Passa ai contenuti principali

Don Bosco, maestro di cattolicesimo sociale

La figura del fondatore dei Salesiani ha ispirato generazioni di preti e laici in prima linea a difesa degli ultimi e nella formazione dei giovani.



Per contare in Vaticano non basta la porpora, serve l'aureola", ripeteva il cardinale Achille Silvestrini, ministro degli Esteri di Giovanni Paolo II, profondo ammiratore di San Giovanni Bosco e per tutta la vita animatore del progetto formativo "Villa Nazareth", residenza universitaria per studenti meritevoli e indigenti. Il fondatore dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, canonizzato nel 1934 alla chiusura del Giubileo della Redenzione, era influente nel Palazzo Apostolico per il credito acquisito attraverso l'apostolato della carità che ne fa il prototipo dei preti sociali e degli educatori dei giovani del XX secolo (da don Lorenzo Milani a don Oreste Benzi) .

La voce di chi non ha voce
Per questo 33 anni fa Giovanni lo dichiarò "padre e maestro della gioventù". In ogni città c'è il lascito spirituale e sociale dei suoi oratori e dei suoi istituti per l'apprendistato e l'avviamento professionale delle nuove generazioni. Intere categorie hanno tratto alimento dal suo genio pedagogico e hanno edificato il proprio futuro grazie alle istituzioni da lui create. E' celebre l'episodio di un quotidiano che un giorno di mezzo secolo fa rischò di non uscire in edicola per un articolo dai toni offensivi nei confronti della memoria del santo. Tutti i tipografi della testata si erano formati nelle scuole da lui fondate e minacciarono di bloccare le rotative se il pezzo contro don Bosco fosse andato in stampa. Al tempo stesso il fondatore dei Salesiani è stato anche esemplare per la forza della sua presenza nella vita pubblica, dimostrando che la voe della Chiesa è forte anche in ambito sociale e, in senso alto, politico ("La politica è la forma più alta di carità", diceva Paolo VI) quando è credibile la testimonianza personale di chi si fa portavoce di chi non ha voce.

Su mandato di Leone XIII
Mentre le case dei salesiani si moltiplicavano, nel 1876 Don Bosco organizzò la prima spedizione missionaria, con meta l'Argentina. "Da allora l’espansione procedette a ritmi sempre più intensi", ricostruisce Famiglia Cristiana. Nel 1880 Leone XIII, il Papa dell'enciclica sociale Rerum Novarum, gli affidò la costruzione della Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Roma, e per questo "Don Bosco si recò questuante a Parigi suscitando ammirazione per miracoli e grazie eccezionali da lui ottenuti; nel 1886 si recò in Spagna, accolto altrettanto trionfalmente dalla popolazione". Fece appena in tempo a recarsi a Roma per l’inaugurazione del tempio: intanto si aggravavano le sue condizioni di salute. Morì il 31 gennaio 1888.

Buoni cristiani e onesti cittadini
Fu beatificato da Pio XI nel 1929 e da lui canonizzato il giorno di Pasqua (1° aprile) del 1934. Giovanni Paolo II ha portato ad esempio la sua pedagogia, sintetizzabile nel “sistema preventivo”, che si basa su tre pilastri: religione, ragione e amorevolezza e si propone di formare buoni cristiani e onesti cittadini. "Uno dei capolavori della sua pedagogia fu San Domenico Savio- osserva il settimanale dei Paolini-.Don Bosco, uno dei santi più amati invita, è anche oggi uno dei più invocati e popolari per le grazie che si ottengono incessantemente per sua intercessione".


Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….