La seconda giornata di Papa Leone XIV in Turchia: fede, carità e unità cristiana
La seconda giornata del viaggio apostolico di Papa Leone XIV in Turchia si è rivelata densa di significato, intrecciando momenti di intensa spiritualità, gesti di vicinanza pastorale e passi importanti nel cammino ecumenico. Istanbul e Íznik — la storica Nicea — sono diventate i due poli di una giornata che rimarrà simbolica per la Chiesa universale.
Incontro alla Cattedrale dello Spirito Santo: la forza dei piccoli
La mattinata si è aperta a Istanbul, nella Cattedrale dello Spirito Santo, cuore della comunità cattolica turca. Incontrando vescovi, sacerdoti, religiosi e operatori pastorali, il Papa ha pronunciato un discorso che ha toccato profondamente i presenti, soffermandosi sulla realtà delle piccole comunità cristiane del Paese.
Papa Leone XIV ha parlato della “logica della piccolezza”, ricordando che il valore di una Chiesa non si misura dal numero dei fedeli, ma dalla qualità della testimonianza.
Ha incoraggiato i presenti a non lasciarsi scoraggiare dalle sfide, ma a vedere nella loro minoranza una chiamata speciale a vivere il Vangelo con autenticità, umiltà e perseveranza.
La visita alle Little Sisters of the Poor: la carità che genera speranza
Dopo l’incontro ecclesiale, il Papa ha raggiunto una casa di riposo per anziani gestita dalle Little Sisters of the Poor. La visita è stata uno dei momenti più intimi della giornata: Papa Leone ha salutato uno ad uno gli ospiti della struttura, ascoltando le loro storie e impartendo la sua benedizione.
Nel suo breve intervento, ha ricordato che le società moderne, dominate dall’efficienza e dalla fretta, rischiano di “perdere il senso del rispetto per gli anziani”.
Ha invitato tutti a riconoscere la dignità degli ultimi, sottolineando che è proprio lì — nella fragilità e nella cura — che si misura la maturità di una comunità cristiana.
Íznik: un pellegrinaggio nel cuore della storia della Chiesa
Il pomeriggio ha segnato il momento più atteso: il trasferimento a Íznik (l’antica Nicea), luogo del Primo Concilio Ecumenico del 325 d.C. In occasione del 1700º anniversario, Papa Leone XIV ha partecipato a una preghiera ecumenica insieme ai rappresentanti delle Chiese cristiane d’Oriente e d’Occidente.
Vicino agli scavi dell’antica Basilica di San Neofito, il Papa ha lanciato un forte appello all’unità, ricordando che i cristiani sono chiamati a testimoniare il Vangelo non attraverso divisioni, rivalità o contrapposizioni, ma attraverso la fraternità e il dialogo.
Ha condannato ogni uso della religione come pretesto per violenza o conflitto, affermando che “la fede non può mai essere arma di opposizione, ma ponte di riconciliazione”.
Un segno forte per la Chiesa di oggi
La seconda giornata del viaggio in Turchia ha mostrato con chiarezza lo stile pastorale di Papa Leone XIV:
vicino ai piccoli e ai deboli, attento alle comunità periferiche, instancabile promotore dell’unità cristiana.
L’incontro con la Chiesa locale, la visita agli anziani e il pellegrinaggio ecumenico a Íznik compongono un mosaico ricco di significati, che parla alla Chiesa del nostro tempo e invita i cristiani a essere costruttori di pace in un mondo spesso diviso e ferito.
Per l’Associazione Giovanni Paolo II
Per la nostra Associazione, questa giornata assume un valore particolare: Giovanni Paolo II fu grande promotore dell’ecumenismo, del dialogo e della valorizzazione dei più deboli.
La missione di Papa Leone XIV sembra proseguire su quella stessa via — una via di speranza, coraggio e apertura.
Associazione Giovanni Paolo II - Settore Media e Comunicazione






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