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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

SACRA FAMIGLIA La piccola Chiesa domestica

La famiglia è il luogo dove si manifesta l'Amore di Dio Un bambino ci può porre una domanda intelligente e fondamentale: “Dov'è Dio?”. La risposta potrebbe essere: “Nel volto della mamma e del papà, della maestra, del sacerdote, del povero, delle persone che incontri..." Ma se questo 'volto' alle volte diventa sfigurato, cattivo, distruttivo, allora dov'è Dio? Quanta responsabilità c'è nell'essere educatori di vita e di fede. I poveri ci dicono che la casa è "dove stiamo bene". L'uomo di oggi ha un bisogno urgente di ritrovare le sue radici. La famiglia è la cellula della società, la piccola Chiesa, dove germogliano le varie vocazioni dei cristiani, dalla vita sacerdotale a quella del matrimonio.

Natale2018: Gli Auguri di Don Giancarlo alla comunità.

Chiusure e nazionalismi minano la pace

Dedicato alla buona politica il messaggio per la giornata mondiale 2019 Corruzione, xenofobia e razzismo sono la vergogna della vita pubblica È dedicato alla buona politica, come antidoto alle chiusure e ai nazionalismi che minano la pace, il messaggio del Papa per la giornata mondiale 2019, che si celebrerà il 1° gennaio prossimo. Presentato il 18 dicembre nella Sala stampa della Santa Sede, il messaggio parte dal presupposto che «la funzione e la responsabilità politica costituiscono una sfida permanente» per chi riceve «il mandato di servire il proprio paese, di proteggere quanti vi abitano e di lavorare per porre le condizioni di un avvenire degno e giusto». Infatti, spiega il Pontefice, «se attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità delle persone, la politica può diventare una forma eminente di carità». Di conseguenza, aggiunge Francesco, quando «la buona politica è al servizio della pace» essa «rispetta e promuove i diritti umani fon

IL SENSO DEL NATALE...

Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo come, secondo quanto afferma la Chiesa, è successo a Natale. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva. "Mi dispiace molto, disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa, però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me." Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte. Lui non volle accompagnarli. "Se venissi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa. Vi starò ad aspettare." Così la famiglia uscì mentre iniziava a nevicare. L’uomo si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte. "Se è Natale, pensò, meglio che sia bianco...".  Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. All’improvviso venne interrotto da un rumore seguito da un altro e poi da al

Buon compleanno, Santo Padre

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre di 82 anni fa Il 17 dicembre del 1936 nasceva a Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio. La sua era una famiglia di emigranti piemontesi: il padre Mario faceva il ragioniere nelle ferrovie, la madre Regina era casalinga e si occupava dei suoi cinque figli. La vocazione La chiamata al sacerdozio arriva a 16 anni e molti anni dopo, quando già siede sul soglio pontificio, la spiega in questo modo: "Un giorno ho sentito - ma di colpo - quando avevo sedici anni che il Signore voleva che io fossi prete. Eccomi! Sono prete. Questa è la risposta. Si sente nel cuore”. Il giovane Bergoglio entra in seminario e sceglie l'ingresso nella Compagnia di Gesù. In un'intervista a padre Spadaro sul "La Civiltà Cattolica", Papa Francesco spiegherà con queste parole la sua decisione: "Io volevo qualcosa di più ma non sapevo che cosa. Ero entrato in seminario. I domenicani mi piacevano e avevo amici domenicani

Le intenzioni di preghiera del Papa per dicembre 2018

Nelle intenzioni di preghiera di dicembre, papa Francesco ci invita a pregare perché le persone impegnate nel servizio della trasmissione della fede trovino un linguaggio adatto all’oggi. Le intenzioni del Papa Se si vuole condividere la fede con la parola, bisogna ascoltare molto. Imitiamo lo stile di Gesù, che si adattava alle persone che aveva davanti per avvicinarle all´amore di Dio. Preghiamo perché le persone impegnate nel servizio della trasmissione della fede trovino un linguaggio adatto all’oggi, nel dialogo con le culture, e con il cuore delle persone, e soprattutto ascoltando molto.

Gesù sfrattato

Non c'è anno, ormai, senza che l'ideologia colpisca i simboli cristiani del Natale Le lettere e i diari dei soldati impegnati sul fronte durante la Grande Guerra descrivono scene di cappellani occupati ad allestire presepi di fortuna in nicchie scavate nelle pareti della trincea. La vista della Natività confortava i militi nei rari momenti di pausa e ne facilitava il raccoglimento in preghiera, rimandando la mente alle feste natalizie passate in famiglia. A leggere le polemiche che puntualmente compaiono in questo periodo dell'anno, il secolo trascorso dalle scene descritte in quelle memorie di guerra si sente tutto. Il presepe nel mirino Da ormai un decennio a questa parte siamo, infatti, abituati a commentare episodi di censura contro i simboli cristiani del Natale. Anche quest'anno, ad esempio, il presepe è diventato il bersaglio prediletto di chi sembra voler combattere una battaglia ideologica sulla pelle della storia di una nazione. E' successo ad

Ringraziamenti Incontro Tematico "La Chiesa dei Santi Cosimo e Damiano"

Per il bene comune. #Grazieatutti . E’ stato un incontro ricco di curiosità e scoperte, quello di Giovedì 27 Novembre presso la Chiesa dei Santi Medici Cosimo e Damiano.  Tanti fedeli, ma anche tanti semplici cittadini, hanno ascoltato con attenzione e profondo interesse le parole di Don Vanni D’Onghia che ha voluto donare e condividere con tutti i presenti i suoi studi ed approfondimenti sulla Chiesa. Le associazioni promotrici, Pro Loco “F.F.Favale” e “Giovanni Paolo II”, ringraziano vivamente Don Vanni per questa sua meritoria opera di diffusione della storia dell’arte presente nelle nostre chiese cittadine.  Un grazie sincero va a Don Giancarlo e alla Confraternita che ci ha ospitati e permesso di vedere dal vivo, piccole, ma vere e proprie opere d’arte che raccontano della storia della nostra comunità. Grazie a tutti coloro che hanno riempito i banchi della Chiesa, perchè la loro presenza ci sprona ad andare avanti con queste iniziative alla scoperta del nostro p