Passa ai contenuti principali

Il presepe un’appendice all’albero di Natale o un “Admirabile signum” come dice il Papa?

Il Natale si avvicina, ritornano le polemiche sul presepe nelle scuole pubbliche. In giro c’è già chi pensa di abolire le tradizionali recite natalizie in rispetto ai bambini di altre confessioni, ma io invece vi propongo di recuperare il senso del presepe e quindi anche del Natale, per scoprire che in quella grotta c’è un messaggio per tutti, non solo per i cristiani.



Il presepe, lo sappiamo tutti, rievoca la vicenda umana della nascita di Gesù, il Dio che si fa carne per venire a salvare l’uomo. In quello scenario antico che profuma di muschio è contenuto un misterioso messaggio, una parola silenziosa appena appena sussurrata ma a condizione che ci si conceda una sosta contemplativa.

Davanti al presepe non c’è spazio per il sentimentalismo, per il buonismo, per la bontà che dura un giorno. Non si tratta della rappresentazione di un fatto accaduto oltre duemila anni fa e che, oltre al ricordo, non ha niente da dire alla nostra vita. Quella grotta ci rimanda al mistero, al prodigio di un Dio che si manifesta. Di prodigioso c’è che Dio entra nella storia in carne ed ossa. Si fa vedere e toccare in un bambino e all’uomo non resta altro che riconoscerlo.

Affinché questa sosta davanti al presepe sia un’occasione per trasmette la fede, cari genitori, catechisti ed educatori dobbiamo lasciarci scuotere dalla Parola di Dio. È lì che il presepe acquisisce il suo valore. Mentre da un lato la Parola commenta i fatti di Betlemme, dall’altro contiene il messaggio di salvezza che Dio vuole donarci. Il mio consiglio è di sostare davanti al presepe, invocare lo Spirito Santo, leggere un brano del Vangelo e poi concedersi un tempo di silenzio e meditazione. Questa breve ma intensa liturgia domestica farà di quella piccola ricostruzione uno spazio di dialogo con il nostro Dio e permetterà al presepe di riattualizzare il prodigio di Betlemme.

Il tempo dell’Avvento e il tempo natalizio sono un lungo periodo sufficiente per creare più di una occasione per sostare davanti al presepe e intessere con i nostri figli un dialogo che parte dalla Parola di Dio, e che pertanto dovrà avere uno spazio tutto suo accanto al presepe. Questa antica ricostruzione apre ampi spazi di riflessione su molti argomenti attuali: il protagonismo della famiglia, l’intesa della coppia, la diversità e l’importanza dei ruoli tra Maria e Giuseppe. Quanti spunti di riflessione offre il presepe per intessere una conversazione costruttiva con i nostri figli!

Anche il Santo Padre ha fatto riferimento all’importanza del presepe. Proprio domenica scorsa a Greccio in provincia di Rieti, dove nel 1223 san Francesco di Assisi realizzò il primo presepe vivente della storia, papa Bergoglio ha firmato la Lettera apostolica “Admirabile signum”. Dopo mesi di retorica sovranista sul presepe e conseguenti accuse, il Papa si riappropria del vero significato del presepe, “mirabile segno” appunto da portare in tutti i luoghi pubblici, “una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità”.

E noi come siamo messi? Quanta consapevolezza abbiamo dell’importanza del presepe? È solo una tradizione vuota? Un’appendice all’albero di Natale o è un “Admirabile signum” appunto?


Giovanna Pauciulo

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.