Passa ai contenuti principali

Francesco: per un cristiano non c'è distinzione tra azione e preghiera

All'udienza generale il Papa parla della preghiera di contemplazione e la definisce il “respiro" del rapporto dell'uomo con Dio: nel Vangelo c'è un'unica, grande chiamata, quella a seguire Gesù sulla via dell’amore, "carità e contemplazione sono sinonimi"



Apre l'udenza generale di oggi la lettura del Salmo 8,2.4-6.10 che recita: "O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza […]. Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi? Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato...". E' un inno di lode a Dio che nasce dalla contemplazione delle sue opere.

La contemplazione dipende dal cuore
La dimensione contemplativa dell’essere umano, afferma Papa Francesco dando inizio alla sua catechesi “è un po’ come il ‘sale’ della vita: dà sapore, dà gusto alle nostre giornate”. E si può contemplare guardando sorgere il sole, ascoltando una musica, leggendo un libro o davanti ad un’opera d’arte o ancora davanti "a quel capolavoro che è il volto umano”. Contemplare, afferma Francesco, “è un modo di essere” ma “essere contemplativi non dipende dagli occhi, ma dal cuore”. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

E qui entra in gioco la preghiera, come atto di fede e d’amore, come “respiro” della nostra relazione con Dio. La preghiera purifica il cuore e, con esso, rischiara anche lo sguardo, permettendo di cogliere la realtà da un altro punto di vista. Il Catechismo descrive questa trasformazione del cuore da parte della preghiera citando una famosa testimonianza del Santo Curato d’Ars: "La contemplazione è sguardo di fede fissato su Gesù. 'Io lo guardo ed egli mi guarda', diceva al suo santo curato, il contadino di Ars in preghiera davanti al Tabernacolo. […] Tutto nasce da lì: da un cuore che si sente guardato con amore. Allora la realtà viene contemplata con occhi diversi.

La luce dell'amore del Padre
Nella contemplazione amorosa, prosegue il Papa, basta uno sguardo, “basta essere convinti che la nostra vita è circondata da un amore grande e fedele da cui nulla ci potrà mai separare”. Così era per Gesù il cui segreto, nei momenti più difficili della sua esistenza terrena, era “la relazione con il Padre celeste”. Francesco ricorda l’episodio della Trasfigurazione collocato dai Vangeli proprio nel momento critico della missione di Cristo “quando crescono intorno a Lui la contestazione e il rifiuto” perfino da parte dei discepoli. “Proprio nel momento in cui Gesù è incompreso – osserva il Papa - proprio quando tutto sembra offuscarsi in un vortice di malintesi, è lì che risplende una luce divina”, la luce dell’amore del Padre.

Nel Vangelo contemplazione e azione non sono contrapposte
Papa Francesco prosegue la sua riflessione facendo notare che ci sono stati maestri di spiritualità che hanno contrapposto la contemplazione all’azione, esaltando coloro che scelgono di fuggire dal mondo per dedicarsi solo alla preghiera ma, dice, questo “è un dualismo che non appartiene al messaggio cristiano”. Quindi il Papa prosegue:

C’è un’unica grande chiamata, una grande chiamata, nel Vangelo, ed è quella a seguire Gesù sulla via dell’amore. Questo è l’apice, è il centro di tutto. In questo senso, carità e contemplazione sono sinonimi, dicono la medesima cosa. San Giovanni della Croce sosteneva che un piccolo atto di puro amore è più utile alla Chiesa di tutte le altre opere messe insieme. Ciò che nasce dalla preghiera e non dalla presunzione del nostro io, ciò che viene purificato dall’umiltà, anche se è un atto di amore appartato e silenzioso, è il più grande miracolo che un cristiano possa realizzare. E questa è la strada della preghiera di contemplazione: io Lo guardo, Lui mi guarda e lì, atto di amore nel dialogo silenzioso con Gesù che fa tanto bene alla Chiesa.

Ai fedeli: ricordatevi il Rosario
A conclusione dell'udienza, Papa Francesco rivolge a tutti i fedeli un invito a recitare il Rosario, in questo mese mariano, "per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative", seguendo la maratona che coinvolge i Santuari nel mondo. Ai fedeli di lingua italiana, in particolare, ricorda di unirsi spiritualmente alla Supplica alla Madonna del Rosario che si terrà sabato prossimo 8 maggio a mezzogiorno al Santuario di Pompei.

Adriana Masotti - Città del Vaticano

FONTE: VATICAN NEWS

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.