fonte: "La Centra" di Roberto CENTRONE
È ritenuto testimone
credibile, per questo scrivono in tanti” a Giovanni Paolo II. Lo
dice la giornalista vaticanista Elisabetta Loiacono intervenuta ad
incontro promosso dall'associazione Giovanni Paolo II, presentato da
Eugenio Scagliusi, impreziosito dalla Schola Cantorum “Un cor solo”
e commentato da don Giancarlo Carbonara.
“Si scrive per chiedere consigli, anche per sfogarsi” dice Loiacono che ha raccolto in un libro le lettere scritte al papa polacco. Non mancano i riferimenti con l'attuale pontefice. “Scrivono per quella che oggi Papa Francesco chiamerebbe la misericordia, per essere compresi, per essere capiti. Gli autori sono trasversali, molti giovani scrivono con il loro linguaggio con abbreviazioni e cuoricini vari, Giovanni Paolo II viene percepito come amico, non sono devoti, ma amici o fan”. “Esempi di vita” li chiama Don Giancarlo. La serata è anche occasione per parlare di comunicazione. Wojtyla è stato l'artefice dell'apertura alle nuove tecnologie. Con lui “I giornalisti sono saliti per la priva volta sui voli papali, facevano le domande che volevano senza vaglio preventivo. Nell'informazione religiosa la difficoltà di noi giornalisti – conclude Loiacono- è che dobbiamo tradurre il messaggio di Cristo in termini umani”.
“Si scrive per chiedere consigli, anche per sfogarsi” dice Loiacono che ha raccolto in un libro le lettere scritte al papa polacco. Non mancano i riferimenti con l'attuale pontefice. “Scrivono per quella che oggi Papa Francesco chiamerebbe la misericordia, per essere compresi, per essere capiti. Gli autori sono trasversali, molti giovani scrivono con il loro linguaggio con abbreviazioni e cuoricini vari, Giovanni Paolo II viene percepito come amico, non sono devoti, ma amici o fan”. “Esempi di vita” li chiama Don Giancarlo. La serata è anche occasione per parlare di comunicazione. Wojtyla è stato l'artefice dell'apertura alle nuove tecnologie. Con lui “I giornalisti sono saliti per la priva volta sui voli papali, facevano le domande che volevano senza vaglio preventivo. Nell'informazione religiosa la difficoltà di noi giornalisti – conclude Loiacono- è che dobbiamo tradurre il messaggio di Cristo in termini umani”.
Roberto Centrone
Fax Polignano Ed. 09.08.2014
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