Questo adolescente, autentico testimone del Vangelo, ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere la Parola, per comunicare valori e bellezza. La sua fama di santità è esplosa a livello mondiale, in modo misterioso come se Qualcuno volesse farlo conoscere. La canonizzazione del giovanissimo Beato avrà luogo nel corso del Giubileo: Il beato Carlo Acutis, noto come ‘l’influencer di Dio’, sarà canonizzato in Vaticano il 27 aprile 2025. Papa Francesco lo ha presentato ai giovani come modello di santità nell’era digitale.
La Messa di Canonizzazione del Beato Carlo Acutis si celebrerà il prossimo 27 aprile, in piazza San Pietro, a conclusione del Giubileo degli Adolescenti.
«Ti ricordo la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione: che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita. Ad esempio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto. Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e a volte geniali. È il caso del giovane [...] Carlo Acutis. Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza».
Questo brano, tratto dall’Esortazione apostolica Christus vivit, è solo una delle tante occasioni in cui papa Francesco si è soffermato su Carlo Acutis e su quella che potremmo definire la “modernità” della sua santità.
Nato a Londra nel 1991, Carlo visse la sua breve vita a Milano. Breve, brevissima, quella vita si spense nel 2006, a soli 15 anni, a causa di una malattia fulminante. Ma in quei pochi anni, Carlo ha saputo plasmare la sua vita “sintonizzandola” con la presenza del Signore. D’altra parte, a soli sette anni, scriveva: «Essere sempre unito a Gesù, questo è il mio programma di vita».
Un’esistenza straordinaria proprio perché ha portato nella vita ordinaria e nelle attività quotidiane di bambino, prima, e di ragazzo e adolescente, poi, una fede assoluta e incrollabile. Ed è proprio questa normalità che spiega come la sua testimonianza, dopo il 2006, abbia rapidamente superato tutti i confini geografici.
Il 20 novembre scorso, papa Francesco ha annunciato la canonizzazione di Carlo (beatificato il 10 ottobre 2020), il cui rito si svolgerà non a caso il 27 aprile, al termine e a coronamento del Giubileo degli Adolescenti.
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