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Lazzaro: riavvio del sistema...Ripristino del sistema operativo "battesimale"

Ultima domenica di Quaresima e ultimo appuntamento con il nostro percorso settimanale assieme alla biblista sr Anna Mátiková. Le migliorie e le correzioni individuate e risolte sono terminate, dobbiamo ora riavviare il sistema e, al top delle nostre prestazioni, prepararci a seguire il Maestro nella via d'amore e dolore che porterà alla sua e nostra Pasqua.
Dopo la pulizia, la deframmentazione del disco e le varie procedure di manutenzione, il ripristino delle impostazioni ottimali viene finalmente attivato con il riavvio del sistema. Anche il nostro percorso, giunti a questo punto, prevede un riavvio.



V Domenica di Quaresima

Letture liturgiche: Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45

Già dalla prima lettura, è evidente che con l'avvicinarsi della Pasqua si scende in profondità. Le parole di Dio riportate dal profeta Ezechiele parlano di sepolcri e tombe. Che cosa c'è di più profondo di quelle buche in cui viene deposta la salma esanime di ogni essere umano? Non c'è via di uscita per nessuno. Nell'oracolo profetico però, Dio promette ai membri del suo popolo di riaprire le loro tombe e di farli nuovamente uscire fuori. Il lettore scettico del XXI secolo non mancherà di sottolineare che si tratta di un'espressione meramente simbolica: quelli sono morti, noi moriremo e quelli dopo di noi moriranno. Fine.

Nel vangelo di questa domenica, tuttavia, troviamo molte cose, ma sicuramente non un linguaggio "simbolico". Anche qui si ha a che fare con la morte. Non una morte simbolica ma una morte reale. È morto Lazzaro, fratello di Marta e Maria e amico molto caro a Gesù. Quest'amicizia è altrettanto reale come la morte di Lazzaro. Infatti sia l'una sia l'altra vengono chiaramente confermate dalle lacrime che Gesù non riesce a trattenere. Se la loro amicizia fosse finta e se la morte di Lazzaro fosse soltanto simbolica che senso avrebbe piangere? Tutti i presenti sono ben consapevoli che, umanamente, c'è ben poco da dire in una situazione come questa. Piange anche colui di cui si pensava - almeno fino ad ora - che grazie al suo potere di guarire le malattie, calmare le tempeste e moltiplicare il cibo si sarebbe finalmente riusciti a liberare l'umanità da tutte quelle tragedie che, in ultima analisi, portano sempre alla realtà che nessuno vuole affrontare: la morte.

Gesù ha deluso alla grande le aspettative. Soltanto Marta ha il coraggio (oppure forse piuttosto la fiducia sincera) di dire a Gesù ad alta voce ciò che tutti stanno pensando: "Se tu fossi stato qui, Lazzaro non sarebbe morto!" ... "Per che cosa è dunque venuto il Figlio di Dio sulla terra se non interviene quando se ne ha maggiormente bisogno?!" Questi sono i nostri pensieri e anche quelli della gente presente non soltanto davanti alla tomba di Lazzaro ma in generale di fronte alle tante sofferenze, ingiustizie, dolori, malattie e tragedie che continuano a riprodursi sulla faccia della terra, ora come allora.





L'episodio evangelico con Lazzaro ha un lieto fine. Ma tantissime morti di persone innocenti, anche e soprattutto in questo periodo di pandemia che stiamo vivendo, non ce l'hanno affatto! Dov'è dunque questa novità assoluta che Gesù ha portato?! La risposta non si trova nel brano evangelico di questa domenica. Infatti, anche se Lazzaro viene risuscitato, invecchiando ha dovuto affrontare nuovamente la morte.
La risposta allora alla più pesante domanda del cuore umano si trova in ciò che il vangelo racconterà la prossima settimana. Si trova nell'agonia di Gesù, nella sua attenzione premurosa per i discepoli nonostante la loro indifferenza, nel suo abbandono incondizionato alla volontà del Padre, nella sua morte sulla croce e soprattutto nella sua risurrezione.

La realtà della morte e della risurrezione di Gesù è il tasto RESET che reimposta definitivamente tutte le nostre sofferenze, sconfitte e tutte le possibili forme di morte: non potranno più avere l'ultima parola. Invece di rappresentare un assurdo fallimento, la morte, con Gesù, è soltanto un passaggio alla vittoria definitiva. Per questo tutto il dolore che ci pesa non va più visto come un'ulteriore carico di assurdità ma come la possibilità di percorrere la stessa strada che Gesù ha percorso. Non da soli, ma sempre con lui. E come il suo percorso ha aperto uno smisurato flusso di grazia su tutta l'umanità, anche i nostri percorsi dolorosi apriranno varchi alla grazia per tutti, anche per coloro che neppure conosciamo.

Dopo questa domenica, vivremo una Settimana Santa e una Pasqua davvero insolite e, al momento in cui scrivo, ancora incerte. Per la nostra fede, però, la certezza rimane: Cristo ha vinto la morte, è il Signore della vita... e questo malgrado le chiese chiuse, le celebrazioni sospese, l'estremo saluto ai nostri cari negato... E quella di noi cristiani non è solo speranza, è fede!

Buona ultima domenica di Quaresima e buona preparazione alla Santa Pasqua!





Plug-in: aumentiamo le nostre prestazioni
  1. Ripercorri i plug-in proposti nelle settimane precedenti e il modo in cui li hai messi in atto. Pensa agli effetti che hanno avuto nella tua vita. Se hai notato che qualche proposta è stata particolarmente salutare, ripetila e prova ad inserirla stabilmente nel tuo programma ordinario di vita.
  2. La riconciliazione sacramentale è un ottimo modo per effettuare un salutare riavvio spirituale nella nostra vita. In questo periodo, purtroppo, la confessione non ti sarà materialmente possibile. Cerca però di non perdere nessuna occasione proposta da papa Francesco e dalla Chiesa per riconciliarti con Dio, anche in questo tempo, in attesa di poterlo fare concretamente tramite un suo ministro.





Preghiera

O Dio, Padre della vita eterna,
tu non sei il Dio dei morti, ma dei vivi
e hai inviato il Figlio tuo, messaggero della vita,
perché strappasse gli uomini al regno della morte
e li conducesse alla risurrezione.
Nel Battesimo mi hai fatto rinascere alla vita nuova.
E io ora desidero rinnovare la mia adesione a te.
Rinuncio al peccato,
per vivere nella libertà dei figli di Dio.
Rinuncio alle seduzioni del male,
per non lasciarmi dominare dal peccato.
Rinuncio a satana,
origine e causa di ogni peccato.

Credo in Dio,
Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
Credo in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna.

Dio Onnipotente, Padre del Signore Gesù Cristo,
che mi hai liberato dal peccato e mi hai fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo,
custodiscimi con la tua grazia in Cristo Gesù, mio Signore,
per la vita eterna. Amen.

FONTE: Paoline.it






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