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Il Papa: come Maria stupirsi dei doni di Dio, non darli mai per scontati

All’Angelus nella solennità dell’Immacolata Concezione Francesco indica nello stupore per le opere di Dio e nella fedeltà nelle cose semplici i due atteggiamenti che hanno consentito a Maria di custodire il cuore libero dal peccato


Stupore e fedeltà nelle cose semplici. Durante la preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro, alla presenza di circa 10 mila fedeli, secondo i dati forniti dall Gendarmeria Vaticana, Papa Francesco mette in luce due atteggiamenti della Vergine Maria che le hanno consentito di avere un cuore totalmente libero dal peccato. Prima di tutto la sorpresa e il turbamento nel sentirsi chiamata “piena di grazia:

È un atteggiamento nobile: sapersi stupire di fronte ai doni del Signore, non darli mai per scontati, apprezzare il loro valore, gioire della fiducia e della tenerezza che essi portano con sé. Ed è anche importante testimoniare questo stupore davanti agli altri, parlando con umiltà dei doni di Dio, del bene ricevuto, e non solo dei problemi quotidiani. Essere più positivi. Possiamo chiederci: io so stupirmi per le opere di Dio? Mi capita qualche volta di provarne meraviglia e di condividerla con qualcuno? O sempre cerco le cose brutte, le cose tristi?

Semplicità
Maria, sottolinea il Vescovo di Roma, è una “ragazza semplice” che “grazie alla sua semplicità ha conservato puro quel Cuore Immacolato con cui, per grazia di Dio, è stata concepita”:

Per accogliere i grandi doni di Dio è decisivo saper fare tesoro di quelli più quotidiani e meno appariscenti.

Allenarsi a dire "sì" a Dio
Nella semplicità infatti la Vergine, prosegue il Pontefice, ha coltivato il dono immenso della sua Immacolata Concezione e ha accolto le occasioni di crescita del suo tempo: la Parola di Dio, la fede a cui era stata educata dai genitori, la generosità e la prontezza con cui si comportava. “Con la fedeltà quotidiana nel bene la Madonna ha permesso al dono di Dio di crescere con lei. Si è allenata a dire ‘sì’ al Signore con tutta la sua vita”:

Allora ci chiediamo: io credo che l’importante, nelle situazioni di ogni giorno come nel cammino spirituale, è la fedeltà a Dio? E, se ci credo, trovo il tempo per leggere il Vangelo, per pregare, partecipare all’Eucaristia e ricevere il Perdono sacramentale, per fare qualche gesto concreto di servizio gratuito? Sono quelle piccole scelte decisive per accogliere la presenza del Signore.

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

FONTE: VATICAN NEWS 

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