San Giovanni Paolo II e la commemorazione dei defunti | Ricordare per sperare, pregare per vivere
Nel giorno dedicato alla memoria di tutti i fedeli defunti, la Chiesa ci invita non solo ad «essere presenti» sul piano del ricordo, ma ad aprire il cuore alla speranza che è posta in Cristo risorto. Il nostro amato Papa Giovanni Paolo II ha offerto più volte chiavi di lettura e gesti concreti che aiutano a vivere questa ricorrenza come un tempo di consolazione e impegno.
Il segno del “campo – Verano” e la liturgia del ricordo
Durante la celebrazione nel campo-santo del Cimitero Monumentale del Verano a Roma, Giovanni Paolo II ha ricordato che la terra, «e quanto contiene», appartiene al Signore: “Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti”. Vaticano+1
In questo contesto – nel silenzio delle tombe, nel rispetto della memoria – egli ha indicato che la Messa si estende a tutti i defunti, non solo ai nostri cari oppure a una comunità locale, ma a “tutti i viventi e i loro abitanti”. Vaticano+1
Così la commemorazione diventa espressione della comunione universale della Chiesa: vivi e defunti uniti nel Corpo di Cristo.
La morte come passaggio, non come fine
Giovanni Paolo II ha auspicato che la morte non sia vista come un annientamento, ma come “passaggio” verso la vita definitiva. È un attimo che salpa verso l’infinito, ha scritto uno dei commentatori, citando il Papa. Abbazia San Paolo
Nella liturgia per i defunti, la Bibbia afferma con chiarezza: «Chiunque vede il Figlio e crede in lui ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». (Gv 6,40) Fratelli Contemplativi di Gesù+1
Questa speranza deve guidare la nostra commemorazione: non un semplice ricordo nostalgico, ma un atto di fiducia nel Dio che ha vinto la morte.
Preghiera e carità: dimensioni essenziali della memoria
Ricordare significa anche impegnarsi, perché la celebrazione dei defunti non si riduca a un rito formale, ma divenga stimolo a vivere da cristiani. Giovanni Paolo II ha più volte sottolineato che la carità – l’amore verso Dio e verso i fratelli – è segno concreto della nostra speranza.
Quando preghiamo per i defunti, chiederemo a Dio che li accolga nella Sua pace, e ci apriremo anche noi a camminare nella carità, affinché la nostra vita diventi testimonianza oggi del Vangelo che professiamo.
Il messaggio per la nostra Associazione
Come Associazione Giovanni Paolo II, impegnata nella promozione della cultura della vita, della memoria e della carità, siamo invitati a vivere concretamente questa giornata:
Visitando con rispetto e raccoglimento i nostri luoghi della memoria (tombe, cimiteri, cappelle) o predisponendo momenti di preghiera comunitaria.
Facendo memoria non solo dei nostri cari, ma di tutti i membri della grande famiglia della Chiesa, in una prospettiva inclusiva e universale.
Rendendo visibile la carità verso i vivi e i defunti: offrendo il nostro tempo, la nostra preghiera, un piccolo servizio.
Rafforzando la speranza nella risurrezione, affinché la morte non sia vista come l’ultima parola, ma come porta verso la vita nuova.
In questa ricorrenza, preghiamo con gratitudine per Giovanni Paolo II che ci ha indicato la via della speranza e della carità; e ci impegniamo a proseguire il suo cammino, perché la nostra testimonianza renda visibile il Cristo che “ha sconfitto la morte” e ci invita a vivere come suoi discepoli.
A cura di: Associazione Giovanni Paolo II – Settore Comunicazione

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