Passa ai contenuti principali

Festa della Divina Misericordia, Dziwisz: non perdere la fiducia in Dio

Il Segretario particolare di Giovanni Paolo II e suo più stretto collaboratore rilegge, ai nostri microfoni, la festa di questa Domenica, alla luce della realtà che stiamo vivendo, torna all'origine della sua istituzione per volere di Papa Wojtyła e intreccia la figura di Santa Faustina con quella di Papa Francesco, quali apostoli della Divina Misericordia.

La statua di san Giovanni Paolo II davanti al santuario della Divina Misericordia a Cracovia 


Una Messa per la Festa della Divina Misericordia, istituita 20 anni fa da san Giovanni Paolo II, nella seconda domenica di Pasqua, dando seguito a quanto chiese Gesù stesso in una delle apparizioni a suor Faustina Kowalska, nel 1931 a Plock. Sarà Papa Francesco oggi alle 11 a celebrarla, nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia poco distante da Piazza San Pietro, il santuario romano dedicato proprio alla promozione della spiritualità della Divina Misericordia. Francesco stesso, dopo che la Sala Stampa lo aveva preannunciato, lo ha ricordato ai fedeli, sabato mattina, al termine della Messa a Casa Santa Marta.

È la prima volta che un pontefice torna in questa chiesa, 25 anni dopo san Giovanni Paolo II che qui benedì l’immagine di Gesù misericordioso che vi si venera, quello stesso Gesù, descritto da suor Faustina nelle sue visioni mistiche, dal cui cuore trafitto partono “due fasci di luce che illuminano il mondo", e dal quale - secondo le parole di Karol Wojtyla, “scaturisce la grande onda di misericordia che si riversa sull'umanità”. Fu proprio la santa polacca a far conoscere al mondo questa devozione e il volere stesso di Gesù : "Desidero che la festa della misericordia - sta scritto nel diario di Faustina - sia di riparo e rifugio per tutte le anime. L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della mia misericordia”.

Francesco sceglie dunque questa festa - così legata al suo magistero e al suo amato predecessore - e il santuario romano, per la sua seconda uscita pubblica in tempo di restrizioni da Coronavirus. Lo fa in un momento appunto di difficoltà e solitudine in cui i fedeli sono lontani e non possono partecipare alla celebrazione, se non attraverso i media: ma "mai perdere fiducia e speranza in Gesù Misericordioso, mai dubitare della protezione degli apostoli della Divina Misericordia, santa Faustina Kowalska e san Giovanni Paolo II". Così, commentando questa festa e il momento che l'umanità sta attraversando, il cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e già segretario personale del Papa polacco. A 100 anni dalla sua nascita, il prossimo 18 maggio, proprio la fervida devozione a Gesù misericordioso - afferma il porporato - lo rende vivo e presente, ancora oggi un "dono per la Chiesa e l'umanità":

Questa domenica è la Festa della Divina Misericordia: la viviamo tutti in maniera diversa quest'anno senza poter partecipare di persona ai riti e anche stando lontani dal Papa fisicamente. Siamo in tempo di pandemia, dunque come conciliare questa festa con il momento difficile che stiamo vivendo?
R. - Non perdiamo la fiducia nella Divina Misericordia. Dobbiamo di nuovo rivolgerci a Gesù Misericordioso come è stato fatto durante la seconda guerra mondiale. Anche adesso è un momento difficile per tutta l'umanità, e sempre dobbiamo avere speranza e affidarci a Gesù Misericordioso e agli apostoli della Divina Misericordia, suor Faustina e Giovanni Paolo II . Loro sono i nostri protettori e lo abbiamo già sperimentato, ci sono sempre vicini e sempre ci proteggono. Quindi la grande festa della Divina Misericordia ci ricorda questo: non perdere speranza e fiducia in Dio.

Papa Giovanni Paolo II e il suo segretario

20 anni fa san Giovanni Paolo II istituì questa domenica speciale rispondendo alla richiesta di Gesù trasmessa a Santa Faustina Kowalska. Secondo lei come questa ricorrenza ha inciso sulla chiesa universale in tutto questo tempo?
R. - Certamente all'inizio non ne erano tanto convinti anche gli ecclesiastici; poi piano piano hanno capito che questa è una cosa ispirata dal Signore, dallo Spirito Santo e che occorre camminare su questa strada seguendo Giovanni Paolo II.

Anche per Papa Francesco possiamo usare la definizione di Apostolo della Misericordia come per Santa Faustina venerata appunto come apostola della divina misericordia? Quali le somiglianze che legge nei loro cammini?
R. - Lo abbiamo sentito tante volte: anche Papa Francesco è devoto alla Divina Misericordia. Lo abbiamo sperimentato in particolare durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. Tante volte ne parlava anche invitando i giovani ad avere speranza e fiducia nel Dio misericordioso.

Il prossimo 18 maggio ricorderemo i cento anni dalla nascita di Karol Wojtyla. La Chiesa tutta, non solo in Polonia, si sta preparando a questo giorno. A lei che è stato così a lungo a fianco del pontefice, questo traguardo cosa suscita nel cuore? Quali emozioni, quali ricordi, quali speranze?
R. - Certamente nel tempo mi torna sempre nella mente questa grande figura di pontefice, quale dono per la Chiesa e per l'umanità. Lui è morto già da 15 anni ma continua sempre ad ispirare e lo fa anche oggi proprio attraverso la devozione a Gesù Misericordioso.

Giancarlo Lavella e Gabriella Ceraso - Città del Vaticano 

FONTE: VATICAN NEWS

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.