla nell’interiorità di ogni uomo, che la preghiera offre sempre delle soluzioni al credente. Lo evidenzia il Papa che, all’udienza generale, richiamando l’esempio del padre putativo di Gesù, ricorda i tanti genitori di oggi di fronte alle difficoltà e ai problemi dei loro figli, esortandoli a chiedere aiuto proprio a colui che affidandosi a Dio, seppe superare varie avversità. Nella sua nona catechesi dedicata alla figura di San Giuseppe, presentato questa volta come uomo che “sogna”, Francesco spiega che se nella Bibbia e nelle culture antiche “i sogni erano considerati un mezzo attraverso cui Dio si rivelava”, c’è

Il Papa: non origliare né spiare, ma ascoltare. Questa è buona comunicazione

Messaggio di Francesco per la 56.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali: “Tanta sfiducia verso l’informazione ufficiale ha causato anche una ‘infodemia’, dentro la quale si fatica a rendere credibile e trasparente il mondo dell’informazione”. L’appello per i migranti: “Vincere i pregiudizi ascoltando le loro storie, davanti non abbiamo numeri o pericolosi invasori” Podcast, chat audio, social, reportage. Lo sguardo di Francesco nel Messaggio per la 56.ma Giornata delle Comunicazioni sociali è alle nuove forme dell’informazione attuale, ma l’invito a giornalisti e comunicatori è ad andare in profondità e cogliere l’essenza di ciò che si racconta, si pubblica, si registra. Azione possibile solo attraverso l’“ascolto”, che non significa “origliare o spiare” o tantomeno “parlarsi addosso” come spesso accade nel dibattito pubblico, ma “l’ascolto di sé, delle proprie esigenze più vere, quelle inscritte nell’intimo di ogni persona”. Un modo anche per superare ostacoli e pregiudizi,

La Domenica della Parola di Dio

Con la Lettera Apostolica in forma di Motu proprio “Aperuit illis” del 30 settembre 2019, Papa Francesco ha istituito la Domenica della Parola di Dio, fissandola per la terza domenica del tempo ordinario. Viene celebrata il giorno 23 gennaio 2022 la III Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco il 30 settembre 2019. Il Papa presiederà, alle ore 9:30, la celebrazione della Santa Eucarestia nella Basilica di San Pietro. In rispetto delle norme sanitarie vigenti il numero dei partecipanti alla Santa Messa sarà limitato a duemila persone. Con lo scopo di ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione, il Santo Padre regalerà ai presenti un volume contenente un commento dei Padri della Chiesa sui capitoli 4 e 5 del Vangelo di Luca, edito dalle Edizioni San Paolo. Durante la celebrazione si susseguiranno alcuni momenti molto significativi. Per la prima

Perché Giovanni Paolo II ha proclamato Tommaso Moro patrono dei politici?

  Il Papa santo voleva dare a tutti i politici un forte esempio su come governare giustamente sulla base dei princìpi cattolici Il Papa compie raramente un annuncio speciale dichiarando un santo patrono di un settore particolare. In genere i santi diventano patroni nel corso del tempo e grazie al loro potere di intercessione, non per un decreto papale. San Giovanni Paolo II ha tuttavia fatto un’eccezione per Tommaso Moro, desiderando che fosse noto per la sua vita politica. Nel 2000, il Pontefice ha scritto una speciale lettera apostolica proclamando “San Tommaso Moro patrono dei governanti e dei politici”. Nel testo, offriva varie ragioni per le quali credeva che Moro meritasse questo titolo speciale: “Molte sono le ragioni a favore della proclamazione di san Tommaso Moro a Patrono dei Governanti e dei Politici. Tra queste, il bisogno che il mondo politico e amministrativo avverte di modelli credibili, che mostrino la via della verità in un momento storico in cui si moltiplicano ardu

Il Papa: la rivoluzione della tenerezza, modo inaspettato di fare giustizia

  All’udienza generale Francesco prosegue le catechesi sulla figura di San Giuseppe e mette in risalto la vicinanza di Dio che ama sempre e "non si spaventa" per i peccati dell'uomo, come nella parabola del Padre misericordioso. Il pensiero alle persone in carcere: è giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore, ma è altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi dal proprio errore Sperimentare la tenerezza significa “sentirsi amati e accolti proprio nella nostra povertà e nella nostra miseria”. Vuol dire “essere trasformati dall’amore di Dio”. È questo il fulcro della catechesi del Papa incentrata, come nell’udienza generale della scorsa settimana, sulla figura di San Giuseppe. Ricordando la lettera apostolica Patris corde , in occasione del 150.mo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, e la parabola del Padre misericordioso, raccontata dall’evangelista Luca, Francesco sottolinea che la tenerezza “non
«In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo» è il tema della prossima Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, che si svolgerà dal 18 al 25 gennaio. Nello scegliere il tema della Settimana, la Commissione Internazionale del Pontificio Consiglio dell'Unità dei Cristiani ha preso spunto dal Vangelo di Matteo (2, 1-12). Ad occuparsi della preparazione del materiale per questo importante appuntamento ecumenico, è stato quest’anno il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente. La stella, segno inequivocabile del Natale, diviene immagine della vocazione cristiana e della comunione determinata dall’avvicinarsi a Cristo. Leggiamo nel sussidio per la Settimana di preghiera: «I Magi ci rivelano l’unità di tutti i popoli voluta da Dio. Viaggiano da paesi lontani e rappresentano culture diverse, eppure sono tutti spinti dal desiderio di vedere e di conoscere il Re appena nato; essi si radunano insieme nella grotta di Betlemme, per onorarlo e offr

Decreto sulle virtù del Venerabile don Tonino Bello

Il testo del decreto delle Virtù di don Tonino Bello, letto nella Cattedrale di Molfetta durante la celebrazione presieduta dal cardinale Marcello Semeraro. CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI MOLFETTA-RUVO-GIOVINAZZO-TERLIZZI BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE del SERVO DI DIO ANTONIO BELLO VESCOVO DI MOLFETTA-RUVO-GIOVINAZZO-TERLIZZI (1935-1993) DECRETO SULLE VIRTÙ * Traduzione ufficiosa in italiano * “Se santo è colui che risponde alla chiamata, ne deriva che la tenuta cristiana di una persona o di una comunità, va giudicata in rapporto alla santità, non in rapporto a parametri appariscenti di suc-cesso, o di organizzazione, o di efficienza, o di consenso” (A. BELLO, Programma pastorale 1989-90, 7). L’universale chiamata alla santità, così come ha insegnato il Concilio Ecumenico Vaticano II, è l’itinerario lungo cui il Servo di Dio Antonio Bello ha indirizzato i fedeli della Chiesa affidata alla cura del suo ministero episcopale. Del resto, il proposito della santità orientò costanteme

Intenzione di preghiera gennaio 2022 - Per educare alla fratellanza -

Preghiamo perché tutte le persone che subiscono discriminazioni e persecuzioni religiose trovino nelle società in cui vivono il riconoscimento dei propri diritti e della dignità che nasce dall’essere fratelli. Come può essere che attualmente molte minoranze religiose subiscano discriminazioni o persecuzioni? Come permettiamo, in questa società tanto civilizzata, che ci siano persone che vengono perseguitate semplicemente perché professano pubblicamente la propria fede? Non è soltanto inaccettabile: è disumano, è una follia. La libertà religiosa non si limita alla libertà di culto, ovvero al fatto che si possa avere un culto nel giorno prescritto dai propri libri sacri, ma ci fa valorizzare l’altro nella sua differenza e riconoscere in lui un vero fratello. Come esseri umani, abbiamo tante cose in comune da poter convivere, accogliendo le differenze con la gioia di essere fratelli. E una piccola differenza, o una differenza sostanziale com’è quella religiosa, non offuschi la grande unit

Partorisce mentre è in coma e si risveglia dopo che le appare S. G. Paolo II

  Incinta di 32 settimane finisce in coma a causa di un’emorragia cerebrale. Partorisce e si risveglia – senza riportare alcun danno neurologico – dopo aver sognato Papa Wojtyla. “Era seduto sul mio letto e mi chiamava. (…) Lui mi ha sorriso e mi ha rassicurato”. Catania, 16 marzo 2013: alla 32esima settimana di gestazione nasce Rebecca Maria. Apparentemente una notizia come un’altra, uno dei tanti parti prematuri che vanno a buon fine grazie ai progressi della scienza e all’impegno dei medici. In coma a causa di un’emorragia cerebrale Invece la storia di questa nascita, riportata sulla rivista Miracoli , ci racconta molto altro. La signora Ivana Greco, all’epoca 33enne, già madre di Giuditta, sta portando avanti serenamente la sua seconda gravidanza quando viene colpita da un’emorragia cerebrale: al momento del ricovero nel Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Garibaldi è già in coma. Nasce Rebecca Maria Si pone con estrema urgenza un doppio problema: salvare la donna e far nascere q

Il Papa: la gioia offerta da Gesù non è mai annacquata, ma piena e disinteressata

Dio vuole per noi il meglio, ci vuole felici: così Francesco commenta all'Angelus il brano sulle nozze di Cana, precisando che il segno di cui si racconta "non è una guarigione straordinaria o un prodigio", ma un "gesto che viene incontro a un bisogno semplice e concreto di gente comune". L'invito del Pontefice è a riconoscere i segni di tenerezza nella nostra vita E' uno dei brani biblici più noti quello proposto dalla Liturgia di oggi sull’episodio delle nozze di Cana, in cui Gesù trasforma l’acqua in vino per la gioia degli sposi. "Questo fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui": così si conclude il racconto dell'evangelista Giovanni. E Francesco dedica proprio a questo segno l' Angelus domenicale . Ascolta il podcast con la voce del Papa La potenza del 'segno' Il Papa fa notare che l'evangelista "non parla di miracolo, cioè di un fatto potente e strao