Passa ai contenuti principali

Papa Ratzinger, intervista al cardinale Stanislaw Dziwisz: «Giovanni Paolo II gli disse di non lasciare il Sant'Uffizio»

 «Il suo pontificato non è stato lungo ma è durato abbastanza per poter capire che è stato un grande papa»




«Giovanni Paolo II non prendeva nessuna decisione in ambito dottrinale senza consultarsi prima con il cardinale Ratzinger» parla l'arcivescovo emerito di Cracovia, il cardinale Stanislaw Dziwisz, storico segretario di papa Wojtyla per tutto il tempo del lungo pontificato. A due mesi dalla morte di Giovanni Paolo II, don Stanislao entrava nella successione del suo Papa nella diocesi di Cracovia. A nominarlo, il pontefice appena eletto, Benedetto XVI, il cardinale che lui introduceva alle udienze con Giovanni Paolo II, e che ora con quell'atto rendeva un chiaro omaggio alla memoria del predecessore.


«Può capire cosa ho provato di fronte alla morte del papa emerito. È vivo il dolore, come il rammarico, ma allo stesso tempo è viva la fede, proprio come lui ci ha insegnato. Durante il pontificato di San Giovanni Paolo II, per più di vent'anni ho avuto il privilegio di contatti continui con l'allora cardinale Ratzinger, a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, e uno dei più vicini collaboratori del Santo Padre. Oggi posso dirlo con gratitudine: mi ha onorato della sua amicizia. Il suo pontificato non è stato lungo, ma è durato abbastanza per poter capire che è stato un grande papa».


Proprio il forte legame con Giovanni Paolo II aveva reso Papa Benedetto una figura molto popolare e amata in Polonia.
«Quando papa Francesco, al termine dell'udienza di mercoledì, ha invitato a pregare per il suo predecessore, si è capito che le speranze erano poche. Non restava che pregare, come ha fatto tutta la chiesa in Polonia, e in modo tutto particolare Cracovia. Tutti abbiamo ancora nel cuore la visita compiuta agli inizi del pontificato nella terra del suo amatissimo Giovanni Paolo II. E quelle parole: la Cracovia di Giovanni Paolo II è anche la mia Cracovia. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI un legame ecclesiale e umano straordinariamente intenso, e tanto da sovrastare le vicende dei due paesi, da entrambi vissute da vicino e in prima persona. Un'amicizia con il segno della riconciliazione come valore aggiunto e testimonianza esemplare anche per i rispettivi popoli. È stata la storia, non solo quella ecclesiale, a farsi garante di un rapporto davvero senza confini.

Don Stanislao ha vissuto da vicino e dal di dentro questo specialissimo rapporto che dal vertice della Chiesa ha dato un senso nuovo anche al corso della costruzione dell'Europa moderna.
«Ciò è stato possibile, perché Giovanni Paolo II e l'allora cardinale Ratzinger erano legati oltre che da una sincera amicizia, dal profondo desiderio di servire la Chiesa. Le loro personalità, le loro spiritualità, nonché le straordinarie capacità intellettuali e di sensibilità, si completavano a vicenda portando molti frutti per il bene della Chiesa».

Eppure, si trattava di personalità diverse, non solo nello stile, grande comunicatore e a suo agio con le folle, papa Wojtyla, timido e con il profilo del professore in cattedra Benedetto...
«Certo, i caratteri erano diversi ma il pregio era nella complementarità: ognuno arricchiva l'altro e il livello di questi due grandi protagonisti del Novecento e dell'inizio millennio era tale da arricchire non solo la Chiesa ma l'intera umanità. Esisteva poi un dato distintivo che si esprimeva in modo reciproco: l'assoluta fedeltà che nasceva e si nutriva di una stima reciproca, oltre che di un'amicizia umana veramente forte e profonda».

È nota, tuttavia, la vicenda di un no secco di Papa Wojtyla nei confronti del cardinale Ratzinger...
«Sì, certo. E dobbiamo ringraziare anche per questo San Giovanni Paolo II che non volle saperne quando il prefetto della Dottrina delle Fede andò a presentargli le dimissioni allo scadere dell'età canonica. Per quanto ne so si trattò di un argomento liquidato in poche battute, nonostante il cardinale avesse già manifestato l'intenzione di ritirarsi nella sua Baviera e dedicarsi ancora di più agli studi. Ratzinger era troppo prezioso per lasciarlo andare via. Non era certo la prima volta che il cardinale bavarese ricorreva all'obbedienza. Anche su aspetti meno personali e più legati alla politica della Chiesa, Ratzinger esprimeva talvolta posizioni difformi. Erano note, per esempio, le sue perplessità sull'Incontro interreligioso, svoltosi nel 1986 ad Assisi. Eppure, ciò non impedì che nel ventesimo anniversario si recasse in visita nella città del Santo proprio per commemorare quell'evento».

Angelo Scelzo

FONTE: IL MATTINO

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.