Passa ai contenuti principali

Il Papa: dare vita a un movimento "dal basso" per la terra, le sfide globali si vincono insieme

Dalla Biblioteca del Palazzo apostolico il Papa dedica oggi la catechesi dell’udienza generale alla difesa del creato, in occasione della 50.ma Giornata Mondiale della Terra


Dobbiamo crescere nella coscienza della cura della casa comune, che è stata invece inquinata e depredata, dando anche a vita a un movimento popolare “dal basso”. Proprio la tragica pandemia di Covid-19 sta, infatti, dimostrando che soltanto insieme e facendosi carico dei più deboli, “possiamo vincere le sfide globali”. È l’orizzonte indicato da Papa Francesco nella catechesi all’udienza generale del mercoledì, tenuta nella Biblioteca del Palazzo apostolico. Serve quindi “una conversione ecologica” e “un piano condiviso” per scongiurare il deterioramento della terra, avendo cura delle altre creature e nutrendo amore e compassione per gli altri. Con una sosta, dunque, nel ciclo che sta tenendo sulle Beatitudini, il Papa incentra stamani la sua riflessione sulla difesa del creato, in occasione della 50.ma Giornata Mondiale della Terra, dedicata proprio a lui, nel quinto anniversario della Laudato si’, e vissuta in Italia quest’anno, a causa della pandemia da coronavirus, con "maratona multimediale" live di 12 ore, iniziata alle 08.00 del mattino, con ospiti e collegamenti internazionali. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

La terra, infatti, non è un “deposito di risorse” ma “per noi credenti il mondo naturale è il ‘Vangelo della Creazione’", sottolinea. Questo è il “modo nuovo” con cui guardare alla creazione. Siamo, infatti, un’unica famiglia umana interdipendente, fatti di materia terrestre, con il soffio vitale che viene da Dio, e quindi a immagine di Dio. Ma a causa dell’egoismo, siamo venuti meno a questa responsabilità di “custodi” della terra, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Il Papa esprime, quindi, apprezzamento sincero per i “vari movimenti internazionali e locali”, che si sono formati “per risvegliare le coscienze”. “Sarà ancora necessario - dice - che i nostri figli scendano in strada per insegnarci ciò che è ovvio, vale a dire che non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene”. Un incoraggiamento, quindi, all’impegno di ciascuno che può dare il suo piccolo contributo:

Vorrei incoraggiare a organizzare interventi concertati anche a livello nazionale e locale. È bene convergere insieme da ogni condizione sociale e dare vita anche a un movimento popolare “dal basso”.

Riguardo alla collaborazione come comunità internazionale, la sua esortazione si volge anche a quanti hanno autorità a guidare il processo che condurrà a due “importantissimi” incontri, la COP15 sulla Biodiversità a Kunming (Cina) e la COP26 sui Cambiamenti Climatici a Glasgow (Regno Unito).

Non rovinare l'opera del Signore
Si tratta di creare “armonia” anche nel “nostro rapporto con la gente, con il prossimo, con i più poveri, con la terra”, rimarca. E l’armonia è ciò che fa lo Spirito Santo.

Nel celebrare oggi la Giornata Mondiale della Terra, siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la terra, perché essa non è soltanto casa nostra, ma anche casa di Dio. Da ciò scaturisce in noi la consapevolezza di stare su una terra sacra!

Dio davanti alla creazione vide, infatti, che era cosa molto buona ma davanti a “queste tragedie naturali che sono la risposta della terra al nostro maltrattamento” , “non credo che mi dica che è una cosa molto buona”, rileva il Papa ricordando che “siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore”. "Abbiamo peccato - afferma - contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore".

La saggezza del "buon vivere"
Il Papa richiama, quindi, un detto spagnolo che dice così: “Dio perdona sempre; noi uomini perdoniamo alcune volte sì, alcune volte no; la terra non perdona mai”. Se l’abbiamo deteriorata, avverte Papa Francesco, la risposta sarà molto brutta. Forte anche il richiamo alla contemplazione, a quella saggezza del “buon vivere” dei popoli originari, intesa da loro non nel senso di passarla bene, ma del vivere in armonia con la terra. Infine, il Papa conclude tornando ad esortare, in questo tempo pasquale, ad apprezzare il magnifico dono del creato e a prendersi cura dei fratelli.

Debora Donnini – Città del Vaticano

FONTE: VATICAN NEWS

Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….