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La Medaglia Miracolosa: un fiume di grazie

«Le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie e le grazie saranno abbondanti per coloro che avranno fiducia», dice la Vergine a santa Caterina Labouré il 27 novembre 1830, mostrandole per la prima volta la Medaglia. E i dati del processo canonico alla Labouré attestano proprio tante grazie e conversioni. Scopriamo di più.


Un nome che presto divenne universale
Il conio dei primi esemplari della Medaglia segnò la rinascita della fede, il rifiorire della preghiera e il moltiplicarsi di conversioni e di guarigioni dovute a Maria «concepita senza peccato». Né suor Caterina, né padre Aladel, suo direttore spirituale, si erano preoccupati di dare un nome speciale alla Medaglia e nelle relazioni di grazie che subito arrivarono a Parigi da ogni parte, all’inizio venne chiamata con vari nomi, tutti belli e significativi. Alcuni la chiamavano solo “la Medaglia”, altri “la nuova Medaglia”, “la Medaglia di Maria”, “la Medaglia che guarisce”, “la Medaglia dell’Immacolata”. Ma fra tutti prevalse un nome che presto divenne universale: la Medaglia Miracolosa. Si cominciò a chiamarla così già alla fine del 1833, un anno dopo la prima coniazione, e questo è spiegabile pensando allo straordinario numero di prodigi che attraverso di essa il Signore operava. Grazie a padre Aladel abbiamo importanti documenti, scritti nell’arco di ben trentadue anni. Sono le sue lettere, diffuse da padre Le Luillin, e le otto edizioni della “Notice”.

Guarigioni e conversioni
Le edizioni della Notice di padre Aladel riferiscono di un totale di circa 714 guarigioni e conversioni. Si ricordano, per citarne alcune, la guarigione di una donna muta di Costantinopoli, di Soeur Marie – Agloe Dausson, di una giovane apoplettica a Chesmes (Svizzera), di padre Boulangier assistente generale della C.M.

Tra le conversioni ricordiamo quella di Alfonso Ratisbonne. Altri importanti autografi rendono la testimonianza di successive guarigioni e grazie.

Richiesta ovunque
La Medaglia era richiesta ovunque, sia da privati sia da parrocchie, dalle diocesi tramite i sacerdoti e i vescovi. L’invocazione: «O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te»divenne la giaculatoria più diffusa in quegli anni, preparando il cuore di tutti i cattolici alla solenne proclamazione, fatta da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, del dogma dell’Immacolata Concezione.

Si può davvero affermare che la Medaglia fu ed è miracolosa anche nella sua veloce e grande diffusione, non diminuita mai col passare degli anni; anzi, considerevolmente aumentata.

Indossare la Medaglia Miracolosa vuol dire ricevere un abbraccio di protezione, una promessa silenziosa che non si è soli nella lotta. Maria è il nostro rifugio, la nostra difesa, la nostra guida. La medaglia diventi il segno visibile di questa protezione, un simbolo che ci ricordi in ogni istante che qualcuno sta vegliando su di noi.

FONTE: SHALOM BLOG

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