Passa ai contenuti principali

Giovanni Paolo II e la comunicazione

Il magistero di Giovanni Paolo II non si è basato solo sulla parola, benché egli abbia lasciato alla Chiesa un incalcolabile numero di discorsi e di testi di grande spessore teologico, filosofico e antropologico, ma anche sui gesti. 




Potremmo dire che l’eloquenza dei suoi comportamenti lo abbia reso antesignano di quella «enciclica dei gesti» che è stata giustamente attribuita a Papa Francesco. Basti pensare a quello compiuto dal Pontefice polacco a San Giovanni Rotondo, quando si inginocchiò sulla tomba di Padre Pio, cancellando – di fatto – il divieto del Sant’Uffizio di recarsi a San Giovanni Rotondo «per motivo di devozione», emanato il 24 luglio 1924 e formalmente mai revocato.

Entrambe le modalità espressive, parole e gesti, sapientemente utilizzate come si addice a chi ha calcato il palcoscenico, riuscivano a far giungere il messaggio a tutti, credenti e non, grazie ai mezzi di comunicazione di massa, di cui il Pontefice riusciva sempre a catturare l’attenzione e l’interesse. Non a caso si è parlato, e si parla tuttora, di “stile Wojtyla”: diretto, informale e spesso improvvisato, che è stato il suo punto di forza. 

Le stesse caratteristiche hanno, inoltre, rivoluzionato il rapporto fra i giornalisti e il Papa, che – soprattutto nei voli dei viaggi apostolici – hanno avuto la possibilità di stabilire relazioni personali, quasi confidenziali, con il Santo Padre, anche grazie alla preziosa mediazione del suo portavoce, Joaquin Navarro Valls, primo laico chiamato, proprio da Giovanni Paolo II, a dirigere la Sala Stampa della Santa Sede e che fu interprete anche dei suoi ultimi, silenziosi pensieri in punto di morte.


A Giovanni Paolo II non sfuggiva l’importanza, per l’evangelizzazione, dei mezzi di comunicazione, già evidenziata dai padri conciliari. Ecco perché, dopo averne parlato nell’enciclica Redemptoris missio e nei 27 messaggi per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – uno per ciascun anno di pontificato – volle dedicare al tema un documento specifico, una lettera apostolica intitolata Il rapido sviluppo, diretta «ai responsabili delle comunicazioni sociali», ai quali 68 giorni prima di morire lasciò un accorato appello, quasi un testamento del Papa comunicatore ai suoi “colleghi”: «I criteri supremi della verità e della giustizia, nell’esercizio maturo della libertà e della responsabilità, costituiscono l’orizzonte entro cui si situa un’autentica deontologia nella fruizione dei moderni potenti mezzi di comunicazione sociale», che dovrebbe essere orientata a «salvaguardare la centralità e la dignità della persona, il primato della famiglia ed il corretto rapporto tra i diversi soggetti». Nel contempo, egli volle evidenziare le enormi potenzialità di questi strumenti, scrivendo: «Nei mezzi della comunicazione la Chiesa trova un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo e i valori religiosi, […] come pure per difendere quei solidi principi che sono indispensabili per costruire una società rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene comune». Pur senza nascondere «il rischio» che tali strumenti, «anziché essere al servizio delle persone, giungano a strumentalizzarle e condizionarle pesantemente». E sottolineo:«Questo vale, in modo speciale, per i giovani che manifestano una naturale propensione alle innovazioni tecnologiche, ed anche per questo hanno ancor più bisogno di essere educati all’utilizzo responsabile e critico dei media».



Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….