Passa ai contenuti principali

I temi di Querida Amazonia, l'esortazione post-sinodale

Molti si aspettavano un’Esortazione che seguisse alla lettera i punti del Documento finale del Sinodo, e che andasse ad “approvare” - o “non approvare” – in particolare quelle questioni rimaste inevitabilmente in sospeso poiché l’ultima parola spetta sempre al Papa.


Papa Francesco, invece, con la nuova Esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonia, frutto dell’ultimo Sinodo speciale dei Vescovi dedicato a queste terre, spiazza di nuovo e rilancia, aggiungendo proprio al Documento finale – che invita comunque a prendere integralmente in considerazione e a farne speciale tesoro – 4 nuovi sogni che dice di essere riuscito a fare proprio dopo l’esperienza sinodale: un sogno sociale (attenzione ai poveri), un sogno culturale (attenzione alle bellezze del territorio), un sogno ecologico (attenzione all’ambiente vitale) e un sogno ecclesiale (nuova evangelizzazione e inculturazione). Sogni voluti senza dubbio per l’Amazzonia, ma consegnati a tutta la Chiesa.


“7. Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa.

Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana.

Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste.

Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici”. 

111 punti, 4 capitoli, introduzione, conclusione (con una bella preghiera alla Vergine Maria, “Madre della vita”) e 145 note a pié di pagina per un totale di una quarantina di pagine di word, sono questi i numeri del nuovo documento che porta la data del 2 febbraio, Festa della Presentazione del Signore.

Nel testo, dunque, il Papa non fa mai riferimento al Documento finale – e lo ribadisce esplicitamente –; piuttosto ripercorre la diagnosi dell’Instrumentum laboris del Sinodo, cita alcune precedenti Encicliche, sue (Laudato si’, in primis) e dei predecessori, i Documenti delle Conferenze generali dell’Episcopato Latinoamericano e fa ricorso a scrittori e poeti autoctoni per circostanziare e raccontare queste sue speranze per la Chiesa in Amazzonia.

A proposito dei riferimenti a documenti del Pontificato già redatti nel passato, sui quali spesso nell’Esortazione il Papa invita alla (ri)lettura, appare chiara la conferma che l’Amazzonia amalgama e racchiude in un certo senso tutte le aspirazioni e le inquietudini della Chiesa intera. E si converte così in un grande punto di riferimento per la rinascita dell’evangelizzazione universale, seguendo a livello globale proprio questi 4 sogni del Papa. Sembra anche dimostrare che tutto ciò che Francesco aveva intenzione di dire lungo il suo pontificato, in fondo lo ha già detto e va solo messo in pratica e adattato alle differenti circostanze.

Sui punti “caldi” della vigilia, nell’Esortazione il Papa sembra voler confermare la sua attitudine di “non occupare spazi ma avviare processi”. Nel testo lascia chiaro, infatti, che tutte quelle esigenze e aspettative che erano emerse in maniera casomai un po’ affrettata possano maturare con il tempo, alla luce della saggezza e della maternità della Chiesa, senza per questo stabilire necessariamente – ora – qualcosa. Il riferimento va ad esempio al “rito amazzonico” (n. 79 e ss.), all’accesso ai sacramenti (n. 84) e alla “ministerialità” (n. 85).

Sull’ordinazione di diaconi permanenti che possano essere ordinati sacerdote, invece, la posizione del Papa è molto chiara: non vi fa alcun riferimento; piuttosto valorizza la figura del sacerdote affermando che lui soltanto può amministrare l’Eucaristia, che è ciò che “fa la Chiesa”. 

La soluzione prospettata è: pregare di più per le vocazioni e incoraggiare nuovi sacerdoti missionari per l’Amazzonia, oltre a valorizzare sempre di più il ruolo dei laici e il loro protagonismo, da affiancare all’esigenza della celebrazione eucaristica (nn. 87-94) che resta comunque prioritaria. Il Pontefice chiude anche le porte, in maniera argomentata e per l’ennesima volta, all’ordinazione delle donne (100-103), valorizzando però la necessaria e fondamentale “impronta femminile” per tutta la Chiesa. Fine delle polemiche, potremmo dire.


Proponiamo a seguire le 44 parole più utilizzate all’interno del documento:

Vita 64
Chiesa 54
Cultura/e/culturale 45
Popoli (dell'Amazzonia)44
Dio39
Amazzonia 32
Comunità 31
Sociale/i 30
Cristo 23
Vangelo 20
Poveri 19
Cura 18
Mondo 18
Natura 18
Senso 17
Terra 17
Spirito/spirituale 16
Originari (popoli) 16
Donne 15
Fiume 14
Gesù 14
Creato 13
Fede 13
Grido 13
Spirito 13
Ricchezza 12
Signore 12
Cuore 11
Dialogo 11
Giustizia 11
Madre 11
Sinodo 11
Tratta 11
Dignità 10
Grazia 10
Inculturazione 10
Potere 10
Bellezza 9
Santità 9
Territorio 
Vescovi 9
Aparecida 8
Formazione 8
Storia 8

Giovanni Tridente

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.