L'ASSOCIAZIONE GIOVANNI PAOLO II CHIEDE DI ISTITUIRE LA CITTADINANZA ONORARIA ALLA SENATRICE LILIANA SEGRE
Liliana SEGRE è un'attivista e politica italiana, superstite dell'Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. Il 19 gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale."
Come primo atto legislativo ha proposto l'istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, proposta sostenuta tra gli altri dai colleghi senatori a vita Renzo Piano ed Elena Cattaneo. Il 30 ottobre 2019 il Senato della Repubblica, con i 151 voti favorevoli di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Autonomie e le 98 astensioni di Lega, Forza Italia e Fratelli d'italia, approva la mozione che prevede nello specifico tre articoli. Il primo istituisce la commissione, il secondo ne specifica i compiti, il terzo riguarda il funzionamento stesso della commissione.
Sono tantissimi i paesi Italiani che hanno deciso di conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice, a partire da Lecce fino a Torino. Un modo concreto per non dimenticare la storia, un modo chiaro attraverso i quali tramandare un esempio di impegno civile, di lotta all'uguaglianza insegnando i valori della tolleranza, del rispetto dell'altro e del rifiuto della discriminazione e della violenza.
Ed è questa la proposta dell'associazione Giovanni Paolo II di Polignano a Mare. Attraverso una lettera aperta indirizzata al Sindaco Vitto e a tutto il consiglio Comunale, si
legge " confermando il disprezzo di ogni forma di violenza e discriminazione razziale, religiosa, di genere o derivante dall'appartenenza politica, prenda in considerazione la possibilità di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre — scrive l'associazione - quale figura esemplare a tutela della dignità umana e come instancabile testimone dei più elevati valori ci-vili democratici e morali da tra-smettere alle giovani generazioni, in risposta — conclude la nota - alla tristissima pagina storica della persecuzione razziale, della pulizia etnica e del genocidio perpetrati dal nazifascismo fra il 1938 e il 1945 anche nel nostro Paese."
FONTE: LA VOCE DEL PAESE
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