Francesco l’uomo umile ha già 6 anni di pontificato, la sua elezione è stata una grande sorpresa per la sua vita e per il mondo intero. Egli non solo è venuto a mostrarci che l’umiltà è la nostra migliore attitudine, ma ci mostra come praticarla attraverso il suo esempio, un uomo che non conosce altre etichette oltre all’amore di Cristo stampato su ciascuna di esse.
Il suo cammino ci segna tutti, perché vediamo come le persone rispondono alle sue parole e sentono quel calore umano che lo caratterizza. Un Papa che cammina per le strade della povertà, della ricchezza, dell’onda giovanile, del passare del tempo degli anziani e della tenerezza dei bambini.
In una delle sue omelie, Francesco ha detto: “La nostra prima chiamata è sperimentare quell’amore misericordioso del Padre nella nostra vita, nella nostra storia”. Accettò la sua chiamata donandosi pienamente, e ci invita ad accettare quella chiamata personale e comunitaria per la quale siamo stati creati.
Il suo impegno è così grande che ci dà sfide mensili con le quali possiamo essere un granello di sabbia per collaborare alla costruzione di un mondo più umano e umanizzante. Sfide per le quali preghiamo e ci mobilitiamo uniti come chiesa in atteggiamenti concreti cercando uno sguardo misericordioso per il mondo, proprio come ha Dio Padre.
Quanto è grande l’ispirazione di Francesco! Ci unisce, ma soprattutto ci avvicina a Dio, ci mostra che è il nostro capo, il nostro pastore e che Dio ha bisogno di tutti per questa missione di compassione.
“Per le comunità cristiane, specialmente quelle che sono perseguitate, perché sentano la vicinanza di Cristo e perché i loro diritti siano riconosciuti”. E’ la nuova sfida che Francesco ci lancia in questo mese, ed è tempo che ci muoviamo a fare un altro passo nella nostra missione. Siamo persone di fede, di fiducia e accompagniamo Papa Francesco nelle sue sfide per raggiungere ogni angolo del mondo ovunque c’è un cuore in cammino.
Ada Romero odn
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