All’Angelus domenicale, il Papa invita ad imparare dai poveri in spirito, che riconoscono il bene che viene da Dio e fanno tesoro di quello che ricevono. L'invito è ad apprezzare il valore di noi stessi, delle persone e delle cose: un principio - osserva il Pontefice - spesso disatteso, soprattutto nelle società più agiate. Ogni persona va considerata come un dono sacro e unico Non sprecare: questo ci insegnano i poveri in spirito, tra coloro che Gesù definisce beati nella pagina del Vangelo di Matteo della IV domenica del tempo ordinario. Francesco lo sottolinea all’ Angelus , spiegando che sono poveri in spirito quanti “sanno di non bastare a sé stessi, “e vivono come ‘mendicanti di Dio’: si sentono bisognosi di Dio e riconoscono che il bene viene da Lui, come dono, come grazia”. “Chi è povero in spirito” infatti, aggiunge il Papa, “fa tesoro di quello che riceve” e desidera che nessun dono vada sprecato”, "i poveri in spirito cercano di non sprecare nulla". E anche Ges...
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