Giovani al servizio della civiltà dell'Amore
Nell’Udienza Generale del 23 agosto 2000, la prima dopo l’evento, Giovanni Paolo II si riferiva ad esso come “un evento indimenticabile”, un dono non solo per Roma e l’Italia, ma per il mondo intero, un “incontro davvero straordinario, che è andato al di là di ogni attesa”. E aggiungeva:
"Sorvolando quell’area con l’elicottero, ho ammirato dall’alto uno spettacolo unico ed impressionante: un enorme tappeto umano di gente festosa, felice di stare insieme. Non potrò mai dimenticare l’entusiasmo di quei giovani. Avrei desiderato abbracciarli tutti ed esprimere a ciascuno l’affetto che mi lega alla gioventù di questo nostro tempo, a cui il Signore affida una grande missione al servizio della civiltà dell’Amore".
Oggi, quegli stessi giovani sono adulti che tentano di vivere la bellezza dell’incontro con Gesù nel loro impegno ad essere strumenti di pace, a promuovere la vita in ogni suo momento e a prendersi cura dei poveri e dei vulnerabili della terra in cui abitano e che lasceranno alle future generazioni.
Nel 2016, il Comitato Organizzativo della GMG di Cracovia ha pubblicato un breve video che ricordava alcune delle immagini più belle di Roma 2000.
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