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Il Papa telefona alla mamma di un ragazzo morto in un incidente a Roma: “Queste disgrazie non dovrebbero accadere”

Fabrizio Di Bitetto è morto sul colpo, a 21 anni, lo scorso anno in uno schianto. La madre Cinzia: «Le parole del Papa una carezza mandata da mio figlio. Gli ho confidato che mio marito ha perso la fede, mi ha risposto: È normale»

Il Papa telefona alla mamma di un ragazzo morto in un incidente a Roma: “Queste disgrazie non dovrebbero accadere”

Gli aveva scritto una lettera i primi di luglio, quasi uno sfogo personale con questo Papa che ha sempre mostrato grande attenzione ai drammi vissuti dalla gente. Voleva raccontargli chi fosse Fabrizio Di Bitetto, il figlio morto troppo presto, a 21 anni, a causa di un maledetto incidente avvenuto il 5 ottobre 2019, nella zona Eur di Roma. Esattamente sulla Cristoforo Colombo, strada nota per essere continuamente teatro di simili tragedie. Quel giorno, Fabrizio, servizio civile appena concluso, tanti progetti per il futuro in mente, stava andando con quattro amici in discoteca; intorno all’1.30 la Matiz Chevrolet su cui viaggiavano si è ribaltata più volte. «Nessun avvallamento o nessuna buca sono presenti in quel tratto», avevano assicurato gli agenti subito dopo i rilievi scientifici. Eppure l’auto aveva perso aderenza: forse l’eccessiva velocità, forse una manovra azzardata. Di fatto, Fabrizio è morto sul colpo.

Un dolore per la mamma Cinzia Desiati e il papà, dirigente del Policlinico Umberto I, tale da spezzare ogni equilibrio familiare. Cinzia voleva condividerlo con Papa Francesco, raccontargli di questa vita stravolta, ma anche parlargli di suo figlio, dei suoi desideri, delle sue abitudini. Non si aspettava che qualche settimana dopo Francesco prendesse il telefono e le chiamasse per trasmettergli a voce la sua vicinanza. 

Era domenica 26 luglio, intorno alle 16.20, quando sullo smartphone della donna è apparsa la chiamata di un numero privato. Aveva già telefonato nei tre giorni precedenti, ma Cinzia non aveva mai fatto in tempo a rispondere. Quel giorno sì, e dall’altra parte del cellulare si è sentita dire: «Pronto, la signora Cinzia? Sono Papa Francesco…». Il primo pensiero è stato ad uno scherzo di cattivo gusto. «Ero emozionatissima, mi sono sentita come una bambina spaesata. Lì per lì ho pensato fosse uno scherzo, gliel’ho detto e lui mi ha tranquillizzata dicendo: “Tutti quanti pensano sia uno scherzo quando chiamo”. Ma la voce era la sua», ha raccontato la donna al quotidiano online InTerris, fondato da don Aldo Bonaiuto, che per primo ha riportato la storia.

Il Papa ha detto a Cinzia di avere davanti agli occhi la lettera e la foto di Fabrizio che lei aveva allegato alla lettera, insieme a tutti i suoi contatti e alla richiesta di poterlo incontrare con il marito che dopo la grave perdita ha perso la fede. «Come sta? E come sta suo marito?», sono state infatti le prime parole del Pontefice. «Abbiamo parlato di Fabrizio e mi ha detto che queste disgrazie non dovrebbero accadere», ha raccontato la Desiati. «Gli ho confidato che mio marito aveva perso la fede. Lui mi ha rincuorata dicendo “Lo capisco. É normale che succeda”. Con le parole di un padre, mi ha ripetuto più volte che comprendeva l’atteggiamento di mio marito senza condannarlo, anzi lo ha compreso giustificando il suo atteggiamento dovuto al forte dolore provato».

«Anche la mia fede ha vacillato», ha spiegato la madre. «Ho riversato il mio dolore sul Signore. Ho tolto tutti i crocifissi ma mi sono aggrappata alla figura della Madonnina, perché lei ha vissuto il mio stesso dolore. L’8 dicembre, però, quando si avvicinava il periodo del Natale ed eravamo in condizioni disperate, mi sono fatta coraggio per vivere le feste da cristiana, anche se mi sarei voluta addormentare e svegliare il 7 gennaio direttamente. Così ho rimesso piede in chiesa. Durante la messa ho pregato e iniziato un mio percorso interno che mi ha riavvicinata al Signore».

Di tutto questo, Cinzia ne ha parlato con il Papa ribadendo il desiderio di incontrarlo di persona. Una possibilità che Francesco non ha escluso: «Quando sarà possibile faremo quest’incontro, intanto io prego e pregherò per la sua famiglia, voi però dovete pregare per me», ha detto. 

«Papa Francesco mi ha dato gioia», ha commentato Cinzia sempre a InTerris. «È stato Fabrizio a farmi ricevere questa chiamata. È come se lui attraverso il Papa avesse voluto dire: “Mamma, devi continuare ad essere forte e non arrenderti”».

Cinzia infatti non si arrende e prosegue la battaglia legale avviata lo scorso anno per omicidio stradale. Lei e il marito vogliono capire cosa esattamente è accaduto la notte del 5 ottobre 2019 a quel figlio la cui «unica colpa è stata quella di essere un passeggero a bordo di quella maledetta automobile», come ha scritto la donna su Facebook, dove ha creato il Gruppo “Insieme per Fabrizio”. Uno spazio per ricevere sostegno e offrirlo alle famiglie che vivono simili drammi, ma anche per lanciare messaggi positivi ai ragazzi coetanei di Fabrizio che ogni weekend rischiano la vita per un soffio.

Salvatore CERNUZIO

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