L’Istituto Superiore di Sanità fotografa i comportamenti dei giovani italiani tra gli 11 e i 15 anni e lancia l’allarme sulle loro abitudini.
Gioco d’azzardo, consumo di alcolici fino allo sfinimento, ma anche uso problematico dei social, cattive abitudini alimentari e sedentarietà. E’ un quadro pesante e preoccupante quello che traccia l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sui ragazzi italiani tra gli 11 ed i 15 anni La ricerca rileva l’aumento dei fenomeni estremi legati al consumo di alcolici tra i giovani: nel 2018 il 43% dei 15enni ha fatto ricorso al ‘binge drinking’, le cosiddette ‘abbuffate alcoliche” che prevedono ubriacatura immediata nonché perdita di controllo. Più di 4 studenti su 10 hanno avuto qualche esperienza di gioco d’azzardo, alcuni arrivati anche a rubare denaro per poter giocare. Non meno gravi sono gli allarmi legati all’isolamento creato dai sociali, all’alimentazione, con un aumento di obesità e di consumo di bibite zuccherate/gassate, soprattutto tra gli undicenni. A questo si associa poi l’assenza di movimento, meno del 10% dei giovani svolge almeno un’ora quotidiana di movimenti, così come invece raccomandato dall’Oms.
Gli adolescenti: obiettivo di una produzione industriale senza scrupoli
“L’età incerta, della preadolescenza e dell’adolescenza – spiega a Vatican News Maurizio Fiasco, della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II – è bersagliata da offerte che vengono da una produzione industriale che punta a fidelizzare anche con comportamenti a rischio per la salute”. Il merito di questa indagine dell’ISS – a giudizio di Fiasco – è quello di sollecitare “un inquadramento aggiornato dei danni arrecati a bambini e preadolescenti da dipendenze che derivano appunto da un progetto industriale”. “Gli adulti – avverte quindi l’esperto – devono rapidamente scegliere e varare un sistema di tutele adeguato ai tempi”.
I pediatri raccolgono l’appello del Papa alla tutela dei ragazzi
In passato, anche molto recente, come il marzo scorso, Papa Francesco ricevendo i medici pediatri, aveva parlato dell’età dalla nascita alla adolescenza come di quella più evolutiva della vita umana. “Gli stessi pediatri – sottolinea ancora Fiasco - hanno raccolto l’appello del Papa facendo pressione sui decisori pubblici affinché si fronteggi questa esposizione di bambini e ragazzi a rischi molteplici: l’aggressività del marketing delle bevande alcooliche, l’aggressività del marketing degli alimenti ipercalorici, l’aggressività del marketing del fumo, del marketing dell’azzardo e altre cose sotto traccia, come i videogiochi, che oggi tendono a convergere con il gioco d’azzardo”.
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
FONTE: Vatican News
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