Alla messa «in coena Domini» nel carcere di Velletri il Papa lava i piedi a dodici detenuti.
«Siate fratelli nel servizio, non nell’ambizione, come di chi domina o calpesta l’altro; siate fratelli nel servizio»: lo ha ribadito per ben due volte Papa Francesco nell’omelia pronunciata a braccio durante la messa «in coena Domini» celebrata nel pomeriggio del 18 aprile, Giovedì santo, all’interno del carcere di Velletri. E subito dopo ha dato forma alle sue parole lavando i piedi a dodici detenuti. «È un gesto che facevano gli schiavi in quel tempo — ha spiegato —... E Gesù fa questo gesto... un gesto da schiavo: Lui, che aveva tutto il potere, Lui, che era il Signore». Un gesto, ha aggiunto il Papa, che Cristo suggerisce agli apostoli e a tutti gli uomini di fare anche tra loro.
Cioè — ha chiarito — «tu hai bisogno di qualcosa, di un servizio? Io te lo faccio. Questa è la fraternità. La fraternità è umile». Per tale motivo, ha aggiunto Francesco, «la Chiesa vuole che il Vescovo» faccia questo gesto «almeno il Giovedì santo, per imitare Gesù» e «anche per fare bene con l’esempio anche a se stesso, perché il Vescovo non è il più importante, ma deve essere il più servitore». Certo, il Pontefice si è detto consapevole «che nella vita ci sono dei problemi: litighiamo tra noi», ma ciò deve essere «una cosa che passa, perché nel cuore ci dev’essere sempre questo amore di servire l’altro», ha concluso.
Cioè — ha chiarito — «tu hai bisogno di qualcosa, di un servizio? Io te lo faccio. Questa è la fraternità. La fraternità è umile». Per tale motivo, ha aggiunto Francesco, «la Chiesa vuole che il Vescovo» faccia questo gesto «almeno il Giovedì santo, per imitare Gesù» e «anche per fare bene con l’esempio anche a se stesso, perché il Vescovo non è il più importante, ma deve essere il più servitore». Certo, il Pontefice si è detto consapevole «che nella vita ci sono dei problemi: litighiamo tra noi», ma ciò deve essere «una cosa che passa, perché nel cuore ci dev’essere sempre questo amore di servire l’altro», ha concluso.
I riti del triduo santo iniziati a Velletri, proseguono nel pomeriggio di venerdì con la celebrazione della Passione del Signore presieduta nella basilica di San Pietro dal Papa, che in serata si reca al Colosseo per la tradizionale Via crucis, le cui meditazioni quest’anno sono state scritte da suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata in prima linea contro la tratta delle donne.
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