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Chiara Corbello, una donna, mamma coraggio



Oggi vorremmo raccontarvi e farvi conoscere la storia di una giovane donna romana Chiara Corbella Petrillo che nel suo piccolo ha voluto insegnarci il vero valore della vita; una donna di una bellezza al naturale, solare e sempre con il sorriso stampato sulle labbra. La fonte d'ispirazione di questa storia è la fede radiosa che aveva Chiara, una vera e propria "testimone di gioia", quando la giovane conosce Enrico colui che ben presto diventerà suo marito, la loro relazione è basata proprio sui principi di rispetto, lealtà, amore e tanta fede. Infatti, come Chiara anche Enrico è cresciuto con dei valori religiosi e per proclamare il loro amore decidono di farlo promettendo davanti a Dio di essere fedeli sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarsi ed onorarsi tutti i giorni della loro vita. E così è stato veramente, Enrico davvero si è preso cura di Chiara rispettando ogni parola promessa davanti al Signore; insieme decidono di allargare la famiglia e quando Chiara scopre subito dopo le nozze, di essere incinta e quindi diventare presto mamma è una gioia immensa. I due coniugi scoprono di aspettare una femmina e di chiamarla il giorno della nascita: Maria Grazia Letizia, il primo nome è proprio in onore della santa e mamma di Gesù; poco dopo però la gioia iniziale diventa un lontano ricordo, perchè scoprono attraverso l'ecografia che la bambina ha una grave malformazione: l'anencefalia, non aveva la scatola cranica ed era incompatibile con la vita. Di comune accordo però Chiara e Enrico decidono di portare avanti la gravidanza, perchè Chiara affermava che se avesse abortito avrebbe fatto di tutto per dimenticare quel giorno; il giorno del parto arriva e come si sapeva la piccola Maria vive solo per mezz'ora a causa della grave malformazione riscontrata, ma Chiara afferma che la vita della piccola è stata breve ma intensa avendo la fortuna di poterla tenere in braccio anche solo per poco ed accompagnarla nelle braccia del Signore nella vita eterna. Nonostante l'esperienza "negativa" Chiara e il marito decidono che il loro amore è così forte da saper affrontare il lutto della loro bambina mettendo al mondo un'altro "frutto del loro amore" , così Chiara rimane incinta di un maschietto; nell'ecografia il bambino appare sano l'unica anomalia è che sarà nato senza gli arti inferiori, ovvero le gambe. I due accettano questo ennesimo colpo, seppur continuando la gravidanza e sapendo che avrebbero convissuto con un figlio "disabile"; in un secondo momento però si scopre che il bambino che si chiamerà Davide Giovanni ha una malformazione nelle viscere e quindi anche lui è incompatibile con la vita. Come accade per la prima figlia, anche con il secondo Chiara decide di partorire seppur a conoscenza della breve vita del bambino, infatti anche lui vivrà solo mezz'ora e come è accaduto per la piccola Maria anche Davide attraverso le braccia della mamma viene accompagnato nelle braccia di nostro Signore. Non arrendendosi alle aversità della vita, Chiara ed Enrico successivamente sempre di comune accordo, decidono di concepire un altro figlio, la casuaità della vita vuole che nel momeno del concepimento del bambino che verrà chiamato Francesco, Chiara non è a conoscenza di avere un calcinoma sulla lingua, scambiata per una semplice "afta". Quando l'ecografia mostra che queta volta il bambino è "sano" e Chiara in seguto scopre del suo tumore "decide di allearsi con Dio e di non perdere la fede decidendo di dire ancora una volta si alla vita". Chiara con la voglia di diventare mamma, decise di "difendere" il suo bambino rimandando le cure pur di salvagurdare la vita del bambino; nella foto pubblicata si nota che Chiara ha una benda all'occhio perchè successivamente la malattia si è invasa in tutto il corpo.Il giorno 30 maggio 2011 Francesco viene al mondo, e seppur soddisfatta di essere diventata mamma Chiara consumata nel corpo non ce l'ha fa e muore l'anno dopo lasciando una lettera al figlio appena nato per leggerla una volta diventato grande. Il marito Enrico, durante un'avvenimento ha affermato.

Sono lunsigato che il Signore abbia scelto per me come moglie e per Francesco come mamma, Chiara una donna che ha deciso di sacrificare la sua vita per mettere al mondo nostro figlio. Ovviamente, se ero a conoscenza prima della salute di mia moglie, avremmo entrambi aspettato per concepire il nostro terzo figlio, per evitare la morte di mia moglie, ma sopratutto che ora mio figlio Francesco cresca senza l'amore e la presenza di sua mamma. Mi dispiace per chi non ha avuto modo di conoscerla, ma mi ritengo fortunato che Dio l'abbia messa sul mio cammino, la custodirò nel mio cuore e l'amore fino al mio ultimo respiro

Abbiamo deciso di parlarvi di questa storia perchè, viviamo in una società di egoisti dove ognuno salvaguardia il proprio benessere prima di quello degli altri, mostrandovi come cè ancora chi come Chiara che con la forza della fede ha sacrificato la sua vita pur di permettere ad una nuova vita di nascere. Un giorno Francesco, quando diventerà un uomo conoscerà attraverso la testimonianza diretta del padre e attraverso la testimonianza di chi ha conosciuto Chiara, di quanto sia fortunato ad essere suo figlio e di quanto sia orgoglioso di aver avuto anche solo per poco una mamma come lei, d'altronde Francesco sentirà sempre la presenza di sua mamma, che dall'alto continuerà a proteggerlo e ad amarlo come ha sempre fatto.

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