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La canonizzazione di Padre Pio. La preghiera di Giovanni Paolo II

L'affetto del Santo Padre per il cappuccino stigmatizzato, diciotto anni fa la canonizzazione di Padre Pio.



Il 16 giugno 2002, dinanzi a un’immensa folla che inonda Piazza san Pietro, Via della Conciliazione e l’area intorno a Castel Sant’Angelo, Papa Giovanni Paolo II “con l’autorità di nostro Signore gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo” e con l’autorità propria del ministero petrino, “dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino” dichiara e definisce “santo il beato Pio da Pietrelcina“.

A questo punto della formula, scoppia, spontaneo, un lungo e commosso applauso che interrompe l’anziano Pontefice. Quando torna il silenzio nella piazza riprende “…e lo iscriviamo nell’Albo dei santi…”

Decine di migliaia di devoti ascoltano queste parole con gioia ed emozione da san Giovanni Rotondo e da Pietrelcina, in collegamento via satellite.


La preghiera di Giovanni Paolo II

L’omelia del Papa si conclude con una vera e propria preghiera, composta dalla mano e dal cuore del più autorevole devoto del santo di Pietrelcina:




“Insegna anche noi, ti preghiamo, l’umiltà del cuore, per essere annoverati tra i piccoli del Vangelo, ai quali il padre a promesso di rivelare i misteri del suo regno.

Aiutaci a pregare senza mai stancarci, certi che Dio conosce ciò di cui abbiamo bisogno, prima ancora che lo domandiamo.

Ottienici uno sguardo di fede capace di riconoscere prontamente nei poveri e ne sofferenti il volto stesso di Gesù.

Sostienici nell’ora del combattimento e della prova e, se cadiamo, fa che sperimentiamo la gioia del sacramento del perdono.

Trasmettici la tua tenera devozione verso Maria, madre di Gesù è nostra.

Accompagnaci nel pellegrinaggio terreno Verso la patria beata, dove speriamo di giungere anche noi per contemplare in eterno la gloria del padre, del figlio, e dello spirito Santo. Amen.


Il 23 settembre la memoria liturgica

Una seconda “sorpresa” a tutti devoti di padre Pio viene rivelata durante il giorno discorso dell’Angelus quando annuncia la memoria liturgica di San Pio da Pietrelcina, “con il grado di obbligatoria“, inserita nel calendario romano generale il 23 settembre, giorno della sua nascita al cielo. In questa parola, obbligatoria, c’è tutto l’affetto del Santo padre per il frate appena canonizzato.

Significa che in ogni chiesa, in ogni angolo della terra, il 23 settembre deve essere un giorno di festa in onore di un grande uomo di fede, speranza e carità cui il pontefice affida il cammino di santità di tutta la Chiesa all’inizio del nuovo millennio.

Francesco BOSCO

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