Passa ai contenuti principali

Giovanni Paolo II e l’America

Il primo viaggio apostolico del Papa venuto dall’Est è stato diretto verso l’’Ovest: verso il continente americano. Tre mesi dopo la sua elezione, Giovanni Paolo II volò in Messico per parteciparealla conferenza dell’Episcopato dell’America Latina, che si volse a Puebla dal 28 gennaio del 1979.


Il suo intervento fu chiaro. Ci tenne a sottolineare «il dovere di evitare magisteri paralleli, ecclesiasticamente inaccettabili e pastoralmente sterili». Il riferimento, sebbene non esplicito, era soprattutto alla teologia della liberazione. Infatti, il Pontefice precisò: «Questa concezione di Cristo come politico, rivoluzionario, come il sovversivo di Nazaret, non si compagina con la catechesi della Chiesa». Inoltreribadì che la «retta concezione cristiana della liberazione» è «fatta di riconciliazione e di perdono», riconoscendo «in ogni uomo un nostro fratello, il cui cuore può essere trasformato dalla misericordia di Dio», senza tuttavia tralasciare di evidenziare che «la dignità umana rappresenta un valore evangelico, che non può essere disprezzato senza grave offesa del Creatore» e di auspicare «una distribuzione più giusta ed equa dei beni».

Sulla stessa linea, nell’ottobre dello medesimo anno, parlando all’assemblea delle Nazioni Unite, in una New York che è anche la città simbolo del Nord America, Papa Wojtyla denunciò che «sussistono spesso, come fattori di turbamento, le terribili disparità fra gli uomini e i gruppi eccessivamente ricchi da una parte, e dall’altra parte la maggioranza numerica dei poveri o addirittura dei miserabili, privi di nutrimento, di possibilità di lavoro e di istruzione, condannati in gran numero alla fame e alle malattie».

Gli stessi problemi furono analizzati nell’assemblea generale del Sinodo dei Vescovi, convocata alla fine del 1997, e divennero nuovi appelli del Pontefice nell’esortazione apostolica Ecclesia in America, promulgata nel 1999, in cui egli stimolò «gli organismi internazionali del Continente, affinché si stabilisca un ordine economico nel quale non domini soltanto il criterio del profitto, ma anche quelli della ricerca del bene comune nazionale ed internazionale, dell’equa distribuzione dei beni e della promozione integrale dei popoli». Quinti affermò con forza «la gravità dei peccati sociali che gridano al cielo, perché generano violenza, rompono la pace e l’armonia. Tra questi si devono ricordare il commercio di droghe, il riciclaggio di guadagni illeciti, la corruzione in qualunque ambiente, il terrore della violenza, la corsa agli armamenti, la discriminazione razziale, le disuguaglianze tra i gruppi sociali, l’irragionevole distruzione della natura».

In questo documento emerge, infine, la condanna di «un modello di società in cui dominano i potenti» e «tanti altri esseri umani» sono «messi ai margini dal consumismo e dal materialismo», dove ancora sopravvive «il non necessario ricorso alla pena di morte».«La società moderna – spiegò subito dopo il Papa a Saint Luis,durante il suo penultimo viaggio nel continente americano – possiede gli strumenti per proteggersi senza negare in modo definitivo ai criminali la possibilità di ravvedersi».





Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….