Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Papa Francesco: dare a tutti la possibilità di mettersi al riparo coi vaccini

Nei Giardini Vaticani il Rosario del Pontefice per la fine della pandemia, a conclusione della maratona nei Santuari dei cinque continenti, Francesco prega dinanzi all’icona della “Madonna che scioglie i nodi”: "Sciogli i nodi di egoismo e indifferenza, guerra e violenza". Con lui bambini, famiglie, sacerdoti. Preghiere per malati e disoccupati, per la ricerca scientifica, per la ripresa della vita sociale "Continuiamo a chiedere al Signore che protegga il mondo intero dalla pandemia e che a tutti, senza esclusione di sorta, sia presto data la possibilità di mettersi al riparo attraverso il vaccino". Dolore e speranza, commozione ed emozione si intrecciano nelle parole che il Papa rivolge a Dio e alla Vergine Maria, rappresentata nell’icona della “Madonna che scioglie i nodi”, durante la preghiera del Rosario nei Giardini Vaticani per chiedere la fine della pandemia. "Stasera ci raduniamo di fronte a Te, nostra Vergine Madre venerata in questa immagine come Col

Francesco: chi gioca a basket guarda in alto, i giovani non abbassino lo sguardo

Il Papa ha ricevuto in udienza una delegazione della Federazione italiana pallacanestro. Dopo aver ricordato la partita disputata nel 1955 in Piazza San Pietro, davanti a Pio XII, Francesco ha ribadito che lo sport aiuta a essere uniti e avere un obiettivo, "una medicina per l’individualismo delle nostre società" Un invito a fare squadra, con disciplina. Poi un compito: insegnare ai giovani ad alzare lo sguardo, specialmente a quelli che guardano in basso. Perché chi gioca a basket ha gli occhi rivolti verso il cielo. Papa Francesco lo ha detto alla delegazione della Federazione Italiana Pallacanestro, ricevuta oggi in udienza in Vaticano in occasione dei cento anni dalla nascita. Nella Sala Clementina erano presenti una settantina di persone, guidate dal presidente della Federazione, Gianni Petrucci. Quella partita disputata a San Pietro Dopo aver ringraziato Petrucci per le parole di saluto, il Papa ha ricordato la partita di pallacanestro disputata in piazza San Pietro nel

Cicli di Incontri in Diretta... "I BAMBINI NON SI TOCCANO" - Video-

XXV Giornata Bambini Vittime 2021 della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza, contro la pedofilia (GBV) I BAMBINI NON SI TOCCANO con la straordinaria partecipazione di Don Fortunato Di Noto . La mia battaglia in difesa dei bambini Racconti di storie e attività di don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano, fondatore dell’associazione Meter, da molti anni in prima linea nella lotta alla pedofilia e alla pedopornofilia diffusa specialmente tramite Internet. E' intervenuto Dr. Nicola Perta (Psicologo, psicoterapeuta, giudice onorario presso il tribunale per i minorenni di Bari) A curato l'incontro il Dr. Nicola TEOFILO (Giornalista) Un sentito ringraziamento all' Associazione Meter Onlus di Don Fortunato Di Noto

Lidia, sopravvissuta ad Auschwitz: "Il bacio del Papa sul braccio mi ha dato forza"

Nell'intervista con Vatican News, Lidia Maksymowicz, polacca di origini bielorusse superstite ai lager nazisti e agli esperimenti di Josef Mengele, racconta l'incontro di oggi all'udienza generale con Francesco al quale ha mostrato il numero della sua deportazione nel campo di concentramento. Tre i regali al Pontefice per simboleggiare memoria, speranza, preghiera. “Con il Santo Padre nessuna parola, ci siamo capiti con uno sguardo" “70072”. Quando Lidia Maksymowicz, polacca di origini bielorusse sopravvissuta ai lager nazisti, oggi al momento del baciamano dell’udienza generale, ha scoperto il braccio mostrando il tatuaggio da ex prigioniera di Auschwitz, Papa Francesco l’ha guardata per qualche istante. Poi si è chinato e le ha dato un bacio proprio su quel numero che dopo 76 anni le ricorda quotidianamente l’orrore vissuto. Nessuna parola, come già fece il Pontefice in quella visita nel lager in Polonia del 2016, ma solo un gesto spontaneo, istintivo, affettuoso. Co

Francesco: Dio ascolta la preghiera di un cuore umile e paziente

All’udienza generale, il Papa parla della “contestazione radicale” di chi prega senza vedersi all'apparenza esaudito e ricorda che anche nel Vangelo molte delle invocazioni trovano risposta più avanti nel tempo: "Il Male è signore del penultimo giorno" perché l'ultimo "appartiene a Dio" Se Dio è Padre “perché non ascolta” la preghiera di una mamma per un figlio malato o di tanti “perché cessi una guerra”? Da questa domanda parte la catechesi di Papa Francesco nell’udienza generale di questa mattina, tenuta, per la terza volta in questo mese di maggio, nel cortile di San Damaso, dedicata ancora alla preghiera cristiana. Seguendo la traccia del Catechismo della Chiesa Cattolica, il Papa affronta “una contestazione radicale alla preghiera”, che deriva da una osservazione comune: “noi preghiamo, domandiamo, eppure a volte le nostre preghiere sembrano rimanere inascoltate”. Guardiamo al "Padre nostro" e alle preghiere nei Vangeli Francesco trova la ris

Pentecoste, il Papa: oggi è tempo di riversare misericordia sul mondo

Papa Francesco celebra nella Basilica di San Pietro la Messa nella solennità di Pentecoste, che ricorda la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli nel Cenacolo. Con la sua venuta, afferma, tutto cambia per loro e lo Spirito continua a parlare alla Chiesa spazzando via ogni timore e spingendola all'unità Lo Spirito Santo è " il dono definitivo, il dono dei doni". Lui continua nel tempo a suggerire alla Chiesa di abitare il presente, senza nostalgie e timori, di cercare l'insieme e non la parte, di mettere Dio al primo posto e non le proprie forze. Parlando con i suoi discepoli, Gesù chiama lo Spirito Santo Paraclito, in sostanza, afferma Papa Francesco all'inizio della sua omelia , Consolatore e Avvocato. ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ) Lo Spirito dà pace al cuore Il Consolatore: tutti noi, specie nei momenti difficili, dice il Papa, "cerchiamo consolazioni", ma quelle terrene "svaniscono presto". Sono "come degli a

Francesco: restiamo nel "fiume" della Chiesa, lo Spirito fa l'unità

Prima della recita del Regina Caeli, il Papa, dalla finestra del suo studio che dà su Piazza San Pietro, ricorda che lo Spirito Santo “ci rende nuove creature” come fece a Pentecoste con gli Apostoli, e “mette in comunicazione persone diverse, realizzando così l’unità e l’universalità della Chiesa” Lo Spirito Santo “ci rende nuove creature” come fece a Pentecoste con gli Apostoli, “vince tutte le nostre titubanze”, e “mette in comunicazione persone diverse”, realizzando così “l’unità e l’universalità della Chiesa”. Nella solennità di Pentecoste, le parole di Papa Francesco prima della recita della preghiera del Regina Caeli sono tutte per lo Spirito Santo, “vento forte e libero” che "cambia il cuore", "abbatte le nostre difese" e "smonta le nostre false sicurezze". ( Ascolta il servizio con la voce del Papa ). Lo Spirito "non si lascia inquadrare nei nostri schemi" Il Papa rievoca quanto accadde a Gerusalemme “cinquanta giorni dopo la Pasqua di

Festa di Santa Rita-Santa Messa

Anche in questi tempi di pandemia S.Rita, l’umile suora agostiniana di Cascia, ci attira con il fascino della sua Santità semplice e profonda, vissuta nell’ordinarietà della Sua travagliata vita, segnata da terribili prove, ma sempre centrata sull’amore di Dio, perdonando e amando. Artigiana di pace, di fraternità e comunione, Santa Rita è un fulgido esempio di donna impegnata nel campo sociale, richiamando tutti al valore della solidarietà, della famiglia, della legalità, con una vita generosamente a servizio del prossimo per la gloria di Dio.

Santa Rita da Cascia, la santa delle cause impossibili

  Nel 1381 a Roccaporena nasce Rita, che desiderava consacrarsi a Dio, ma i genitori, avanti nell'età, prima di morire, vollero vedere sistemata quell'unica loro figlia. Rita mite e obbediente, non volle contrariare i suoi genitori, e, giovanissima, andò in sposa a Paolo Mancini. L'indole rissosa di Paolo non impedì a Rita, con ardente e tenero amore di sposa, di aiutarlo a cambiare il suo spigoloso carattere. Dall'amore di Paolo e Rita nacquero due gemelli: Giacomo Antonio e Paola Maria. Purtroppo questa sua vita coniugale fu tragicamente spezzato con l'assassinio del marito. Ragioni di avversità politiche, vecchie vendette potevano essere la causa del delitto. Le ultime parole di Paolo verso Rita e i suoi figli furono piene di amore. In lei si accese una sconfinata pietà verso coloro che le avevano ucciso il marito. Intraprese subito un’azione efficace per raggiungere la pacificazione, incominciando dai propri figli, che sentivano come un dovere vendicare la morte

Santa Rita da Cascia, la santa degli impossibili

    Papa Leone XIII la canonizzò nel 1900 La tradizione narra che Santa Rita prima di spirare chiese di portargli i due frutti che erano presenti nel piccolo terreno di sua proprietà a Roccaporena. Questi erano due fichi ed una rosa. La cosa che colpi tutti è che in quel mese il paese viveva una intensa nevicata e questi apparvero sotto la neve. I due simboli sono diventati per tutti il segno dell'amore del Padre per la piccola santa che spirò dopo una vita intensa e vissuta tutta nella bontà del vangelo. Rita nasce da una buona famiglia di Roccaporena nel 1381. Poco si sa dell'infanzia della santa e vi è incertezza anche sulla data di nascita. Giovanissima vedendo le suore dedicare la loro vita a Dio, decide di consacrarsi nei consigli che la vita religiosa chiede ma non impone. Per volere dei genitori, però, è invitata a sposarsi con Paolo Ferdinando di Mancino, ma il marito non capisce la grandezza della donna che ha al fianco. Lo sposo, di posizione economica buona, grazie

Cicli di Incontri in Diretta...“I BAMBINI NON SI TOCCANO”

XXV Giornata Bambini Vittime 2021 della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza, contro la pedofilia (GBV) c on la straordinaria partecipazione di Don Fortunato DI NOTO. La sua battaglia in difesa dei bambini. Racconti di storie e attività di don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano, fondatore dell’associazione Meter, da molti anni in prima linea nella lotta alla pedofilia e alla pedopornofilia diffusa specialmente tramite Internet.   interviene il Dr. Nicola Perta   (Psicologo, psicoterapeuta, giudice onorario presso il tribunale per i minorenni di Bari)   Cura l'incontro il Dr. Nicola TEOFILO (Giornalista) La vita di don Fortunato Di Noto è un manifesto. «Giu le mani dai bambini» è da trent'anni il grido accorato e imperioso di questo parroco di periferia ad Avola, nel Siracusano, infaticabile cacciatore a livello planetario di abusanti di innocenti. Non solo di predatori sessuali, ché dei bambini si può abusare in tanti modi, e ognuno talmente devastante da

Il Papa: pregare sempre, oltre accidia e distrazione, per non avere un cuore grigio

All'udienza generale nel Cortile di San Damaso Francesco esorta a rivolgere al Padre anche la preghiera del "perché", come fa un bambino col suo papà, e a camminare con perseveranza anche nei tempi difficili Distrazione, aridità, accidia. Si possono incontrare tante difficoltà nella preghiera. Bisogna “individuarle e superarle”. È la strada che indica il Papa nella catechesi all’udienza generale esortando a non scoraggiarsi di fronte all’alternarsi di tempi di consolazione e di aridità, ma a perseverare nella preghiera come ha fatto Giobbe che ha anche protestato sentendosi trattato ingiustamente. “Tante volte, anche protestare davanti a Dio è un modo di pregare”, nota il Papa, anche “arrabbiarsi”, "perché tante volte il figlio si arrabbia con il papà” e questo è un modo di rapporto con lui. Anche nella "valle oscura" perseverare Nella catechesi del mercoledì, ripresa dalla scorsa settimana nel Cortile di San Damaso in Vaticano e alla presenza dei fedeli,