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Benedetto XVI, “un gigante della fede e della ragione”

Nell’ambito dei cicli di incontri in diretta facebook, l’Associazione Giovanni Paolo II di Polignano a Mare ricorda il cammino del Papa emerito Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre 2022, con uno special intitolato “Un gigante della fede e della ragione”.

L’evento, che si è tenuto ieri sera in streaming sulla pagina Facebook dell’Associazione, è stato introdotto dal presidente Giuseppe Nardulli attraverso immagini video, ripercorrendo così i momenti più salienti del pontificato di Benedetto XVI. Ad approfondire il percorso dell’ex pontefice sono stati il prof. Flavio Oliva in dialogo con il vaticanista TG1, dott. Fabio Zavattaro.




Contrariamente a quanto molti credono, Benedetto XVI, 265º Papa della Chiesa cattolica, non fu il primo Papa a dare le dimissioni. Infatti, come riportano fonti ufficiali fu preceduto da Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII.

Settimo pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica, il pontificato di Benedetto XVI, iniziato i 19 aprile del 2005 si è concluso il 28 febbraio del 2013. “Un Papa osservatore e rivoluzionario” dice Zavattaro, spiegando più tardi che “Benedetto XVI è arrivato in un momento in cui c’era bisogno di fare un po’ d’ordine”. Il tutto seguendo il cammino del Concilio dal quale non si è mai discostato.

E se pur nell’opinione pubblica passa come un pontefice freddo e distaccato, grande teologo, fu autore di numerose pubblicazioni, custode dei valori cristiani, è stato una presenza discreta e silenziosa. Il gesto di rinuncia di Benedetto XVI va letto come un gesto “non solo di apertura al mondo” spiega Zavattaro “ma soprattutto è un gesto di grande umiltà”.



Naturalmente il percorso di San Giovanni Paolo II, scelto Papa a 58 anni, il cui pontificato fu il più lungo segnando ben 27 anni, ha in un certo senso portato al confronto sia Benedetto XVI sia papa Francesco, due successori non più giovanissimi, facendo emergere che ci vuole una presenza pontifica dinamica.

“Siamo in un mondo in cui necessariamente i Papi hanno bisogno di essere molto più presenti e, soprattutto, molto attivi – osserva ancora Zavattaro – Un mondo che vuole vedere il Papa, toccare il Papa. Giovanni Paolo II ha raggiunto latitudini impensabili fino a prima di lui, penso il viaggio del Papa in Nuova Guinea”.

Un incontro molto interessante ricco di ricordi e spunti riflessivi che hanno fatto emergere la figura di Benedetto XVI quale uomo essenziale che ci ha lasciato un ampio patrimonio, attraverso il suo cammino, i suoi pensieri e gli scritti.

Silvana Algeo

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