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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Francesco ricorda Giovanni Paolo II: “Punto di riferimento per le famiglie in difficoltà”

Lettera del Papa al vescovo Marchetto in occasione di un convegno in Campidoglio intitolato al santo Pontefice polacco. ROMA. «Nel corso della sua esistenza Giovanni Paolo II ha incessantemente indicato alla Chiesa e alla società l'esigenza di tutelare e promuovere la famiglia, costituita da un uomo e una donna, quale cellula vitale dell'umanità. Come ebbe a dire nell'Esortazione apostolica Familiaris consortio: “L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia! È, dunque, indispensabile ed urgente che ogni uomo di buona volontà si impegni a salvare ed a promuovere i valori e le esigenze della famiglia” (n. 86)…».  Così Papa Francesco in un messaggio inviato al «caro fratello» Agostino Marchetto che nei giorni scorsi gli aveva preannunciato il convegno apertosi ieri pomeriggio in Campidoglio dal titolo “Giovanni Paolo II, il Papa della famiglia”. Un appuntamento presieduto dal cardinale Angelo Comastri , vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vati

Tutti i Santi e festa dei defunti: cosa celebriamo esattamente?

Sarebbe un peccato che un approccio superficiale tra scherzo e terrore   finisse per alterare le tradizioni secolari della nostra terra. Di Josep Àngel Saiz Meneses, vescovo  di Terrassa  (Spagna) Ci avviciniamo al mese di novembre. Un mese che iniziamo con il ricordo della morte e dei nostri defunti, anche se di fatto inizia non con la commemorazione dei fedeli defunti – il giorno 2 –, ma con la gioiosa celebrazione di tutti i santi, il giorno 1. Ciò significa che anteponiamo la vita alla morte; la vita in Dio, in cielo, di quanti si sono aperti, nella vita e nella morte, alla sua bontà e alla sua misericordia, nella fede, nella speranza e nell’amore. Le due celebrazioni ci pongono davanti al mistero della morte e ci invitano a rinnovare la nostra fede e la nostra speranza nella vita eterna. Nella festa di Tutti i Santi celebriamo i meriti di tutti i santi, il che significa soprattutto celebrare i doni di Dio, le meraviglie che Dio ha operato nella vita di qu

MA COSA C'ENTRIAMO NOI CON HALLOWEEN?

Negli ultimi anni si sta diffondendo in Italia l'assurda pretesa di festeggiare la festa di Halloween, scimmiottando in tutto e per tutto gli americani. Ma è una ricorrenza che non ha niente a che vedere con la nostra cultura e la nostra religione... «Treat or trick?», ovvero «Dolcetto o scherzetto?»... grandi consumatori di fiction americana abbiamo sempre guardato con curiosità e fascinazione un po' provinciale questa modo di festeggiare il 31 ottobre Halloween, la vigilia di Ognissanti (in inglese All Hallow’ Eve) tipica dei paesi anglosassoni. Gruppi di bambini riuniti a guardare film dell'orrore e poi travestiti in giro per le strade a bussare alle porte del vicinato a chiedere dolciumi e caramelle per evitare una simpatica rappresaglia: sono realtà che fanno parte del nostro immaginario riguardante gli Usa, un po' come il surf, l'hamburger, i grattacieli. Immagini che improvvisamente e subdolamente qualche anno fa hanno cominciato ad apparire anche in

CHI SARA' IL TUO COMPAGNO DI VIAGGIO??

CHI SARA' IL TUO COMPAGNO DI VIAGGIO?? Non Halloween!!! Un consiglio ai genitori, ai catechisti e agli educatori in genere, oltre che ai giovani, naturalmente:  non lasciamoci scippare le feste cristiane. Oltre tutto non conviene.Ai cattolici iscritti su Facebook si propone di modificare la propria immagine del profilo con l'immagine di un santo o una santa in occasione della Solennità di Tutti i santi e della Commemorazione dei fedeli defunti del 1 e 2 novembre. Chi desidera può divulgare l'iniziativa pubblicando l'evento sulla propria bacheca.

Come spiegare ai figli perché Halloween non è una semplice festa?

Di fronte al fenomeno Halloween che cosa si può, o meglio ancora, si deve fare? Cari genitori, riscoprite il senso della Solennità di Tutti i Santi e la risposta verrà da sé. Pochi giorni ancora ci separano dal 31 ottobre, ma è tutto pronto in giro. Denti affilati, schizzi di sangue, pezzi di braccia e gambe: quando Halloween si avvicina sembra di essere entrati in una galleria degli orrori.  Il disorientamento generale non mi spaventa, sono inquietata di più dalla confusione che regna all’interno della Chiesa, tra genitori cattolici. Quanti di voi la prossima settimana accompagneranno i bambini al catechismo e qualche ora dopo li travestiranno da demoni? Quanti hanno organizzato un sacchettino vuoto per raccogliere dolcetti come alternativa allo scherzetto? Di fronte al fenomeno Halloween che cosa si può, o meglio ancora, si deve fare come genitori? Come spiegare ai figli perché questa ricorrenza non è una cosa positiva, una semplice festa?

Il femminicidio in pellicola

Il film “Santa Subito”, premiato alla Festa del Cinema di Roma e ora nelle sale, racconta la vita di una ragazza uccisa a Bari negli anni '90. Per Santa Scorese, la cui tragica vicenda è raccontata nel film Santa subito è in corso un processo di beatificazione iniziato nel '98, sette anni dopo la sua morte, a 23 anni, nel cortile della sua casa di Palo del Colle, vicino Bari, per mano dell'uomo che la stalkerizzava da tre anni. “Mia sorella faceva parte del movimento dei Focolari e stava portando avanti il suo processo vocazionale”, spiega all'Agi la sorella maggiore Rosa Maria, che ha ispirato il docufilm in un evento pubblico cui era presente Piva e ha quindi partecipato alla sua fattura raccontando davanti alla telecamera insieme alla sua famiglia, la storia di Santa.

27 ottobre 1986 - 27 ottobre 2019: due date che cambiano la storia

Bergoglio ha chiuso il Sinodo sull'Amazzonia esattamente 33 anni dopo l'incontro interreligioso di Wojtyla ad Assisi. P er la prima volta nella storia, il 27 ottobre 1986, i leader delle grandi religioni mondiali si incontrarono per dialogare e pregare per la pace . Si aprì una nuova stagione di dialogo, che ha contribuito a superare incomprensioni, diffidenze e chiusure. "La pace è un cantiere aperto a tutti", disse Giovanni Paolo II in un mondo segnato dalle tensioni della guerra fredda. 33 anni dopo Francesco ha chiuso in Vaticano il Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia . Una coincidenza di date che ha scatenato dietrologie negli ambienti ultra-trazionalisti che accomunano Giovanni Paolo II e Jorge Mario Bergoglio nell’accusa di eresia, sincretismo religioso e negazione del Magistero tradizionale della Chiesa.

Il Papa esorta a pregare il Rosario per la missione della Chiesa e per la pace

Dopo l’Angelus, Papa Francesco ha rinnovato l’invito a pregare il "Rosario per la missione della Chiesa, in particolare per i missionari e le missionarie che incontrano maggiori difficoltà". Dal Pontefice anche l’esortazione “a pregare il Rosario per la pace”. Il mese di ottobre, dedicato alla Madonna del Rosario, quest’anno è anche un tempo speciale per risvegliare la consapevolezza della missio ad gentes. Ricorrono infatti 100 anni dalla Lettera Apostolica Maximum Illud promulgata da Papa Benedetto XV per dare nuovo slancio alla responsabilità missionaria di annunciare il Vangelo. Per celebrare questa ricorrenza, Francesco ha indetto il mese missionario straordinario ottobre 2019. Ricordando la densità ecclesiale di questo mese, il Papa ha rinnovato dopo l’Angelus l’invito a pregare il Rosario per la missione della Chiesa e per la pace:

Il Papa: i poveri derisi o messi a tacere perché scomodi, a volte anche in Chiesa

Francesco celebra a San Pietro la messa di chiusura del Sinodo e stigmatizza la «religione dell’io» di cui sono sudditi anche molti cattolici e che si traduce in disprezzo e sfruttamento dei più deboli: «Avviene in Amazzonia, terra dal volto sfregiato». Aveva aperto il Sinodo denunciando il «disprezzo» del mondo occidentale verso le popolazioni indigene. Francesco chiude oggi l’assise tornando a stigmatizzare l’atteggiamento di superiorità e distacco dell’uomo nei confronti di un altro uomo, dogma di quella «religione dell’io» praticata da molti cattolici abituali frequentatori delle Messe, che porta a ritenere gli altri, specie i più poveri, «arretrati e di poco valore». E che nell’applicazione pratica si traduce nello svilimento delle loro tradizioni, nella cancellazione delle loro storie, nell’occupazione dei territori e nell’usurpazione dei beni.  Esattamente il paradigma dei mali dell’Amazzonia, terra dal «volto sfregiato» da «modelli di sviluppi predatori», ma anche de

Fede e devozione nella giornata del 27 Ottobre in memoria di SAN GIOVANNI PAOLO II

Il desiderio dell'Associazione organizzatore della giornata è da sempre quello di vivere un momento di vera e fraterna unità, lasciando che lo Spirito Santo, per intercessione di San Giovanni Paolo II, ci mostri ancora una volta la bellezza di essere Chiesa. Anche quest’anno l’Associazione Giovanni Paolo II propone a tutti i fedeli della nostra comunità la santa messa nella memoria di S. Giovanni Paolo II. L’Appuntamento è per DOMENICA 27 OTTOBRE 2019, ORE 18.30 presso la Parrocchia dei Santi Medici Cosimo e Damiano di Polignano a Mare(BA) La Santa Messa sarà animata dalla Schola Cantorum "Un Cor Solo" Sarà inoltre presente una reliquia di S. Giovanni Paolo II “EX SANGUINE”(del suo sangue) che verrà esposta per l’occasione, donata da Sua Eminenza Stanislaus Card. Dziwisz(segretario di San Giovanni Paolo II) Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia dei Santi Medici di Polignano a Mare i

I vescovi polacchi chiedono di proclamare San Giovanni Paolo II dottore della Chiesa

La richiesta in una lettera inviata a Papa Francesco. Il cardinale Dziwisz: il pensiero di Karol Wojtyła ha portato un rinnovamento culturale su scala globale. Proclamare San Giovanni Paolo II dottore della Chiesa e patrono d’Europa. È quanto richiede in una lettera rivolta a Papa Francesco a nome della conferenza episcopale della Polonia monsignor Stanisław Gądecki, arcivescovo di Poznan e presidente dei vescovi polacchi. “Il pontificato del Papa polacco era pieno di decisioni rivoluzionarie e di eventi importanti che cambiarono il volto del papato e influenzarono il corso della storia europea e mondiale”, scrive il presule, che sottolinea come la richiesta arrivi in occasione del 2020, anno del centenario della nascita di Karol Wojtyła e 15 esimo anniversario della sua morte.

Francesco: le chiese con le porte chiuse sono un brutto segnale

All’udienza in piazza San Pietro ribadisce che senza lo Spirito un Sinodo è un «parlatoio» e un «parlamento». Appello per il Cile: «Trovare soluzioni alla crisi e far fronte alle difficoltà che l’hanno generata». Le chiese dovrebbero avere «sempre le porte aperte»: lo ha detto il Papa durante l’udienza generale in piazza San Pietro, sottolineando che è un «segnale brutto» quando una chiesetta ha le porte chiuse e che la Chiesa non è una «roccaforte». Nell’ultima settimana del Sinodo sull’Amazzonia Francesco ha indicato l’esempio del primo Concilio della storia, quello di Gerusalemme, per ribadire che «è lo Spirito che aiuta a superare le chiusure e le tensioni e lavora nei cuori perché giungano, nella verità e nel bene, all’unità» e sottolineare che senza lo Spirito non c’è «sinodalità» ma un «Parlamento» o un «parlatoio». Appello per il Cile, infine, dove il Papa argentino ha auspicato che il dialogo porti a «trovare soluzioni alla crisi e far fronte alle difficoltà che l’han

Francesco: ricordiamo sempre l’appello di Papa Wojtyła ad aprire le porte a Cristo

Tweet di Papa Francesco nel giorno della memoria liturgica di San Giovanni Paolo II. Sono passati 41 anni dall’inizio del pontificato di Papa Wojtyła. “Ringraziamo il Signore per ogni bene compiuto nel mondo e nei cuori attraverso le parole, le opere e la santità di #GiovanniPaoloII. Ricordiamo sempre il suo appello: Aprite le porte a Cristo!". Nel giorno in cui la Chiesa ricorda Papa Karol Wojtyła, Francesco lancia un tweet sul suo account e riavvolge il nastro della storia. È il 22 ottobre del 1978, il giorno dell’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II . Una storica giornata preceduta, il 16 ottobre , dall’elezione al soglio di Pietro. L'elezione di Papa Wojtyła al soglio di Pietro Il giorno dell'elezione è scandito dal primo saluto e dalla prima benedizione : "Eminentissimi cardinali - afferma Giovanni Paolo II - hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano... lontano, ma sempre così vicino per la comunion

oggi – 22 Ottobre – San Giovanni Paolo II

Wadowice, Cracovia, 18 maggio 1920 – Vaticano, 2 aprile 2005 (Papa dal 22/10/1978 al 02/04/2005 ). Nato a Wadovice, in Polonia, è il primo papa slavo e il primo Papa non italiano dai tempi di Adriano VI. Nel suo discorso di apertura del pontificato ha ribadito di voler portare avanti l’eredità del Concilio Vaticano II. Il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro, anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima, fu ferito gravemente con un colpo di pistola dal turco Alì Agca. Al centro del suo annuncio il Vangelo, senza sconti. Molto importanti sono le sue encicliche, tra le quali sono da ricordare la “Redemptor hominis”, la “Dives in misericordia”, la “Laborem exercens”, la “Veritatis splendor” e l'”Evangelium vitae”. Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa della pace, e della dignità dell’uomo sono impegni quotidiani del suo ministero apostolico e pastorale. Dai suoi numerosi viaggi nei cinque continenti emerge la sua passione per il Vangelo e per la l

Papa Francesco: il “segreto” della missione è “alleggerirsi di ciò che non serve”

Il Vescovo di Roma celebra la Giornata missionaria mondiale, al culmine del Mese missionario straordinario “Ottobre 2019”. La Chiesa annuncia Cristo «solo se vive da discepola». E il discepolo segue ogni giorno il Maestro «non conquistando, obbligando, facendo proseliti, ma testimoniando». E all’Angelus ricorda i 100 anni della Lettera apostolica Maximum Illud di Benedetto XV. CITTÀ DEL VATICANO. Cristo «ha una sorta di ansia per quelli che non sanno ancora di essere figli amati dal Padre, fratelli per i quali ha dato la vita e lo Spirito Santo». La vocazione missionaria della Chiesa può nascere solo dal desiderio di voler placare questa «ansia di Gesù». E i battezzati sono chiamati a rispondere a tale chiamata «Non conquistando, obbligando, facendo proseliti, ma testimoniando», e «offrendo con amore quell’amore che abbiamo ricevuto». Lo ha ribadito Papa Francesco, nell’omelia della liturgia eucaristica da lui presieduta oggi nella Basilica di San Pietro, in occasione della Gi

Giovanni Paolo II, un Papa per la vita

Il 22 ottobre  la Chiesa festeggerà il ricordo di Giovanni Paolo II , alla gloria degli altari come Santo. Un uomo, soprattutto. Un uomo poi divenuto Papa. Immensa figura, poliedrica, e soprattutto grande profeta fin dalla sua elezione come Pontefice. Sempre forti rimangono quelle sue parole della Omelia di inizio pontificato: “Non abbiate paura!”. Forse, in quello che poi è divenuto – oseremo dire – il leitmotiv di tutto il suo Pontificato, è possibile intravedere il monito davanti ai rischi che i tempi stanno evidenziando, purtroppo, sempre più: la paura di amare, la paura di aprirsi all’altro, la paura di generare la Vita. E questa apertura, questa stessa idea “dell’aprirsi”, o meglio, la stessa parola, diviene così interessante che è bene soffermarsi un attimo su questa. Etimologicamente abbiamo di fronte una “a”(alfa) privativa, e un verbo dopo “operire” (che in latino ha significato di “chiudere”): dunque, abbiamo “non-operire”, non chiudere…e, volendo fare, un gioco di

Francesco: non ostacoliamo la creatività di Dio

Il Papa all’udienza: il Signore vuole che Pietro «non valuti più eventi e persone secondo le categorie puro e impuro» ma guardi al cuore. «Come ci comportiamo con i nostri fratelli, specie con coloro che non sono cristiani? Siamo impedimento per l’incontro con Dio, ostacoliamo il loro incontro con il Padre, o lo agevoliamo?». Papa Francesco è partito dalla figura di Pietro, che negli Atti degli Apostoli viene provocato da Dio a uscire dal particolarismo delle proprie origini ebraiche affinché «non valuti più gli eventi e le persone secondo le categorie del puro e dell’impuro», per esortare i fedeli presenti all’udienza generale in piazza San Pietro a «non ostacolare» la creatività di Dio.

Emilia e Karol, verso la beatificazione dei genitori di Giovanni Paolo II

L’episcopato polacco ha deciso di iniziare il processo di canonizzazione per i genitori di Wojtyla. L’ultimo bacio della mamma, che si rifiutò di abortire, e l’ultima notte del papà, che crebbe nella fede il Santo Padre. La conferenza episcopale polacca ha deciso di iniziare il processo di canonizzazione per i genitori di San Giovanni Paolo II. Ci sperava il cardinale Stanisław Dziwisz, arcivescovo di Cracovia ed ex segretario personale di Wojtyla, che durante un’appassionata omelia pronunciata lo scorso anno nella parrocchia di sant’Anna, a Wohyn, aveva parlato della vita dei due innamorati come esempio per tutte le famiglie moderne. La sua speranza era risuonata potente in Polonia, chi meglio del fedele collaboratore e amico del santo poteva conoscere la storia di Karol ed Emilia? «DEVE ABORTIRE». MA EMILIA NON LO ASCOLTÒ Racconta la giornalista polacca Milena Kindziuk, autrice di La madre del Papa. Una storia commovente su Emilia Wojtyłowa che Emilia Kaczorowska decise

Chi sono i Santi canonizzati oggi da Papa Francesco

Dal Brasile all'India, i cinque volti dei Santi, "luci gentili nel buio del mondo" Q uattro donne e un uomo: sono i nuovi santi della Chiesa cattolica che Papa Francesco ha canonizzato nella celebrazione eucaristica del 13 ottobre , definendoli "luci gentili nel buio del mondo". Cinque volti di una Chiesa che restituisce l'immagine che al Papa delle periferie piace di più: quella del poliedro. Questo modello ecclesiologico a più facce, non uniforme, indica la stretta correlazione tra le dimensioni globale e locale della Chiesa universale; come il Pontefice scrive nell' Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium : "Non è un'unità qualsiasi. Non è un’uniformità [...]. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parti che in esso mantengono la loro originalità e questi sono i carismi, nell’unità ma nella propria diversità. Unità nella diversità". Le effigi dei nuovi Santi esposte sulla facciata della Basilica di San P

La Scuola è laica, ma che vuol dire?

Via il crocefisso dalle aule perché la Scuola è laica, ma siamo davvero sicuri di conoscere il significato di questo aggettivo? Laicità, vuol dire anche rispondere alle istanze spirituali dei nostri studenti altrimenti la Scuola diventa solo un compendio di nozioni. Dalla cattedra certe parole assumono un significato sorprendente. Prendiamo il caso del termine laico. Più precisamente consideriamo l’espressione laicità della scuola che è così prepotentemente tornata alla ribalta dopo alcune parole pronunciate dal nuovo ministro dell’Istruzione Fioramonti sull’opportunità di sostituire i crocefissi con le cartine geografiche o i riferimenti alla Costituzione italiana. Il ministro si è dichiarato stupito dal “vespaio” di polemiche suscitato dalle sue parole. Ha toccato evidentemente un nervo scoperto nella società italiana. L’aggettivo laico è, infatti, uno di quelli che creano maggiormente confusione perché presenta molteplici accezioni. Nell’ambiente ecclesiale, una persona

Nel segno di San Giovanni Paolo II contro ogni antisemitismo

Dopo l’attentato neonazista nella sinagoga di Halle, sabato a Roma la marcia di Sant’Egidio. Non c’è futuro senza memoria. Sabato a Roma la marcia per ricordare la deportazione degli ebrei e mettere in guardia da ogni forma di antisemitismo. La partenza è prevista a piazza Santa Maria in Trastevere, alle ore 19:30. Sono passati 76 anni dal 16 ottobre 1943, quando, durante l’occupazione nazista di Roma, oltre 1.000 ebrei romani furono presi e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Solo un esiguo numero, 16 persone, tra cui una sola donna, tornarono alle loro case. In cammino nella città eterna La Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Roma, come ogni anno dal 1994, ricordano questo tragico momento della vita della città con un “pellegrinaggio della memoria”. La marcia silenziosa per le vie di Trastevere e del quartiere ebraico sarà accompagnata dai cartelli con i nomi dei campi di concentramento nazisti e si concluderà al Portico d'Ottavia (La

Una nuova stagione per i guardaroba o anche per la politica?

Da sempre i cambi di stagione, accompagnati da saldi e vendite promozionali, costituiscono occasione per rinnovare i guardaroba. Da qualche tempo ad ogni cambio di stagione ci siamo abituati ad interrogarci sulla durata del governo in carica, con il tema delle elezioni a far scenario. E dire che qualche decennio fa scegliemmo di passare al regime elettorale maggioritario proprio per evitare le periodiche crisi stagionali, con il Presidente della Repubblica alla perenne ricerca di nuovi equilibri parlamentari che partiti sempre capricciosi reclamavano. Tuttavia, la peculiarità dell’impianto costituzionale italiano, che sostanzialmente obbliga il Presidente della Repubblica a verificare la sussistenza di una maggioranza parlamentare prima di sciogliere il Parlamento ed indire nuove elezioni, non ci aveva mai offerto esempi di trasformismo che riguardassero non già meri passaggi in maggioranza di singoli parlamentari, bensì la sostituzione di interi ed importanti gruppi politici nel

Le intenzioni di preghiera del Papa per ottobre 2019

Papa Francesco ha indetto un mese Missionario Straordinario per ottobre 2019. Le intenzioni del Papa

Perché l'esempio di San Francesco colpisce ancora oggi

Nei secoli gli hanno dato mille facce. Ma il volto del Poverello d'Assisi è uno solo. Ed è conforme alla Croce di Cristo. L e note biografiche di san Francesco d'Assisi, almeno per sommi capi, tutti le conoscono. Nato ad Assisi nel 1181 o 1182, dopo essersi dato nella giovinezza alle feste con successo, e anche alle armi, senza alcun successo, decise di vivere Cristo colto nei Vangeli, cioè nella fonte prima della conoscenza di Cristo. Il Signore poi gli "diede dei frati" che seguirono il suo esempio di vita secondo il Vangelo. Intraprese così una vita di comunione fraterna e di apostolato così come gli apostoli e i discepoli ebbero in Cristo. Sappiamo dell'audacia dei suoi viaggi missionari che lo portarono in Spagna e poi fino in Egitto a seguito della quinta crociata. Ritornato dall’Egitto sul monte La Verna ebbe le stimmate che lo configurarono a Cristo crocifisso. Lasciò la terra per il Cielo il 3 ottobre del 1226, nella dimora della Porziuncola .

Presto Beato il cardinale polacco Stefan Wyszyński

È la figura del cardinale polacco Wyszyński a spiccare nel gruppo dei cinque prossimi Beati che avrà la Chiesa, tutti vissuti nel Novecento. Una schiera completata da un sacerdote e tre laici, due dei quali martiri e una giovane della Comunità Papa Giovanni XXIII scomparsa nell’84 Schiena dritta. Le rare persone che possono fregiarsi di questa qualità appartengono a gruppi umani di diverso tipo. Una delle categorie che annovera molti membri del genere è quella dei Santi, conosciuti o meno. E tra i conosciuti, ormai a un passo dagli altari, c’è sicuramente il cardinale Stefan Wyszyński. Il primate polacco, scomparso nel 1981, è da sempre un Santo per la Polonia. È il padre della patria che la curò durante il nazismo e difese contro il comunismo. Un argine fisico, statuario in quanto a tempra umana e spirituale, alla brutalità anticristiana dei due totalitarismi. Creato cardinale nel gennaio ’53, Wyszyński sfidò il regime socialista, reagendo con una celebre lettera al diktat che

Il canale del parto, quel confine che decide della dignità di un uomo

Nella Babele della giurisdizione italiana la confusione tra diritti e doveri ci porta ad una sola grande verità: l’esistenza umana inizia dalla vita intrauterina. Quando si è o si diventa persona? Questa domanda mi tormenta da quando ho cominciato a fare i conti col fatto che secondo la legge italiana, il frutto del grembo di una madre non ha dignità di persona. Ancora una volta mi domando se questo non è un uomo, allora cos’è? Interrogativi destinati a restare senza risposta, perché lo Stato sembra essersi arrogato il diritto di cancellare la legge scritta in ogni uomo, quella che dà dignità a tutti gli esseri umani in ogni fase della loro vita, dal suo inizio fino alla fine naturale. Secondo la legge italiana infatti, acquistare capacità giuridica significa diventare persona e cioè titolare di diritti e di doveri. Ma quando si acquisisce la capacità giuridica? Per le persone fisiche si acquisisce con la nascita e si perde con la morte. In campo civile, ai fini dell’a

Qualità della vita o valore della persona?

Qualità della vita o valore della persona? Considerazioni a margine del dualismo tra positivismo e legge morale naturale. Nella cultura moderna esiste un bivio importante tra una concezione positivistica del diritto e una concezione più umana. Secondo la concezione positivistica, il diritto s’identifica con la legge che lo Stato, nell’esercizio della sua sovranità, stabilisce attraverso forme determinate e la cui effettività garantisce attraverso la minaccia della coazione e l’uso della forza. La legge dello Stato, come fonte del diritto, cui tutte le altre sono subordinate, è assoluta giacché non è limitata dalla legge morale, né dalle altre fonti. Dunque, fonda l’intero universo della giuridicità sulla legge, senza ammettere condizionamenti da un ipotetico stato di natura. Questa concezione si oppone ai princìpi, proposti originariamente dalla filosofia greca, dal diritto romano e dalla filosofia cristiana, secondo cui non la sovranità, bensì la idoneità a realizzare

Troppi adolescenti esposti al rischio alcool e gioco d’azzardo

L’Istituto Superiore di Sanità fotografa i comportamenti dei giovani italiani tra gli 11 e i 15 anni e lancia l’allarme sulle loro abitudini. Gioco d’azzardo, consumo di alcolici fino allo sfinimento, ma anche uso problematico dei social, cattive abitudini alimentari e sedentarietà. E’ un quadro pesante e preoccupante quello che traccia l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sui ragazzi italiani tra gli 11 ed i 15 anni La ricerca rileva l’aumento dei fenomeni estremi legati al consumo di alcolici tra i giovani: nel 2018 il 43% dei 15enni ha fatto ricorso al ‘binge drinking’, le cosiddette ‘abbuffate alcoliche” che prevedono ubriacatura immediata nonché perdita di controllo. Più di 4 studenti su 10 hanno avuto qualche esperienza di gioco d’azzardo, alcuni arrivati anche a rubare denaro per poter giocare. Non meno gravi sono gli allarmi legati all’isolamento creato dai sociali, all’alimentazione, con un aumento di obesità e di consumo di bibite zuccherate/gassate, s