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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

L'immagine di Giovanni Paolo II sulla moneta del Vaticano

In occasione del centenario della nascita di Karol Wojtyla, l'Ufficio Numismatico Vaticano ha emesso una moneta da 2 euro raffigurante Giovanni Paolo II. Come sottolineato da Mauro Olivieri, direttore della zecca del Vaticano, gli anniversari più importanti sono commemorati con monete da 2 euro. Moneta santa Giovanni Paolo II coniata per un importo di 70 mila pezzi. Può essere usata ovunque, a differenza delle monete d'argento o d'oro, che sono riconosciute solo in Vaticano. La moneta è già stata messa in circolazione. L'ufficio del Vaticano ha affidato allo scultore Gabrelli Titotto il disegno della moneta. Raffigura Giovanni Paolo II sullo sfondo della facciata della basilica di Wadowice e della casa di famiglia. C'è anche una stella a otto punte che rappresenta la Beata Vergine Maria.Sotto l'immagine del Papa, ci sono anche rami di alloro, che simboleggiano la gloria dei santi. Lo Stato della Città del Vaticano ha il suo euro. Ogni anno con

L’omaggio e la devozione al principe degli apostoli nella basilica Vaticana

L’omaggio e la devozione al principe degli apostoli nella basilica Vaticana Toccare e baciare il consunto piede di san Pietro è un gesto che da secoli vediamo quotidianamente ripetersi nella basilica Vaticana, edificata sulla sua umile sepoltura non lontano dal luogo del suo martirio. Quel ricercato contatto, talvolta ripetuto quasi inconsapevolmente, esprime innanzitutto un sentimento di profonda devozione a san Pietro; un raccomandarsi con la preghiera all’intercessione dell’apostolo nella sua basilica. Di origine antichissima rappresenta anche un simbolico riconoscimento dell’autorità del Pontefice e del primato petrino; un affidarsi al Papa, vicario di Cristo e pastore della Chiesa universale. Francesco Maria Torrigio (1580-1649), fine conoscitore della basilica e delle sue tradizioni, ricordava la consuetudine, praticata da romani e forestieri, non soltanto di baciare quel piede consunto, ma anche di poggiare la fronte o mettere la testa sotto il piede della statua re

San Pietro e Paolo, perché vengono festeggiati insieme?

Il 29 giorno si festeggiano San Pietro e Paolo. Due apostoli, due uomini diversissimi tra loro, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa. Conosciamo meglio questi due esempi di fede e la loro festa. Difficile pensare a due uomini più differenti tra loro per storia e vocazione di quanto non siano stati San Pietro e Paolo. Eppure non solo essi sono entrambi ricordati come due baluardi di fede e simboli stessi della Chiesa cattolica, ma condividono addirittura la stessa festa, il 29 giugno. In quella data, nel 67 d.C. San Pietro e San Paolo sarebbero stati martirizzati a Roma nel corso delle persecuzioni ordinate dall’imperatore Nerone contro i cristiani. Questo secondo il Martirologio Romano, i Sinassari delle Chiese orientali (raccolte di vite di santi) e il Decretum Gelasianum, un documento del V secolo che contiene diversi elenchi di materiale religioso, da testi scritti da riconoscere o da rigettare, a storie di autori ecclesiastici riconosciuti, alla lista

Come Pietro, costruire sulla roccia che è Gesù

All'Angelus di questo giorno di festa dedicato ai Santi Pietro e Paolo - patroni della capitale - il Papa invita ad affidare a Dio non solo i problemi, ma la vita stessa per poter ricevere "la grazia più grande, quella di donare la vita". Nel dopo Angelus prega per la città perché "a Roma si possa vivere con dignità" Dio desidera farci crescere nel dono, proprio come avvenne per Pietro, che riuscì così a trasformare il luogo della sua morte, in “luogo di speranza”. Le parole di Francesco all’ Angelus di oggi , in questo giorno di festa dedicato ai patroni della capitale, rendono testimonianza al sogno del Padre per noi, e cioè concederci la grazia più grande, quella di donare la vita: Dio vede più lontano e ci invita ad andare oltre, a cercare non solo i suoi doni, ma Lui; ad affidargli non solo i problemi, ma la vita. Così può finalmente darci la grazia più grande, quella di donare la vita. Sì, donare la vita, la cosa più importante della vita è fa

Il Papa nella festa dei santi Pietro e Paolo: essere veri profeti, costruttori di unità

In occasione della Solennità dei due apostoli di Roma, i santi Pietro e Paolo, Papa Francesco celebra la Messa in San Pietro. Nell'omelia ricorda che tutti i credenti sono chiamati da Cristo a lasciarsi provocare dal Vangelo e a diventare attori di profezia. Quella di cui c'è bisogno, osserva, non è fatta di parole ma di servizio.. Chiede poi che si preghi per i governanti invece di insultarli. La Messa celebrata alle 9.30 nella Basilica vaticana alla presenza dei fedeli, seppure in numero ridotto, si apre con il saluto al Papa del decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re. Le sue sono parole di ringraziamento a Francesco per la vicinanza alla comunità cristiana che ha manifestato in tanti modi nel difficile tempo di lockdown dovuto alla pandemia e in particolare attraverso la celebrazione della messa mattutina a casa Santa Marta, entrata attraverso la tv in tutte le case e seguita anche da persone non credenti o non praticanti. Il grazie va

Il volontariato nella Chiesa Cattolica al tempo del Covid

Il Covid-19 ha scatenato un’emergenza sanitaria senza precedenti per il mondo moderno. Scopriamo come la Chiesa cattolica si è impegnata contro questa calamità e come continua la sua battaglia in prima linea in questa nuova fase. Ci sono situazioni nella vita di una comunità piccola o grande che non possono essere definite se non con il termine calamità. Se cerchiamo il significato di questa parola sul dizionario, troviamo questa definizione: Grave sventura, evento funesto che colpisce molte persone o un’intera comunità, implicando provvedimenti speciali. Non c’è bisogno di consultare un dizionario per renderci conto che la pandemia di Covid-19 che ha investito il mondo intero e il nostro paese con particolare violenza negli ultimi mesi rientra a tutti gli effetti in questa definizione. Una grave sventura, che ha portato alla morte di migliaia di persone, alla distruzione di famiglie, che sono state letteralmente decimate, smembrate, senza nemmeno la consolazione di un ult

I santi e i testimoni dell’impegno per la Vita

Nel tessere la trama di questo Plus mi sono sentita come un nano che cammina in una terra di giganti. Vi sfido a leggerlo per gustare, parola dopo parola, le perle di santità che hanno impreziosito e impreziosiscono il tessuto di questo nostro mondo. A 25 anni dalla pubblicazione di Evangelium vitae, raccogliamo i profili dei testimoni della Vita nel nostro ultimo Punto Famiglia Plus. Nel corso degli ultimi anni sono tante le sfide che la Chiesa cattolica ha dovuto affrontare, tanti gli interrogativi a cui ha dovuto e deve dare risposte, e spesso, sono stati involontariamente tralasciati temi di fondamentale importanza. Temi sui quali i grandi Papi del passato si sono giocati la santità: la famiglia, la vita, la sessualità. L’ho compreso grazie all’ultimo numero di Punto Famiglia Plus, dedicato al 25° anniversario di Evangelium vitae, la storica enciclica di san Giovanni Paolo II.  Sono trascorsi 25 anni da quel lontano 25 marzo 1995 data in cui il Papa santo, Giovanni Pao

Il Papa scrive a Zanardi: grazie per aver dato forza a chi l’aveva perduta

In una lettera pubblicata dal quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport” Francesco rivolge parole di gratitudine al campione paraolimpico che sta lottando tra la vita e la morte dopo il gravissimo incidente stradale dello scorso 19 giugno. La storia di Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1 che ha perso le gambe dopo un terribile incidente in pista nel 2001, è una testimonianza sul valore della ripartenza ed “una lezione di umanità” attraverso la disabilità. Papa Francesco intreccia queste riflessioni con la vicinanza della preghiera nella lettera che rivolge al campione paraolimpico, ricoverato da venerdì scorso nel reparto di terapia intensiva del policlinico universitario Santa Maria alle Scotte di Siena dopo il gravissimo incidente stradale in handbike nel comune di Pienza. Nella lettera il Pontefice ringrazia in particolare lo sportivo per la sua capacità di infondere coraggio anche in situazioni di grande sofferenza. "Carissimo Alessandro, la sua storia è un es

Il Papa: tutti peccano spesso di incoerenza, è la preghiera che ci dà nobiltà

E’ una forte esortazione alla preghiera in qualsiasi circostanza quella che il Papa rivolge all'udienza generale sulle orme della figura di Davide che, santo e peccatore, prega e questa voce che non si spegne mai è il filo rosso della sua esistenza. “Tutti gli uomini peccano spesso di incoerenza” ma la preghiera dà unità. Tutto, quindi, deve entrare nel dialogo con il Signore, che è “il vero Compagno di cammino dell’uomo” in mezzo alle “mille traversie della vita”. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, dove si tiene ormai da tempo l’udienza per le misure di contrasto al coronavirus, risuona l’invito di Francesco a dare spazio alla preghiera che assicura la relazione con il Signore. Proseguendo la riflessione sulla preghiera, stamani il Papa nella catechesi dell’ultima udienza generale prima del riposo estivo di luglio - riprenderanno mercoledì 5 agosto, mentre l'Angelus domenicale proseguirà regolarmente - si concentra sulla figura di Davide, considerato dalla tr