Passa ai contenuti principali

Accuse assurde e infamanti

A proposito delle presunte rivelazioni su Papa Wojtyla e il caso Orlandi


ANDREA TORNIELLI

Pensate che cosa sarebbe accaduto se qualcuno fosse andato in televisione ad affermare, sulla base di un “sentito dire” proveniente da una fonte anonima e senza lo straccio di un riscontro o testimonianza anche soltanto di terza mano, che vostro padre o vostro nonno di notte usciva di casa e insieme a qualche “compagno di merende” andava in giro a molestare ragazze minorenni. E immaginate che cosa sarebbe successo se il vostro parente, ormai defunto, fosse universalmente conosciuto e da tutti stimato, a motivo di qualche importante ruolo ricoperto. Non avremmo forse letto commenti ed editoriali indignati per il modo inqualificabile con cui è stata lesa la buona fama di questo grande uomo, amato da tanti?

È accaduto davvero, purtroppo, con san Giovanni Paolo II, Pontefice della Chiesa cattolica dal 16 ottobre 1978 al 2 aprile 2005. L’accusa è stata lanciata da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa nel centro di Roma in un pomeriggio di giugno del 1983. Pietro, in presenza del suo avvocato Laura Sgrò che annuiva, ha raccontato nel corso della trasmissione Di martedì condotta su La7 in prima serata da Giovanni Floris, che papa Wojtyla la notte usciva in compagnia di qualche monsignore per andare a cercare ragazzine. Il tutto è stato presentato come indiscrezione credibile, accompagnata da qualche sorrisino ammiccante, come si si parlasse di un segreto di Pulcinella. Prove? Nessuna. Indizi? Men che meno. Testimonianze almeno di seconda o terza mano? Neanche l’ombra. Solo anonime accuse infamanti.

Parole che Pietro Orlandi ha accompagnato all’audio attribuito ad un sedicente membro della Banda della Magliana il quale asserisce – anche lui senza prove, indizi, testimonianze, riscontri o circostanze – che Giovanni Paolo II “pure insieme se le portava in Vaticano quelle”, intendendo Emanuela e altre ragazze: per porre fine a questa “schifezza” il segretario di Stato di allora si sarebbe rivolto alla criminalità organizzata per risolvere il problema. Una follia. E non lo diciamo perché Karol Wojtyla è santo o perché è stato Papa. Anche se questo massacro mediatico intristisce e sgomenta ferendo il cuore di milioni di credenti e non credenti, la diffamazione va denunciata perché è indegno di un Paese civile trattare in questo modo qualunque persona, viva o morta, che sia chierico o laico, Papa, metalmeccanico o giovane disoccupato. È giusto che tutti rispondano degli eventuali reati, se ne hanno commessi, senza impunità alcuna o privilegi. È sacrosanto che si indaghi a 360 gradi per cercare la verità sulla scomparsa di Emanuela. Ma nessuno merita di essere diffamato in questo modo, senza neanche uno straccio di indizio, sulla base dei “si dice” di qualche sconosciuto personaggio del sottobosco criminale o di qualche squallido anonimo commento propalato in diretta Tv.

FONTE: VATICAN NEWS

Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….