Passa ai contenuti principali

Francesco: non ostacoliamo la creatività di Dio

Il Papa all’udienza: il Signore vuole che Pietro «non valuti più eventi e persone secondo le categorie puro e impuro» ma guardi al cuore.



«Come ci comportiamo con i nostri fratelli, specie con coloro che non sono cristiani? Siamo impedimento per l’incontro con Dio, ostacoliamo il loro incontro con il Padre, o lo agevoliamo?». Papa Francesco è partito dalla figura di Pietro, che negli Atti degli Apostoli viene provocato da Dio a uscire dal particolarismo delle proprie origini ebraiche affinché «non valuti più gli eventi e le persone secondo le categorie del puro e dell’impuro», per esortare i fedeli presenti all’udienza generale in piazza San Pietro a «non ostacolare» la creatività di Dio.

Dio «vuole che i suoi figli superino ogni particolarismo per aprirsi all'universalità della salvezza», ha detto il Papa: «Quanti sono rinati dall'acqua e dallo Spirito sono chiamati a uscire da se stessi e aprirsi agli altri, a vivere la prossimità, lo stile del vivere insieme, che trasforma ogni relazione interpersonale in un’esperienza di fraternità». In particolare, mentre Pietro sta pregando, «riceve una visione che funge da "provocazione" divina, per suscitare in lui un cambiamento di mentalità. Vede una grande tovaglia che scende dall'alto, contenente vari animali: quadrupedi, rettili e uccelli, e sente una voce che lo invita a cibarsi di quelle carni. Egli, da buon ebreo, reagisce sostenendo di non aver mai mangiato nulla di impuro, come richiesto dalla Legge del Signore. Allora la voce ribatte con forza: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Il Signore vuole che Pietro non valuti più gli eventi e le persone secondo le categorie del puro e dell'impuro, ma che impari ad andare oltre – ha spiegato il Papa – per guardare alla persona e alle intenzioni del suo cuore. Ciò che rende impuro l'uomo, infatti, non viene da fuori ma solo da dentro, dal cuore, e Gesù lo ha detto chiaramente», ha detto Francesco citando il Vangelo di Marco. 

Secondo evento sorprendente, «Dio invia Pietro a casa di uno straniero non circonciso, Cornelio», ha detto il Papa, «che fa molte elemosine al popolo e prega sempre Dio: ma non era ebreo. In quella casa di pagani, Pietro predica Cristo crocifisso e risorto e il perdono dei peccati a chiunque crede in Lui. E mentre Pietro parla, sopra Cornelio e i suoi familiari si effonde lo Spirito Santo. E Pietro li battezza nel nome di Gesù Cristo. Questo fatto straordinario, la prima volta che accade viene risaputo a Gerusalemme, dove i fratelli, scandalizzati dal comportamento di Pietro, lo rimproverano aspramente. Pietro ha fatto una cosa che era oltre l'abitudine, oltre la legge, e per questo lo rimproverano. Infatti, dopo l'incontro con Cornelio, Pietro è più libero da sé stesso e più in comunione con Dio e gli altri. Perché ha visto la volontà di Dio nello Spirito Santo. Può dunque comprendere – ha detto il Papa – che l’elezione di Israele non è la ricompensa per dei meriti, ma il segno della chiamata gratuita ad essere mediazione della benedizione divina tra i popoli pagani». Dal «principe degli Apostoli», ha concluso, «impariamo che un evangelizzatore non può essere un impedimento all'opera creativa di Dio, il quale “vuole che tutti gli uomini siano salvati”, ma uno che favorisce l'incontro dei cuori con il Signore. E noi, come ci comportiamo con i nostri fratelli, specie con coloro che non sono cristiani? Siamo impedimento per l’incontro con Dio, ostacoliamo il loro incontro con il Padre, o lo agevoliamo? Chiediamo oggi la grazia di lasciarci stupire dalle sorprese di Dio, di non ostacolare la sua creatività, ma di riconoscere e favorire le vie sempre nuove attraverso cui il Risorto effonde il suo Spirito nel mondo e attira i cuori facendosi conoscere come il “Signore di tutti”».

Durante il consueto giro in piazza per salutare i fedeli a bordo della jeep prima di iniziare l’udienza, il Papa era affiancato come al solito da un gruppo di gendarmi, guidati oggi, per la prima volta, da Gianluca Gauzzi Broccoletti, succeduto a Domenico Giani che si è dimesso lunedì. Nella serata di ieri, a conclusione della giornata di lavoro al Sinodo sull’Amazzonia, Francesco ha fatto visita a Giani nella sua abitazione all’interno delle mura vaticane, intrattenendosi a lungo con la moglie e la figlia, usando «nuovamente parole chiare – riferisce Vatican News – per l’esempio dato al Corpo della Gendarmeria e non solo, nei venti anni trascorsi al servizio di tre Pontefici».

A conclusione dell’udienza, al momento di salutare i pellegrini polacchi presenti in piazza San Pietro, Francesco ha ricordato che oggi cade l’anniversario della elezione del cardinale Karol Wojtyla alla Sede di Pietro: «Ringraziamo il Signore per ogni bene che si è compiuto nella Chiesa, nel mondo e nei cuori umani attraverso le parole di Giovanni Paolo II, le sue opere e la sua santità. Ricordiamoci che il suo appello ad aprire i cuori a Cristo è sempre attuale», ha detto il Papa.




Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.