Passa ai contenuti principali

Il cardinale Dziwisz ricorda la elezione di Giovanni Paolo II 42 anni fa

 Un pontificato profetico per la fede, la società e la politica


Il 16 ottobre di 42 anni fa veniva eletto Papa Giovanni Paolo II, nell'anno del centenario della nascita ecco una testimonianza del cardinale Stanisław Dziwisz segretario di Papa Giovanni Paolo II e oggi Arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Cracovia.

Negli anni della sua vita a Giovanni Paolo II si rimproverava spesso che avesse lo sguardo fissato nel passato, che non capisse il presente e non stesse al passo con il mondo. È vero che il suo ruolo nell’abolire il comunismo è stato diffusamente riconosciuto, tuttavia era opinione non rara che non fosse capace di ritrovare il proprio luogo nell’epoca della democrazia e del pluralismo, nel mercato globale delle idee, dove la Chiesa, alla pari con gli altri, doveva adoperarsi per attirare l’attenzione delle persone.

Oggi tuttavia, a quindici anni dalla sua partenza per la Casa del Padre vediamo con quanta perspicacia egli seppe analizzare la realtà e quanto furono precise le sue previsioni dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare. Quando il sistema comunista in Europa stava crollando, la maggior parte degli intellettuali si sono lasciati a un universale ottimismo, nella convinzione che questa fosse la fine dei grandi confronti politici ed ideologici, e d’ora in poi avrebbe regnato l’era d’oro della democrazia liberale senza più alcun disturbo. Andava all’epoca di moda il termine “fine della storia”.

Ciononostante il Santo Padre non cedette a tale euforia, chiamando (per esempio in Varcare la soglia della speranza) il collettivismo marxista una “edizione peggiorata” di un programma più ampio che aveva dominato la vita pubblica nell’Occidente da ben tre secoli, mirato, in essenza, a cancellare Dio e la religione dallo spazio pubblico. La storia del Novecento dimostra che una tale lotta non ha mai avuto esiti buoni per l’umanità, anzi, ha contribuito a numerose tragedie.

Gli eventi che seguirono diedero ragione a Giovanni Paolo II, il quale non solo fu capace di dare una diagnosi accurata dei mali che affliggono il mondo occidentale, ma seppe anche identificare il rimedio. A suo avviso, il futuro del mondo si giocherà non nei campi di battaglia, ma soprattutto nel grembo delle famiglie, e dipenderà dalla qualità dei rapporti con i nostri cari. Per questo motivo egli alzò gli studi sul fenomeno della famiglia al rango di scienza accademica. La teologia del corpo che sviluppò costituisce una risposta approfondita, integrata e comprovata alla crisi di identità che osserviamo nella sfera della sessualità umana.

Il problema si nota soprattutto nei giovani che hanno difficoltà ad entrare nell’età adulta, poiché la contemporanea cultura occidentale ha perso i modelli tradizionali di iniziazione, ovvero di quel processo che porta alla crescita e alla maturità. Giovanni Paolo II è stato il primo leader mondiale ad aver individuato i giovani come gruppo sociale a parte, e a loro ha rivolto il proprio messaggio in occasione dell’evento ciclico della Giornata Mondiale della Gioventù, come anche dedicando esclusivamente a loro numerosi incontri durante i suoi pellegrinaggi in tutto il mondo. Aiutava cosi a crescere un’intera generazione di giovani da padri assenti, giovani privati dell’esempio dei maestri della vita; indicava loro in che cosa consiste essenzialmente la maturazione: si tratta di scoprire la propria identità, vocazione, senso e scopo nella vita.

Nei tempi di una progressiva atomizzazione e anomia della vita sociale puntava sulla solidarietà come regola fondamentale della vita collettiva. Essa fu per lui una traduzione sociale del concetto di carità, ispirata alle parole di san Paolo: “Portate i pesi gli uni degli altri”. Ci aiutava cosi a scoprire il radicamento evangelico di cosi tante virtù sociali. Per rinnovarle, dunque, oggi e’ necessario tornare alla fonte.

Sembra che la regola filosofica che disciplinava l’ordine del suo approccio al mondo fosse il personalismo, di cui e’ frutto una vita costruita soprattutto sulle relazioni personali, in primo luogo con la persona di Dio stesso, e poi con gli altri uomini. Una tale impostazione esclude qualsiasi strumentalizzazione della persona usata ai fini mercantili o politici. Proprio in tale ottica Giovanni Paolo II giudicava vari sistemi sociologici ed economici, analizzando se non finivano per degradare l’essere umano al mero ruolo di produttore o consumatore.

Questo personalismo del Papa ci rimanda alla “Prima Persona”, alla persona di Dio stesso, la cui qualità primaria nei confronti del creato è la Misericordia. Non a caso essa è diventata uno dei principali motivi teologici e pastorali del suo pontificato. Lo ha enfatizzato Benedetto XVI nella sua lettera speciale pubblicata in occasione del centenario di nascita di Giovanni Paolo II nella quale chiama la misericordia “il centro giusto dal quale leggere il messaggio contenuto nei diversi testi”.

Lo si intravede anche nelle parole pronunciate dal Papa nel 2002 nel santuario di Łagiewniki che anche oggi risuonano di attualità: “In tutti i continenti, dal profondo della sofferenza umana, sembra alzarsi l’invocazione della misericordia. Dove dominano l’odio e la sete di vendetta, dove la guerra porta il dolore e la morte degli innocenti occorre la grazia della misericordia a placare le menti e i cuori, e a far scaturire la pace. Dove viene meno il rispetto per la vita e la dignità dell’uomo, occorre l’amore misericordioso di Dio, alla cui luce si manifesta l’inesprimibile valore di ogni essere umano. Occorre la misericordia per far sì che ogni ingiustizia nel mondo trovi il suo termine nello splendore della verità”.

Cardinale Stanisław Dziwisz Segretario di papa Giovanni Paolo II, Arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Cracovia.

FONTE: ACI STAMPA

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.