Passa ai contenuti principali

Giorno della Memoria: ricordare non basta, vanno fermati gli olocausti di oggi

Il 27 gennaio arriva puntualmente ogni anno a ricordarci cosa un uomo è capace di fare ad un suo simile. Primo Levi descrive l’orrore dei lager. Tuttavia, l’orrore non appartiene solo al passato. Quante persone lottano in questo momento per mezzo pane? Quanti bambini vengono deportati oggi per finire vittime delle tratte? Non basta ricordare, occorre fermare gli olocausti che si consumano oggi, nel mondo…


“Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi”.

Sono i versi della celebre poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi, una delle opere simbolo della Giornata della Memoria, che ricorre ogni anno il 27 gennaio, a ricordo delle vittime dell’olocausto, perché non sia dimenticato l’abominevole sterminio, voluto da Hitler, di 6 milioni di ebrei.

Vanno ricordati, poi, accanto al popolo ebraico, tutti coloro che per motivi diversi, sono stati barbaramente torturati e uccisi nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

Mentre piangiamo per l’orrore che fu, però, non dobbiamo dimenticare l’orrore che è.

Perché tanti, troppi uomini, donne e bambini possono ritrovarsi oggi nelle parole di Levi.

Quante persone lottano in questo momento per mezzo pane?

Quanti bambini vengono deportati in questo momento per finire vittime delle tratte, strappati dai genitori nei territori di guerra?

Quante donne hanno il volto scavato dall’orrore, proprio ora, mentre io scrivo queste parole, al sicuro, nella mia tiepida casa?

Quanti olocausti si consumano oggi, nel mondo?

Sì, proprio in questo momento ci sono volti impastati di fango: sono quelli di chi ha perso una casa, sotto le bombe.

Oggi, c’è chi non conosce pace, magari in un ospedale, con una gamba amputata per le mine antiuomo. Oggi si muore per un sì o per un no. Si muore persino senza aver fatto nulla, perché qualcuno decide di sparare alla folla, mentre tu attendevi solo quel poco di aiuti umanitari che potevano permetterti di sopravvivere fino al giorno dopo (è successo a Gaza, poche ore fa).

Considerate se questi sono uomini. Bambini. Donne.

Ricordare è doveroso, ma lo è ancora di più intervenire, in qualunque maniera, perché ogni vita umana sia rispettata oggi.

Se possiamo alleviare il dolore di qualcuno (in qualsiasi maniera) alleviamolo. Se non possiamo fare nulla, materialmente, preghiamo.

E mentre commemoriamo le tante, troppe, vittime che la storia ci ricorda, nel Giorno della Memoria e non solo, chiediamo a Dio che venga il suo Regno, perché questo mondo ingiusto, violento, sedotto dal demonio sia guarito, purificato e venga rinnovata completamente la terra.

Cecilia GALATOLO


Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.