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Croce e Resurrezione: lasciamoci amare da Dio proprio quando soffriamo!

La Passione di Cristo ha cambiato definitivamente il corso della Storia. Se solo ce ne rendessimo conto! Da quando Gesù ha condiviso il dolore umano, nessuna nostra ferita è davvero insanabile. Perché lui ha vinto il potere del male. Cristo è Colui che rimane quando tutto si sgretola irrimediabilmente sotto i piedi, amandoci quando siamo meno meritevoli del Suo Amore.


“In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”.

Furono queste le ardenti, indimenticabili e benedicenti parole, paternamente rivolte ai cuori fragili giovani di assetati di Amore Assoluto, pronunciate da Giovanni Paolo II durante la veglia di preghiera del memorabile 19 agosto del 2000.

Come ci ricorda ed insegna il Vangelo stesso, fin dai primigeni e fondanti istanti dell’annunciazione dell’angelo a Maria, giunge un momento nel quale la Parola si fa Carne nell’intimità più profonda e recondita di noi stessi. La medesima nella quale si cela fulgida luce e cieca oscurità al contempo.

Solo quando avremo il coraggio di fare i conti con la nostra precarietà, la nostra debolezza, le amare lacrime che sgorgano dai nostri occhi fino a farli sanguinare e le profonde ferite che altri hanno procurato ed inflitto, potremmo, però, finalmente ed autenticamente comprendere come questi non siano solo preziosi e poetici vocaboli, bensì il realistico e straordinario dipinto dell’esistenza umana, ricolmo di verità, che è origine e compimento del nostro stupendo ed arduo itinerario di vita: è Lui che cerchiamo!

Tutto ciò che è in noi ed attorno a noi profuma di Cristo, anche se non ne siamo consapevoli fino in fondo, perché Egli non è mai distante, come sovente siamo indotti a pensare, ma al contrario, è incondizionatamente ed amorevolmente accanto a noi ed in noi!

Cristo è nell’abbraccio di un padre dolce, premuroso e costantemente presente che asciuga accuratamente le dolorose lacrime che rigano e scavano il tuo volto e che ti rassicura, quando il peso del mondo intero sembra esserti fatalmente ed ingiustamente crollato addosso.

Cristo è nell’amico che con una sola telefonata o con un semplice messaggio conferisce nuovamente e vivacemente forma, colore e calore ad una giornata che pareva inevitabilmente destinata ad essere mortalmente grigia e spenta.

Cristo è nell’inconfondibile tramonto arancione chiaro che ogni giorno scorgi nel tornare a casa stanco dopo una giornata impegnativa ed estenuante.

Cristo è in quel complimento inatteso e gratuito che ti restituisce la tua intrinseca bellezza interiore ed esteriore.

Cristo è nelle avvolgenti e magiche note della tua canzone preferita.

Però, Cristo è anche in quel pianto che implora compassione, perdono oppure è in quel grido di impotenza, sintomo della cruda e sincera consapevolezza che nessuno se non Lui, inchiodato sulla Croce, possa accogliere e comprendere il tuo dolore e le tue ferite fino in fondo.

La Passione di Cristo ha cambiato definitivamente il corso della Storia. Se solo ce ne rendessimo conto!

Da quando Gesù ha condiviso il dolore umano, nessuna nostra ferita è davvero insanabile. Perché lui ha vinto il potere del male.

Cristo è Colui che permane quando tutto si sgretola irrimediabilmente sotto i piedi, amandoci con maggior dirompenza quando siamo meno meritevoli del Suo Amore, perché ci conosce e comprende al punto da sapere che è proprio allora che abbiamo un maggior bisogno di sperimentare gratuitamente il suo Perdono.

Egli, infatti, ci sceglie esattamente perché incomprensibilmente ama di noi non ciò che amano tutti, ma, al contrario, è perdutamente innamorato della parte più fragile e meno limpida di noi stessi, quella che solitamente ci hanno insegnato a respingere, mentre Lui ci insegna ad averne soave ed attenta cura.

Egli ama di noi la nostra parte meno amabile, la nostra incongruenza, la nostra fatica. E ci trasfigura. Proprio in quella ferita che sanguina copiosamente, proprio nel punto dove noi riteniamo e sperimentiamo di non essere degni di amore, Lui ci ama infinitamente ed incondizionatamente.

La Morte e la Resurrezione di Gesù fanno sì che dalle nostre crepe passi finalmente la Sua Luce.

Mai come in questi mesi così luminosi e complessi ho avuto la Grazia immensa ed immeritata di sperimentare sulla mia carne come proprio a partire dalla nostra miseria – e non nonostante essa, come invece declama a gran voce la stoltezza assordante del mondo – il Signore intesse con ciascuno noi una prediletta ed inedita relazione di liberante ed accogliente intimità.

Egli scorge ed accarezza proprio la nostra la parte più intima, quella più segreta, quella che ci provoca più dolore, liberandola definitivamente dalla vergogna e dalla colpa, nonché donandole l’inestimabile opportunità di guarire, insegnandoci a non accusarci, giudicarci o castigarci, ma solo a ricevere quell’ineffabile amore che Lui ci dona sotto forma di Croce.

L’amore fa guarire e rinascere, mentre il giudizio rende solamente più profonda e disperata la nostra miseria. Lo scopo della Pasqua non è altro che questo: ricordarci che siamo follemente amati, che sei follemente amato da Cristo ventiquattr’ore ore su ventiquattro e trecentosessantacinque giorni l’anno. Oggi, ora, sempre e per sempre!

Anche tu sei perdutamente amato esattamente così come sei: con le tue ammirevoli virtù ed i tuoi umani difetti, la tua famiglia, i tuoi amici, i successi e i fallimenti, le illusioni e le disillusioni, i guadagni e le perdite, le situazioni difficili in ambito professionale, accademico, familiare, giudiziario economico, sociale, psicologico ed emotivo. Sei amato nella malattia, negli ostacoli, nelle ingiustizie, nelle incomprensioni, nei colpi crudeli che ti vengono inferti, nella critica e nel disprezzo.

Ricorda sempre che ciascuna delle croci che porti strenuamente sulle spalle sono la migliore e più eloquente manifestazione dell’Amore di predilezione nei tuoi confronti e che senza Croce non può esserci Risurrezione, a fedele immagine del Dio vivente, il quale desidera solo che tu sia pienamente ed autenticamente vivo!

Cristiana MALLOCCI

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