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Papa Francesco: il lavoro dei piccoli coltivatori è più che mai importante

Francesco all’Angelus: si fa tutto come se non si dovesse morire mai. «Salvaguardare l'acqua come bene comune, il cui uso deve rispettare la sua destinazione universale»



Troppo spesso si dimentica «la meta della nostra vita, cioè l'appuntamento definitivo con Dio, smarrendo così il senso dell'attesa e assolutizzando il presente». Si fa tutto come se non si dovesse morire mai, preoccupandosi solo di «possedere, emergere, sistemarsi». Lo dice papa Francesco all’Angelus di oggi, 8 novembre 2020. Nella «Giornata del Ringraziamento» sul tema dell’acqua, il Pontefice dedica un pensiero «al mondo rurale, specialmente ai piccoli coltivatori: il loro lavoro è più che mai importante in questo tempo di crisi»; e avverte: bisogna «salvaguardare l'acqua come bene comune, il cui uso deve rispettare la sua destinazione universale».

Affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo apostolico vaticano, il Vescovo di Roma, introducendo la Preghiera mariana, o sserva : «Capita, purtroppo, di dimenticare la meta della nostra vita, cioè l'appuntamento definitivo con Dio, smarrendo così il senso dell'attesa e assolutizzando il presente». Ecco che Jorge Mario Bergoglio evidenzia: «Questo atteggiamento preclude ogni prospettiva sull'al di là: si fa tutto come se non si dovesse mai partire per l'altra vita. E allora ci si preoccupa soltanto di possedere, di emergere, di sistemarsi, e sempre di più». Ma se ci si lascia guidare da «ciò che ci appare più attraente, quello che ci piace di più, dalla ricerca dei nostri interessi, la nostra vita diventa sterile; non accumuliamo alcuna riserva di olio per la nostra lampada, ed essa si spegnerà prima dell'incontro con il Signore». 

Dopo l’Angelus, il Papa ricorda che «oggi a Tunisi iniziano le riunioni del Forum del dialogo politico libico», in cui sono «coinvolte tutte le parti». Francesco auspica «vivamente che in questo momento così delicato venga trovata una soluzione alla lunga sofferenza del popolo libico e che il recente accordo per un cessate il fuoco permanente sia rispettato e concretizzato». Il Papa invita a pregare «per la pace e per la stabilità in Libia».

Il Pontefice inoltre segue «con preoccupazione le notizie che giungono dall'Etiopia. Mentre esorto a respingere la tentazione dello scontro armato, invito tutti alla preghiera e al rispetto fraterno, al dialogo e alla ricomposizione pacifica delle discordie».

E poi, nel giorno in cui la Chiesa italiana celebra la «Giornata del Ringraziamento», sul tema «L’acqua, benedizione della terra», papa Francesco afferma con forza: «L’acqua è vitale per l’agricoltura, è anche vitale per la vita!». E poi rivolge un pensiero «al mondo rurale, specialmente ai piccoli coltivatori: il loro lavoro è più che mai importante in questo tempo di crisi». Il Pontefice si associa «ai vescovi italiani che esortano a salvaguardare l'acqua come bene comune, il cui uso deve rispettare la sua destinazione universale».

Domenico AGASSO Jr


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