Riflessioni in occasione del 102esimo anniversario della nascita del papa polacco
Il 18 maggio 1920 a Wadowice nasceva Karol Józef Wojtyła, l’amatissimo papa Giovanni Paolo II. Nonostante il contesto di pandemia nel quale ci troviamo, non dobbiamo lasciar passare in secondo piano questa ricorrenza. Il pontefice polacco, che ha accompagnato la Chiesa nel nuovo millennio, ha saputo imprimere nella memoria di molti un ricordo indelebile attraverso parole e gesti significativi. È doveroso allora riflettere sull’eredità spirituale che ci ha lasciato questo grande santo dei nostri giorni.
· LA CENTRALITÀ DI CRISTO SALVATORE.
Papa Giovanni Paolo II ha sempre posto al centro della sua missione la potestà salvatrice di Cristo. In un tempo storico segnato dalla forte tensione politica tra USA e URSS, il pontefice ha esortato la Chiesa a combattere la paura con atteggiamenti di coraggio e apertura verso Dio, ponendo in lui ogni fiducia. Solo Gesù può dare pienezza alla vita dell’uomo, solo in lui gli interrogativi dell’umana coscienza trovano risposta, solo Cristo può rivelare all’uomo la grandezza della sua vocazione. Wojtyła ha scelto ogni giorno di conformare la sua vita al mistero del Cristo crocifisso e risorto, lottando contro ogni forma di dittatura politica e ideologica, impegnandosi a promuovere la pace tra le Nazioni e il progresso dei popoli, annunciando il Vangelo della Misericordia senza risparmiarsi anche nel momento più doloroso della malattia. Giovanni Paolo II con la sua santa caparbietà continua ad insegnarci che vale la pena consegnare la nostra vita nelle mani di Dio, poiché, come egli stesso affermò durante la celebrazione per l’inizio del suo ministero di pontefice, «Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna».
· MARIA, LA NOSTRA MADRE.
Un altro tratto distintivo della vita di Giovanni Paolo II è la sua forte devozione mariana. Il pontefice polacco ha sempre indicato Maria come modello di contemplazione e missione. Maria ci aiuta a fare memoria di Cristo, ad imparare da lui, a conformarci a lui, ad implorare la sua misericordia, ad annunciare la salvezza che egli ci ha acquistato con la sua passione, morte e risurrezione. Non si può essere veri cristiani senza poter contare sull’aiuto di Maria, madre di Cristo, della Chiesa, madre di tutti noi. Non possiamo non ricordare la grande attenzione del papa alla promozione della preghiera del Rosario come esercizio di pietà cristiana. Tutta la vita di Giovanni Paolo II è stata una consegna di se stesso a Cristo per le mani di Maria Vergine.
· LA FAMIGLIA E I GIOVANI.
Nel cuore del papa hanno sempre avuto un posto speciale i giovani e le famiglie. Consapevole dei repentini cambiamenti della società, Giovanni Paolo II ha sempre difeso l’importanza del matrimonio e della famiglia come beni preziosi dell’umanità per la partecipazione allo sviluppo della società, per la partecipazione alla vita e alla missione della chiesa e per la formazione di comunità di persone orientate al servizio della vita umana. Il pontefice non ha mai mancato di mostrare il volto misericordioso della Chiesa anche nei confronti di quelle realtà familiari segnate dal dolore, dalla separazione o dal divorzio, dalla malattia, dalla povertà. Per il papa polacco la famiglia costituisce il primo luogo in cui i genitori possono trasmettere ai figli la passione per il Vangelo di Cristo, il luogo in cui i giovani posso essere accompagnati nella realizzazione del proprio progetto di vita. La passione del papa per i giovani non può essere banalmente ridotta al ricordo delle GMG. Giovanni Paolo II sapeva che era necessario coltivare la relazione con i giovani per spronarli a non accontentarsi dei piaceri passeggeri, ma a optare per il meglio, per i grandi sogni. L’invito a prendere in mano la vita per farne un capolavoro risuona ancora oggi affinché ogni ragazzo e ogni ragazza abbiano il coraggio di decidersi per Cristo, che è il meglio della vita.
Giovanni Paolo II ci parla ancora, ci parla il suo sorriso, la sua audacia, la sua passione per Cristo e per il popolo cristiano. Solo se sapremo unirci sempre più a Gesù nel vivere il Vangelo dimostreremo di aver accolto seriamente l’insegnamento e la testimonianza di questo grande papa, che ha saputo sempre diffondere il profumo del Redentore.
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