La testimonianza di un ragazzino guarito dalla leucemia Leonardo Massai a 13 anni si trovava a remare nelle acque del fiume Tevere coi suoi compagni di barca, come faceva da anni, per prepararsi a fronteggiare l’ennesima sfida, quella di una importante gara di canottaggio che sognava di vincere. Leonardo non poteva sapere che in quel pomeriggio di giugno sarebbe stato trascinato su un altro terreno di battaglia, la più importante per la sua giovane vita. Delle strane macchie sul corpo, un’inconsueta spossatezza, la corsa all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e in pochi minuti una diagnosi quasi senza appello: leucemia linfoblastica acuta, un tumore del sangue molto raro. La forma specifica che aveva attaccato Leonardo sembrava non lasciare speranze: la sua era estremamente aggressiva e veloce. Così Leonardo rimane sospeso tra la vita e la morte per diverse settimane, non reagisce alle terapie e si aggrava rapidamente. Il prof. Franco Locatelli, primario del reparto, tenta il tutto per t...
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