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𝘾𝙖𝙧𝙡𝙤 𝘼𝙘𝙪𝙩𝙞𝙨, 𝙞𝙡 𝙨𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙟𝙚𝙖𝙣𝙨 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖 𝙖𝙡 𝙘𝙪𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙞 𝙚 𝙜𝙪𝙞𝙙𝙖 𝙖𝙡 𝘾𝙞𝙚𝙡𝙤

Con la sua fede semplice, l’amore per l’Eucaristia e il talento per il digitale, Carlo ci ricorda che la santità è possibile per tutti, anche oggi. Due miracoli riconosciuti lo porteranno presto sugli altari.


Carlo Acutis era un ragazzo come tanti, ma con un cuore straordinario. Nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, fin da piccolo si distingue per una fede profonda e spontanea. Gesù era davvero il centro della sua giornata: ogni giorno partecipava alla Messa, pregava il Rosario e si affidava con semplicità all’amore di Dio. Diceva spesso: “𝙇’𝙀𝙪𝙘𝙖𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙖 𝙚̀ 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙖𝙪𝙩𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙙𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙡 𝘾𝙞𝙚𝙡𝙤.”

Appassionato di informatica, Carlo usa il suo talento non per divertirsi o fuggire dalla realtà, ma per far conoscere al mondo i miracoli eucaristici: a soli 11 anni progetta un sito che ancora oggi è visitato da migliaia di persone. Evangelizzava il web, unendo fede e tecnologia con una visione profetica per la sua età.
Nel 2006, a soli 15 anni, viene colpito da una forma molto aggressiva di leucemia. Carlo accoglie la malattia con una maturità disarmante, offrendo le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa. In ospedale, tra le cure e il dolore, continua a sorridere e a pensare agli altri. Poco prima di morire, dice: “𝙑𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙤𝙛𝙛𝙧𝙞𝙧𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙚 𝙡𝙚 𝙢𝙞𝙚 𝙨𝙤𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙡 𝙎𝙞𝙜𝙣𝙤𝙧𝙚, 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙡 𝙋𝙖𝙥𝙖 𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙋𝙖𝙧𝙖𝙙𝙞𝙨𝙤.” Muore il 12 ottobre 2006, con una pace che ha toccato profondamente chi lo ha conosciuto.

Dopo la sua morte, molte persone iniziano a rivolgersi a lui in preghiera. E proprio dalla preghiera nascono due miracoli straordinari:

𝙄𝙡 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙤 𝙢𝙞𝙧𝙖𝙘𝙤𝙡𝙤 𝙖𝙫𝙫𝙞𝙚𝙣𝙚 𝙞𝙣 𝘽𝙧𝙖𝙨𝙞𝙡𝙚, nel 2013. Un bambino di sei anni, Matheus, è affetto da una grave malformazione del pancreas e non può alimentarsi normalmente. Dopo che la famiglia prega per la sua guarigione e il piccolo tocca una reliquia di Carlo, guarisce completamente. I medici parlano di una guarigione scientificamente inspiegabile.
𝙄𝙡 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙢𝙞𝙧𝙖𝙘𝙤𝙡𝙤, che apre le porte alla canonizzazione, si verifica nel 𝟮𝟬𝟮𝟮 𝙞𝙣 𝘾𝙤𝙨𝙩𝙖 𝙍𝙞𝙘𝙖. Valeria, una giovane studentessa universitaria, subisce un trauma cranico gravissimo dopo un incidente in bicicletta a Firenze. I medici sono pessimisti. Sua madre si reca in pellegrinaggio sulla tomba di Carlo ad Assisi e lì lascia una preghiera. Poco dopo, Valeria riprende conoscenza e guarisce completamente. Anche in questo caso, la scienza non trova spiegazioni.

Nel 2020, Carlo è stato 𝙗𝙚𝙖𝙩𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙙 𝘼𝙨𝙨𝙞𝙨𝙞, dove riposa in una teca che lo mostra con jeans, felpa e le scarpe da ginnastica. Un santo “normale”, che parla ai giovani del nostro tempo.
Nel 2024, Papa Francesco ha riconosciuto il secondo miracolo e annunciato che 𝘾𝙖𝙧𝙡𝙤 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙘𝙖𝙣𝙤𝙣𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙤. 𝙇𝙖 𝙙𝙖𝙩𝙖 𝙪𝙛𝙛𝙞𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 𝙨𝙖𝙧𝙖̀ 𝙞𝙡 𝟮𝟳 𝙖𝙥𝙧𝙞𝙡𝙚 𝟮𝟬𝟮𝟱, 𝙛𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝘿𝙞𝙫𝙞𝙣𝙖 𝙈𝙞𝙨𝙚𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙞𝙖.
Un giovane che ha saputo trasformare la vita quotidiana in santità. Un ragazzo che ci ricorda che anche oggi, anche tra noi, la santità è possibile.

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